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lunedì 9 gennaio 2006

NELL'EPIFANIA SI MANIFESTA MISTERO E MISSIONE CHIESA

CITTA' DEL VATICANO, 6 GEN. 2006 (VIS). Oggi, Solennità dell'Epifania del Signore, il Santo Padre Benedetto XVI ha celebrato la Santa Messa nella Patriarcale Basilica Vaticana.

"La luce che a Natale è brillata nella notte" - ha detto il Santo Padre nell'omelia - "illuminando la grotta di Betlemme, dove restano in silenziosa adorazione Maria, Giuseppe ed i pastori, oggi risplende e si manifesta a tutti. L'Epifania è mistero di luce, simbolicamente indicata dalla stella che guidò il viaggio dei Magi".

"La luce, spuntata a Natale, che oggi si manifesta alle genti" - ha spiegato il Papa - "è l'amore di Dio, rivelato nella Persona del Verbo incarnato. (...) La Persona incarnata del Verbo si presenta così come principio di riconciliazione e di ricapitolazione universale. Egli è la meta finale della storia. (...) Per questo, nella solennità dell'Epifania, la liturgia prevede il cosiddetto 'Annuncio della Pasqua': l'anno liturgico, infatti, riassume l'intera parabola della storia della salvezza, al cui centro sta 'il Triduo del Signore crocifisso, sepolto e risorto".

"I Magi" - ha detto ancora Papa Benedetto - "adorarono un semplice Bambino in braccio alla Madre Maria, perché in Lui riconobbero la sorgente della duplice luce che li aveva guidati: la luce della stella e la luce delle Scritture. Riconobbero in Lui il Re dei Giudei, gloria d'Israele, ma anche il Re di tutte le genti".

"Nel contesto liturgico dell'Epifania si manifesta anche il mistero della Chiesa e la sua dimensione missionaria. Essa è chiamata a far risplendere nel mondo la luce di Cristo, riflettendola in se stessa come la luna riflette la luce del sole".

"La Chiesa è santa" - ha sottolineato il Papa - "ma formata da uomini e donne con i loro limiti e i loro errori. È Cristo, Lui solo, che donandoci lo Spirito Santo può trasformare la nostra miseria e rinnovarci costantemente. È Lui la luce delle genti, 'lumen gentium', che ha scelto di illuminare il mondo mediante la sua Chiesa".

Al termine della Santa Messa dell'Epifania del Signore, il Santo Padre si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico per guidare la recita dell'Angelus con le migliaia di fedeli che affollavano Piazza San Pietro.

"Il mio pensiero" - ha detto il Santo Padre - "va in modo particolare agli amati fratelli e sorelle delle Chiese Orientali che, seguendo il Calendario Giuliano, celebrano oggi il Santo Natale: ad essi rivolgo i più cordiali auguri di pace e di bene nel Signore".

"Viene spontaneo quest'oggi" - ha proseguito il Pontefice - "ripensare alla Giornata Mondiale della Gioventù. Nello scorso mese di agosto essa ha radunato a Colonia oltre un milione di giovani, che avevano per motto le parole dei Magi riferite a Gesù: 'Siamo venuti per adorarlo'".

"Quante volte le abbiamo ascoltate e ripetute! Ora non possiamo sentirle senza ritornare spiritualmente a quel memorabile evento, che ha rappresentato un'autentica 'epifania'. Infatti, il pellegrinaggio dei giovani, nella sua dimensione più profonda, può essere visto come un itinerario guidato dalla luce di una 'stella', dalla luce della fede".

"Ed oggi mi piace estendere a tutta la Chiesa il messaggio che ho proposto allora ai giovani riuniti sulle rive del Reno: 'Spalancate il vostro cuore a Dio - dicevo loro e ripeto quest'oggi a tutti -, lasciatevi sorprendere da Cristo! Aprite le porte della vostra libertà al suo amore misericordioso! Esponete la vostra gioia e le vostre pene a Cristo, lasciando che egli illumini con la sua luce la vostra mente e tocchi con la sua grazia il vostro cuore'".

"Vorrei" - ha soggiunto il Papa - "che in tutta la Chiesa si respirasse, come a Colonia, l'atmosfera di 'epifania' e di autentico impegno missionario suscitato dalla manifestazione di Cristo, luce del mondo, mandato da Dio Padre per riconciliare e unificare l'umanità con la forza dell'amore. In questo spirito preghiamo con fervore per la piena unità di tutti i cristiani, affinché la loro testimonianza diventi fermento di comunione per il mondo intero".

Al termine dell'Angelus, il Papa ha ricordato che oggi si celebra anche la Giornata Missionaria dei Bambini. "Con il motto 'I bambini aiutano i bambini'" - ha detto il Papa - "migliaia di iniziative di solidarietà vengono sostenute dalla Pontificia Opera dell'Infanzia Missionaria, educando i ragazzi a crescere con uno spirito di apertura al mondo e di attenzione alle difficoltà dei loro coetanei più svantaggiati. Anch'io, per il mio ministero, conto sulla preghiera dei bambini, e sulla loro attiva partecipazione alla missione della Chiesa".
HML/EPIFANIA SIGNORE/... VIS 20060109 (750)

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