Città
del Vaticano, 17 febbraio 2014 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, il
Santo Padre Francesco si è recato in visita pastorale alla
Parrocchia romana di San Tommaso Apostolo all'Infernetto, nel settore
sud della diocesi di Roma. Al suo arrivo, il Papa ha incontrato i
bambini che quest'anno riceveranno la Prima Comunione e la Cresima,
ha salutato i fedeli nel cortile antistante la Parrocchia, i bambini
battezzati negli ultimi mesi con i loro genitori, gli anziani, gli
ammalati e l'Associazione di famiglie con figli disabili. Prima della
celebrazione della Santa Messa il Papa ha confessato alcuni
penitenti.
"Una
volta, i discepoli di Gesù mangiavano grano, perché avevano fame;
ma era sabato, e il sabato non si poteva mangiare il grano - ha detto
il Papa nell'omelia - E i farisei hanno detto: 'Ma guarda cosa fanno!
Chi fa questo, va contro la legge e sporca l’anima, perché non
compie la legge!'. E Gesù rispose: 'Non sporca l’anima quello che
noi prendiamo da fuori. Sporca l’anima quello che viene da dentro,
dal tuo cuore'. E credo che ci farà bene, oggi, pensare non se la
mia anima è pulita o sporca, ma pensare cosa c’è nel mio cuore,
cosa ho dentro, che io so di avere e nessuno lo sa. Dire la verità a
noi stessi: e questo non è facile! Perché noi sempre cerchiamo di
coprirci quando vediamo qualcosa che non va bene dentro di noi, no?
(...) Cosa c’è nel nostro cuore: c’è amore? Pensiamo: io amo i
miei genitori, i miei figli, mia moglie, mio marito, la gente del
quartiere, gli ammalati?… amo? C’è odio? Io odio qualcuno?
Perché tante volte noi troviamo che c’è odio, no? 'Io amo tutti
tranne questo, questo e questa!'. Questo è odio, no?".
"Che
cosa c’è nel mio cuore, perdono? - ha proseguito il Pontefice -
C’è un atteggiamento di perdono per quelli che mi hanno offeso, o
c’è un atteggiamento di vendetta (...). Dobbiamo domandarci cosa
c’è dentro, perché questo che è dentro viene fuori e fa il male,
se è male; e se è buono, viene fuori e fa il bene. Ed è tanto
bello dire la verità a noi stessi, e vergognarci quando ci troviamo
in una situazione che non è come Dio la vuole, non è buona".
Il
Papa ha ricordato il Vangelo di oggi quando Gesù diceva. "'Avete
inteso che fu detto agli antichi: 'Non ucciderai'. Ma io vi dico,
chiunque si adira con il proprio fratello, lo ha ucciso, nel suo
cuore'. E chiunque insulta suo fratello - ha sottolineato Papa
Francesco - lo uccide nel suo cuore, chiunque odia suo fratello,
uccide suo fratello nel suo cuore; chiunque chiacchiera contro suo
fratello, lo uccide nel suo cuore. Noi forse non ci accorgiamo di
questo, e poi parliamo (...) sparliamo di questo e di quello… E
questo è uccidere il fratello. Per questo è importante conoscere
cosa c’è dentro di me, cosa succede nel mio cuore. Se uno capisce
suo fratello, le persone, ama, perché perdona: capisce, perdona, è
paziente…".
"È
amore o è odio? Dobbiamo, questo, conoscerlo bene. E chiedere al
Signore due grazie. - ha concluso Papa Francesco - La prima:
conoscere cosa c’è nel mio cuore, per non ingannarci, per non
vivere ingannati. La seconda grazia: fare quel bene che è nel nostro
cuore, e non fare il male che è nel nostro cuore. E su questo di
'uccidere', ricordare che le parole uccidono. Anche i cattivi
desideri contro l’altro uccidono. Tante volte, quando sentiamo
parlare le persone, parlare male di altri, sembra che il peccato di
calunnia, il peccato della diffamazione siano stati tolti dal
decalogo, e parlare male di una persona è peccato. E perché parlo
male di una persona? Perché ho nel mio cuore odio, antipatia, non
amore. Chiedere sempre questa grazia: conoscere cosa succede nel mio
cuore, per fare sempre la scelta giusta, la scelta del bene. E che il
Signore ci aiuti a volerci bene. E se io non posso volere bene a una
persona, perché non posso? Pregare per questa persona, perché il
Signore mi faccia volerle bene. E così andare avanti, ricordando che
quello che sporca la nostra vita è ciò che di cattivo esce dal
nostro cuore. E che il Signore ci aiuti".
Al
termine della celebrazione della Santa Messa, il Santo Padre ha
salutato i familiari dei sacerdoti ed ha incontrato il Consiglio
pastorale parrocchiale.
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