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lunedì 3 giugno 2013

PAPA FRANCESCO: UDIAMO LE PAROLE DI DIO MA NON LO ASCOLTIAMO REALMENTE

Città del Vaticano, 1 Giugno 2013(VIS). Ieri sera, in Piazza San Pietro, Papa Francesco ha partecipato alla recita del Santo Rosario a conclusione del mese mariano. L'incontro di preghiera è stato presieduto dal Cardinale Angelo Comastri, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano e Arciprete della Basilica di San Pietro. Al termine, prima di impartire la benedizione ai numerosi fedeli presenti, il Santo Padre, nel ricordare la festa della Visitazione della Beata Vergine Maria alla parente Elisabetta, ha presentato una meditazione dedicata al mistero di come Maria affronta il cammino della sua vita, con grande realismo, umanità e concretezza.

"Tre parole sintetizzano l’atteggiamento di Maria: ascolto, decisione, azione. Parole - ha detto il Santo Padre - che indicano una strada anche per noi di fronte a ciò che ci chiede il Signore nella vita".

"Maria sa ascoltare Dio. Attenzione: non è un semplice 'udire', un udire superficiale, ma è l’'ascolto' fatto di attenzione, di accoglienza, di disponibilità verso Dio. Non è il modo distratto con cui a volte noi ci mettiamo di fronte al Signore o agli altri: udiamo le parole, ma non ascoltiamo veramente. Maria è attenta a Dio, ascolta Dio".

"Ma Maria - ha proseguito Papa Francesco - ascolta anche i fatti, legge cioè gli eventi della sua vita, è attenta alla realtà concreta e non si ferma alla superficie, ma va nel profondo, per coglierne il significato (...). Questo vale anche nella nostra vita: ascolto di Dio che ci parla, e ascolto anche della realtà quotidiana, attenzione alle persone, ai fatti perché il Signore è alla porta della nostra vita e bussa in molti modi, pone segni nel nostro cammino; a noi dà la capacità di vederli".

"La seconda parola: decisione. (...) Maria non si lascia trascinare dagli eventi, non evita la fatica della decisione. Nella vita è difficile prendere decisioni, spesso tendiamo a rimandarle, a lasciare che altri decidano al nostro posto, spesso preferiamo lasciarci trascinare dagli eventi, seguire la moda del momento; a volte sappiamo quello che dobbiamo fare, ma non ne abbiamo il coraggio o ci pare troppo difficile perché vuol dire andare controcorrente. (...) Maria va controcorrente; si pone in ascolto di Dio, riflette e cerca di comprendere la realtà, e decide di affidarsi totalmente a Dio".

"La terza parola: azione. Maria (...) nonostante le difficoltà, le critiche che avrà ricevuto per la sua decisione di partire, non si ferma davanti a niente. (...) Nella preghiera, davanti a Dio che parla, nel riflettere e meditare sui fatti della sua vita, Maria non ha fretta, non si lascia prendere dal momento, non si lascia trascinare dagli eventi. Ma quando ha chiaro che cosa Dio le chiede, ciò che deve fare, non indugia, non ritarda, ma va 'in fretta'.

"A volte - ha detto infine il Pontefice - anche noi ci fermiamo all’ascolto, alla riflessione su ciò che dovremmo fare, forse abbiamo anche chiara la decisione che dobbiamo prendere, ma non facciamo il passaggio all’azione. E soprattutto non mettiamo in gioco noi stessi muovendoci 'in fretta' verso gli altri per portare loro il nostro aiuto, la nostra comprensione, la nostra carità".


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