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giovedì 24 febbraio 2005

SANTA SEDE ALL'O.N.U.: REALIZZARE OBIETTIVI SVILUPPO MILLENNIO

CITTA' DEL VATICANO, 24 FEB. 2005 (VIS). Il 22 febbraio scorso, l'Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, è intervenuto alle consultazioni informali della 59° Assemblea Generale relative al Rapporto del Comitato di Esperti su Minacce, Sfide e Cambiamenti nel Piano Pratico per la Realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.

L'Arcivescovo ha sottolineato l'interesse della Santa Sede per la Raccomandazione n. 7, relativa all'Assistenza Ufficiale allo Sviluppo (ODA) che deve fondarsi su esigenze effettive, piuttosto che su obiettivi predefiniti ed ha affermato che: "Molti esperti concordano sul fatto che l'estrema povertà e la fame derivano in massima parte dalla disuguaglianza nella distribuzione dei redditi da una parte, e dalla sovrabbondanza dei consumi, dall'altra.

"La mia Delegazione è fermamente convinta della necessità di riformare l'intero sistema della solidarietà; l'Assistenza Ufficiale allo Sviluppo deve essere accresciuta e non solo meglio impiegata, ma sopratutto le politiche di eliminazione della povertà devono continuare a concentrarsi non solo sul 'cosa' ma sul 'come', e soprattutto sul 'chi'. Occorre avere un'idea chiara di chi siano i poveri, l'assistenza che essi ricevono deve essere diretta e personale, ed i provvedimenti da adottare devono essere centrati sulla persona".

"La Santa Sede " - ha affermato l'Arcivescovo Migliore - "si compiace di allinearsi con le altre delegazioni che sostengono provvedimenti sociali volti ad una giustizia distributiva. Tali provvedimenti devono essere parte integrante del dibattito sullo sviluppo e tali da diventare il criterio fondamentale di valutazione della qualità e dell'andamento dello sviluppo".

Relativamente al Piano Pratico, l'Osservatore Permanente ha affermato che: "Occorre continuare a porre l'accento sugli investimenti che avvantaggino i poveri, in particolare le donne, rispettando la volontà individuale e senza porre condizioni inaccettabili contrarie alla libertà di coloro che fruiscono dell'assistenza. (...) Siamo convinti che si gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (...) potranno essere realizzati soltanto se i provvedimenti per l'eliminazione della povertà saranno destinati direttamente ai poveri in quanto persone che valgono quanto gli altri; se si attueranno autentici progressi nel buon governo e nella lotta alla corruzione; se la riforma finanziaria e del commercio sarà adeguatamente introdotta per far operare i mercati a favore dei paesi in via di sviluppo; se gli impegni da lungo esistenti riguardo al 0.7% del prodotto nazionale lordo (GNP) saranno realmente onorati nella giustizia e nella solidarietà; e se il debito sarà cancellato in tutti i casi idonei".
DELSS/OBIETTIVI SVILUPPO/O.N.U.:MIGLIORE VIS 20050224 (400)

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