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lunedì 17 ottobre 2005

DICIASSETTESIMA CONGREGAZIONE GENERALE


CITTA' DEL VATICANO, 14 OTT. 2005 (VIS). Nel pomeriggio di oggi, nell'Aula del Sinodo, si è tenuta, in presenza del Santo Padre e di 233 Padri Sinodali, la diciassettesima Congregazione Generale del Sinodo dei Vescovi sull'Eucaristia. Nel corso della stessa è stata data lettura delle Relazioni dei Circoli Minori o gruppi linguistici. Presidente delegato di turno è stato il Cardinale Francis Arinze. Successivamente ha avuto luogo la prima votazione per l'elezione di 12 membri del Consiglio Post-Sinodale.

Di seguito riportiamo gli estratti di alcune Relazioni:

CIRCOLO MINORE INGLESE B: VESCOVO DONALD WILLIAM WUERL, DI PITTSBURGH (STATI UNITI D'AMERICA). "Nel riflettere sulla necessità di celebrare l'Eucaristia nelle circostanze attuali vediamo in discussione un certo numero di valori. Punto primo e più significativo, è il fatto che l'Eucaristia è essenziale alla Chiesa. (...) Tuttavia, dobbiamo anche tenere in conto il grave problema della mancanza di sacerdoti in tante parti del mondo. Riconosciamo anche il ruolo dei sacerdoti sposati nelle Chiese Orientali. Dal nostro incontro è emerso che il celibato non è l'unico né il principale motivo della mancanza di vocazioni. Di fatto, la cultura contemporanea vive una crisi in molti altri ambiti, quali la natura, la durata e la vitalità del matrimonio. La mancata assunzione di responsabilità per tutta la vita sembra essere un motivo ricorrente delle nostre riflessioni relative alla vita moderna. (...) Nell'analizzare la situazione dobbiamo fornire alcune osservazioni su come affrontarla. (...) La prima riguarda l'ovvia necessità di incoraggiare le vocazioni al ministero sacerdotale. (...) Le Chiese locali devono essere aperte alla condivisione dei sacerdoti. (...) Infine, abbiamo affrontato la questione del servizio Eucaristico che spesso oggi sostituisce la Messa. (...) Dalle nostre riflessioni è scaturito rafforzato il bisogno di individuare, laddove sia necessario, i servizi religiosi più chiaramente definibili, al posto della Messa. (...) Abbiamo concluso che i programmi per sacerdoti, diaconi e laici su una buona liturgia sono, non solo utili, ma necessari. È stato incoraggiato sia il coinvolgimento dei laici ben preparati, che i programmi di formazione liturgica nelle parrocchie".

CIRCOLO MINORE SPAGNOLO B: VESCOVO ALBERTO GIRALDO JARAMILLO, P.S.S., DI MEDELLÍN (COLOMBIA). "I membri hanno elaborato 27 proposizioni che possono essere raccolte nei seguenti enunciati. Che si diano orientamenti di sostegno ai sacerdoti perché le loro celebrazioni esprimano la consapevolezza di agire sotto l'azione dello Spirito Santo. In questo modo assicurano la presenza di Cristo nell'Eucaristia, con tutta la ricchezza della sua opera salvifica. Che ogni Vescovo dia grande importanza alla formazione dei seminaristi seguendo con cura questi ultimi e i loro formatori. Occorre riservare particolare attenzione alla selezione ed alla formazione dei candidati al sacerdozio, per vivere il carisma del celibato. Che si possa assicurare la dignitosa celebrazione nella Cattedrale, nelle parrocchie e nelle diverse chiese della diocesi e si assicuri che i fedeli visitino il Santissimo Sacramento nelle diverse ore del giorno. Che si organizzi nella diocesi una pastorale vocazionale ben strutturata, che parte dalla preghiera per le vocazioni e abbia l'appoggio delle famiglie, dei sacerdoti e dei seminaristi. Che si presti particolare attenzione agli ammalati in modo da assicurare loro l'Eucaristia, alimento di immortalità. L'Eucaristia sarà la fonte inesauribile di una cultura della vita. Che si offra una compagnia attenta a quanti hanno formato le loro famiglie a partire dal Sacramento del matrimonio. Nell'occuparsi della difficile situazione di coloro che hanno provato il dolore della separazione, occorrerà trattarli con misericordia, per offrire loro orientamento e appoggio che consentano di chiarire la loro situazione mediante un processo canonico adeguato. Che si faccia una rinnovata pastorale del Sacramento della Riconciliazione. Che riusciamo a trovare percorsi catechetici adeguati affinché i sacerdoti e i fedeli comprendano la presenza di Maria in ogni celebrazione eucaristica. Che riusciamo a comprendere che, anche se l'Eucaristia è un dono, è nostro dovere pastorale avvicinare le persone a questo Sacramento, aiutandoli a ricevere degnamente il Signore Gesù Cristo Sacramentato".

CIRCOLO MINORE INGLESE A: ARCIVESCOVO DIARMUID MARTIN, DI DUBLINO (IRLANDA). "(...) L'Adorazione Eucaristica, al di fuori della Messa, dovrebbe scaturire dall'azione eucaristica e ricondurre ad essa. L'Adorazione Eucaristica considerata segno riemergente dei tempi, può sostenere fortemente la santità degli individui e delle comunità. Il gruppo ha espresso particolare apprezzamento, conferma ed incoraggiamento ai sacerdoti per la loro fedeltà al Ministero Eucaristico. Parlando dell''ars celebrandi' è stato sottolineato che essa non implica una sorta di coreografia del rito liturgico, bensì un modo per entrare nel Mistero dell'Eucaristia, e il desiderio di entrare in comunione con Dio attraverso il Mistero Pasquale. (...) È stato proposto di preparare una lista di omelie tematiche che trattino i Misteri fondamentali della Salvezza con riferimenti appropriati al Lezionario, ai Padri della Chiesa e al Catechismo della Chiesa Cattolica. Il gruppo ha sottolineato il bisogno di sviluppare una spiritualità eucaristica dei laici. È stata, inoltre, suggerita la compilazione di un 'Vademecum Eucaristico' con contenuti dottrinali, catechetici e devozionali a beneficio dei fedeli. Il Circolo Minore ha evidenziato i legami tra l'Eucaristia e il Sacramento della Penitenza, specialmente in considerazione del fatto che molti hanno perso il senso del peccato. La grave mancanza di sacerdoti in alcune aree è motivo di preoccupazione per l'intera Chiesa. In assenza di sacerdoti, il Circolo Minore ha sottolineato l'importanza della Liturgia della Parola per sostenere quanti sono privati della possibilità di ricevere l'Eucaristia. In alcune parti del mondo, la diminuzione del numero dei fedeli che partecipano regolarmente alla Messa domenicale è fonte di grande preoccupazione".

CIRCOLO MINORE FRANCESE C: VESCOVO PAUL-ANDRÉ DUROCHER, DI ALEXANDRIA-CORWALL (CANADA). "(...) Il nostro atteggiamento dinanzi alla secolarizzazione deve essere più sfumato. In effetti, nel mondo attuale esistono molti semi della Parola. L'Eucaristia può rispondere alla sete e alle speranze del nostro tempo. (...) La fede celebrata nell'Eucaristia deve, inoltre, essere vissuta quotidianamente. La contemplazione del Sacrificio di Cristo, al quale siamo chiamati ad unirci, potrà aiutarci a formare questa unità di fede e di vita. Occorre, però, intendere questo Sacrificio come un mistero d'amore, una promessa di vita, un cammino di libertà. La mancanza di sacerdoti ci addolora e sentiamo con forza la preoccupazione dei numerosi fedeli che a causa di questo fenomeno, non possono ricevere i Sacramenti. L'idea di ordinare 'viri probati' è stata discussa, ma non ha ottenuto la maggioranza dei voti. Il gruppo è unanime nell'affermare il valore inestimabile del celibato sacerdotale per la Chiesa latina e desidera impegnare la Chiesa in una pastorale vocazionale ancora più vigorosa, positiva e aperta ai doni di Dio. D'altra parte, riteniamo che una migliore ridistribuzione dei sacerdoti 'fidei donum' possa aiutare ad attenuare un po' questa mancanza".

CIRCOLO MINORE TEDESCO: VESCOVO GERHARD LUDWIG MÜLLER, DI REGENSBURG (GERMANIA). "La presentazione dell'Eucaristia come fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa rimane compito della teologia, della spiritualità e della pastorale. Le carenze nella comprensione della liturgia e nella pratica possono essere superate soltanto attraverso un orientamento positivo e che porti il fedele a Gesù Cristo. Egli è 'la luce vera, quella che illumina ogni uomo' (Gv 1, 9). Nella civiltà occidentale, però, i cristiani sono succubi della secolarizzazione della coscienza. Ciò può portare alla banalizzazione delle verità cristiane e alla profanazione della liturgia e del modo di vivere. Spesso esiste una discrepanza tra il catechismo e le tentazioni e le pressioni di un'impostazione di vita collettiva determinata solo dal mondo interiore. Le conseguenze possono essere l'indifferenza, ma anche le aggressioni nei confronti della dottrina e della morale della Chiesa, in apparenza estranea al mondo e ostile alla vita. (...) Come può la Chiesa, nel senso di 'Gaudium et spes', accogliere, dividere e formulare le preoccupazioni, le domande e i bisogni degli uomini di oggi e, tuttavia, proprio oggi, testimoniare Cristo come risposta alle domande esistenziali fondamentali dell'uomo? È possibile attendersi un autentico rinnovamento dai cristiani, dai religiosi e dai laici, soprattutto dai giovani cristiani impegnati, che si lasciano attrarre da Cristo, che vivono dell'amore di Cristo eucaristico e che sono disposti a vivere il matrimonio cristiano e la vita secondo i precetti evangelici, in quanto chiamati dallo Spirito Santo per costruire la Chiesa con i diversi carismi. Qui non si tratta di numeri, bensì di qualità".

CIRCOLO MINORE ITALIANO B: VESCOVO RENATO CORTI, DI NOVARA. "È parso bene privilegiare due domande: quella relativa all'educazione alla fede eucaristica e quella relativa all'impegno missionario che siamo chiamati a coltivare attraverso la Celebrazione Eucaristica. (...) Circa il tema dell'educazione dei fedeli alla centralità della Celebrazione Eucaristica domenicale, la discussione ha condotto a dedicare ampio spazio alla domenica, intesa come 'Dies Christi' e come 'Dies hominis'. Si è toccato il tema dell'Eucaristia, soprattutto considerando la domenica come 'Dies Ecclesiae'. (...) Si è pure riflettuto sull'esperienza che deve essere proposta a chi accede ai Sacramenti e come dare a tutto ciò la forma di un itinerario, anzi di una Mistagogia. Quanto alla pastorale in favore di coloro che sono in una situazione matrimoniale irregolare, la riflessione ha considerato innanzi tutto il tempo che precede il matrimonio, con riferimento all'educazione dei giovani e ai corsi prematrimoniali, poi la condizione spesso carica di solitudine che si vive all'interno delle famiglie, cogliendo l'urgenza che nelle nostre parrocchie si coltivi molto il contatto diretto con le stesse; infine è stata considerata la situazione specifica di coloro che vivono una situazione matrimoniale irregolare, tentando di indicare alcune possibili ed importanti attenzioni perché queste persone si sentano accolte, si affidino al Signore e compiano passi concreti alla luce del Vangelo".
SE/DICIASSETTESIMA CONGREGAZIONE/... VIS 20051017 (1590)

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