Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

lunedì 12 novembre 2012

LA MUSICA SACRA CONTRIBUISCE ALLA NUOVA EVANGELIZZAZIONE

Città del Vaticano, 10 novembre 2012 (VIS). "La musica sacra può, anzitutto, favorire la fede e, inoltre, cooperare alla nuova evangelizzazione", ha detto il Papa ai membri dell'Associazione Italiana "Santa Cecilia", partecipanti ad un convegno a Roma.

Benedetto XVI, nel ricordare che il convegno coincide con il 50° anniversario dell'apertura del Concilio Vaticano II e con la proclamazione dell'Anno della Fede, ha dedicato buona parte del suo discorso agli insegnamenti della Costituzione conciliare sulla liturgia, in particolare la parte dedicata alla musica sacra.

"Circa la fede - ha detto il Papa - viene spontaneo pensare alla vicenda personale di Sant’Agostino (...) alla cui conversione contribuì certamente e in modo rilevante l’ascolto del canto dei salmi e degli inni, nelle liturgie presiedute da Sant’Ambrogio. Se infatti sempre la fede nasce dall’ascolto della Parola di Dio – un ascolto naturalmente non solo dei sensi, ma che dai sensi passa alla mente ed al cuore – non c’è dubbio che la musica e soprattutto il canto possono conferire alla recita dei salmi e dei cantici biblici maggiore forza comunicativa. Tra i carismi di Sant’Ambrogio vi era proprio quello di una spiccata sensibilità e capacità musicale, ed egli, una volta ordinato Vescovo di Milano, mise questo dono al servizio della fede e dell’evangelizzazione".

Benedetto XVI ha fatto notare come la Costituzione "Sacrosanctum Concilium" "in linea con la tradizione della Chiesa, insegna che 'il canto sacro, unito alle parole, è parte necessaria ed integrante della liturgia solenne'. Perché 'necessaria ed integrante'? Non certo per motivi puramente estetici, in un senso superficiale, ma perché coopera, proprio per la sua bellezza, a nutrire ed esprimere la fede, e quindi alla gloria di Dio e alla santificazione dei fedeli, che sono il fine della musica sacra. (...) La musica (...) non è un accessorio o solo un abbellimento esteriore della liturgia, ma è essa stessa liturgia".

Nel riferirsi al rapporto tra il canto sacro e la nuova evangelizzazione, il Papa ha affermato che la "Costituzione conciliare sulla liturgia ricorda l’importanza della musica sacra nella missione ad gentes ed esorta a valorizzare le tradizioni musicali dei popoli. Ma anche proprio nei Paesi di antica evangelizzazione (...) la musica sacra con la sua grande tradizione che è propria, che è cultura nostra, occidentale - può avere e di fatto ha un compito rilevante, per favorire la riscoperta di Dio, un rinnovato accostamento al messaggio cristiano e ai misteri della fede".

In proposito il Pontefice ha ricordato le celebre esperienza di Paul Claudel che si convertì ascoltando il Magnificat durante i Vespri di Natale nella Cattedrale di Notre-Dame a Parigi. "Ma, senza scomodare personaggi illustri, pensiamo a quante persone sono state toccate nel profondo dell’animo ascoltando musica sacra; e ancora di più a quanti si sono sentiti nuovamente attirati verso Dio dalla bellezza della musica liturgica. (...) E qui, cari amici, voi avete un ruolo importante: impegnatevi a migliorare la qualità del canto liturgico, senza aver timore di recuperare e valorizzare la grande tradizione musicale della Chiesa, che nel gregoriano e nella polifonia ha due delle espressioni più alte".

"La partecipazione attiva dell’intero Popolo di Dio alla liturgia non consiste solo nel parlare, ma anche nell’ascoltare, nell’accogliere con i sensi e con lo spirito la Parola, e questo vale anche per la musica sacra".


Nessun commento:

Posta un commento

Copyright © VIS - Vatican Information Service