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lunedì 22 luglio 2013

PAPA FRANCESCO RICORDA I BOMBARDAMENTI DI SAN LORENZO

Città del Vaticano, 20 luglio 2013 (VIS). La Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblico il Messaggio che il Santo Padre Francesco ha fatto pervenire al Cardinale Agostino Vallini, Vicario Generale della Diocesi di Roma, per il settantesimo anniversario dei bombardamento a Roma del 19 luglio 1943, nel quartiere di San Lorenzo.

"Sono spiritualmente unito a Lei, alla comunità dei Frati Cappuccini e a quanti sono raccolti nella Basilica di San Lorenzo fuori le mura per fare memoria del violento bombardamento del 19 luglio 1943, che inflisse danni gravissimi all’edificio sacro e a tutto il Quartiere, come pure ad altre aree della Città, seminando morte e distruzione".

Papa Francesco ha ricordato Papa PIo XII "il quale, in quelle ore terribili, si fece vicino ai suoi concittadini così duramente colpiti. Papa Pacelli non esitò a correre, immediatamente e senza scorta, tra le macerie ancora fumanti del Quartiere di San Lorenzo, per soccorrere e consolare la popolazione sgomenta. Anche in quell’occasione si mostrò Pastore premuroso che sta in mezzo al proprio gregge, specialmente nell’ora della prova, pronto a condividere le sofferenze della sua gente".

"Con lui, vorrei ricordare tutti coloro che, in un momento così drammatico, collaborarono nell’offrire aiuto morale e materiale, nel lenire le ferite del corpo e dell’anima e nel prestare assistenza ai senza casa. Tra gli altri, desidero fare menzione di monsignor Giovanni Battista Montini, il futuro Paolo VI, allora Sostituto della Segreteria di Stato, che accompagnò Pio XII nella visita al Quartiere appena devastato dalle bombe".

"Tanti Vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose a Roma e in tutta Italia furono come il Buon Samaritano della parabola evangelica - ha proseguito il Pontefice - chinatosi sul fratello nel dolore, per aiutarlo e donargli consolazione e speranza. Fu quella una gara di carità che si estendeva ad ogni essere umano in pericolo e bisognoso di accoglienza e di sostegno".

Infine Papa Francesco ha ricordato le parole di Pio XII "'Nulla è perduto con la pace, tutto può essere perduto con la guerra'. La pace è un dono di Dio, che deve trovare anche oggi cuori disponibili ad accoglierlo e ad operare per essere costruttori di riconciliazione e di pace".


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