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lunedì 16 giugno 2014

IMITIAMO GESÙ: SIAMO TUTTI CHIAMATI A LASCIARCI COINVOLGERE DAI TRAVAGLI UMANI CHE OGNI GIORNO CI INTERPELLANO

Città del Vaticano, 14 giugno 2014 (VIS). Questa mattina, in Piazza San Pietro, il Santo Padre ha ricevuto in udienza la Confederazione Nazionale delle Misericordie e il gruppo donatori di sangue "Fratres" d'Italia. "Tutto il vostro servizio prende senso e forma da questa parola: 'misericordia', parola latina il cui significato etimologico è 'miseris cor dare', 'dare il cuore ai miseri'. È quello che ha fatto Gesù: ha spalancato il suo Cuore alla miseria dell’uomo. Il Vangelo è ricco di episodi che presentano la misericordia di Gesù, la gratuità del suo amore per i sofferenti e i deboli. Dai racconti evangelici possiamo cogliere la vicinanza, la bontà, la tenerezza con cui Gesù accostava le persone sofferenti e le consolava, dava loro sollievo, e spesso le guariva".

"Sull’esempio del nostro Maestro - ha detto il Papa - anche noi siamo chiamati a farci vicini, a condividere la condizione delle persone che incontriamo. Bisogna che le nostre parole, i nostri gesti, i nostri atteggiamenti esprimano la solidarietà, la volontà di non rimanere estranei al dolore degli altri, e questo con calore fraterno e senza cadere in alcuna forma di paternalismo. (...) C’è il rischio di essere spettatori informatissimi e disincarnati di queste realtà, oppure di fare dei bei discorsi che si concludono con soluzioni verbali e un disimpegno rispetto ai problemi reali. Invece, siamo tutti chiamati a lasciarci coinvolgere dai travagli umani che ogni giorno ci interpellano. Imitiamo Gesù: Egli va per le strade e non ha pianificato né i poveri, né i malati, né gli invalidi che incrocia lungo il cammino; ma con il primo che incontra si ferma, diventando presenza che soccorre, segno della vicinanza di Dio che è bontà, provvidenza e amore".

"L’attività delle vostre associazioni - ha ricordato infine il Pontefice - si ispira alle sette opere di misericordia corporale (...): dare da mangiare agli affamati; dare da bere agli assetati; vestire gli ignudi; alloggiare i pellegrini; visitare gli infermi; visitare i carcerati; seppellire i morti. Vi incoraggio a portare avanti con gioia la vostra azione e a modellarla su quella di Cristo, lasciando che tutti i sofferenti possano incontrarvi e contare su di voi nel momento del bisogno".

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