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venerdì 28 dicembre 2012

LA SCENA DELLA VISITAZIONE ESPRIME LA BELLEZZA DELL'ACCOGLIENZA

Città del Vaticano, 23 dicembre 2012 (VIS). "In questa IV domenica di Avvento, che precede di poco il Natale del Signore, il Vangelo narra la visita di Maria alla parente Elisabetta. Questo episodio - ha detto il Papa ai fedeli convenuti in Piazza San Pietro per la recita dell'Angelus - non rappresenta un semplice gesto di cortesia, ma raffigura con grande semplicità l’incontro dell’Antico con il Nuovo Testamento. Le due donne, entrambe incinte, incarnano infatti l’attesa e l’Atteso. L’anziana Elisabetta simboleggia Israele che attende il Messia, mentre la giovane Maria porta in sé l’adempimento di tale attesa, a vantaggio di tutta l’umanità".

"Elisabetta, accogliendo Maria - ha proseguito il Pontefice - riconosce che si sta realizzando la promessa di Dio all’umanità ed esclama: 'Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!' (...). Così anche il sussulto di gioia di Giovanni richiama la danza che il re Davide fece quando accompagnò l’ingresso dell’Arca dell’Alleanza in Gerusalemme. L’Arca, che conteneva le tavole della Legge, la manna e lo scettro di Aronne, era il segno della presenza di Dio in mezzo al suo popolo. Il nascituro Giovanni esulta di gioia davanti a Maria, Arca della nuova Alleanza, che porta in grembo Gesù, il Figlio di Dio fatto uomo".

"La scena della Visitazione esprime anche la bellezza dell’accoglienza: dove c’è accoglienza reciproca, ascolto, il fare spazio all’altro, lì c’è Dio e la gioia che viene da Lui. Imitiamo Maria nel tempo di Natale, facendo visita a quanti vivono un disagio, in particolare gli ammalati, i carcerati, gli anziani e i bambini. E imitiamo anche Elisabetta che accoglie l’ospite come Dio stesso: senza desiderarlo non conosceremo mai il Signore, senza attenderlo non lo incontreremo, senza cercarlo non lo troveremo. Con la stessa gioia di Maria che va in fretta da Elisabetta, anche noi andiamo incontro al Signore che viene. Preghiamo perché tutti gli uomini cerchino Dio, scoprendo che è Dio stesso per primo a venire a visitarci", ha concluso il Santo Padre.

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