Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

venerdì 21 settembre 2012

FRANCIA, EDUCATRICE DEI POPOLI, DEVE AFFRONTARE SFIDA SOCIETÀ SECOLARIZZATA

Città del Vaticano, 21 settembre 2012 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto i Presuli della Conferenza Episcopale di Francia e, dando loro il benvenuto, ha ricordato che la Francia "ha una lunga tradizione spirituale e missionaria, tanto da poter essere definita con le parole di Giovanni Paolo II, 'educatrice dei popoli'. Le sfide di una società ampiamente secolarizzata invitano a ricercare una risposta coraggiosa ed ottimistica, proponendo con audacia e inventiva la novità permanente del Vangelo".

"È in questa prospettiva, per stimolare i fedeli del mondo intero, che ho proposto L'Anno della Fede (...) che è un invito ad una conversione autentica e rinnovata al Signore, unico Salvatore del mondo", ha affermato il Pontefice enumerando i doveri del Vescovo "Buon Pastore" verso i suoi fedeli e sacerdoti. Il Papa chiama i Vescovi a manifestare "una sollecitudine particolare verso i sacerdoti, in particolare coloro che sono di recente ordinazione e quanti si trovano nel bisogno o sono anziani". Benedetto XVI ha elogiato le iniziative dei Presuli francesi nell'aiuto spirituale, intellettuale e materiale ai loro più stretti collaboratori ed ha ricordato anche la scarsità di "operai del Vangelo. È dunque urgente" - ha detto il Papa - pregare il Padre perché mandi operai per la sua messe. Bisogna pregare e far pregare per questa intenzione e vi incoraggio a seguire con la più grande attenzione la formazione dei seminaristi".

"La soluzione dei problemi pastorali diocesani che si presentano non deve limitarsi a questioni di organizzazione, per quanto importanti. Esiste il rischio di porre l'accento sulla ricerca dell'efficacia con una sorta di 'burocratizzazione della pastorale'; focalizzandosi sulle strutture, sull'organizzazione e i programmi, che possono divenire 'autoreferenziali', a uso esclusivo dei membri di tali strutture. (...) L'evangelizzazione richiede, al contrario, di andare all'incontro del Signore, in un dialogo stabilito nella preghiera, e poi di concentrarsi sulla testimonianza da dare al fine di aiutare i nostri contemporanei a riconoscere e a riscoprire i segni della presenza di Dio".

Il Santo Padre ha elogiato la generosità dei laici chiamati a collaborare negli uffici e nelle funzioni della Chiesa, avvertendo nel contempo come sia necessario ricordare: "che il compito specifico dei fedeli laici è l'animazione cristiana delle realtà temporali nelle quali essi agiscono di propria iniziativa ed autonomamente, alla luce della fede e dell'insegnamento della Chiesa. È dunque necessario vigilare sul rispetto della differenza fra il sacerdozio comune di tutti i fedeli ed il sacerdozio ministeriale di coloro che sono stati ordinati al servizio della comunità, differenza che non è soltanto di grado, ma di natura. D'altra parte, si deve conservare la fedeltà al deposito integrale della fede come è insegnato nel Magistero autentico e professato da tutta la Chiesa".

Successivamente il Papa ha citato una della sante patrone di Francia, Giovanna d'Arco, di cui quest'anno ricorre il sesto centenario della nascita ed ha detto: "uno degli aspetti più originali della santità di questa giovane donna è precisamente questo legame fra esperienza mistica e missione politica" ed ha esortato i vescovi a proporla quale "modello di santità laica al servizio del bene comune".

"Vorrei inoltre sottolineare l'interdipendenza esistente 'fra lo sviluppo della persona e lo sviluppo della società stessa, del fatto che la famiglia 'è il fondamento della vita sociale. La famiglia è minacciata in tanti modi, a seguito di una concezione della natura umana che si rivela difettosa. Difendere la vita e la famiglia nella società non è per niente essere retrogadi, ma piuttosto profetici poiché ciò promuove valori che permettono il pieno sviluppo della persona umana, creata a immagine e a somiglianza di Dio".

Un altro dovere del vescovo diocesano è quello di "'difendere l'unità di tutta la Chiesa, nella parte del Popolo di Dio che è stata a lui affidato, benché al suo interno si esprimono legittimamente delle sensibilità diverse che meritano di essere l'oggetto di una eguale sollecitudine pastorale". In merito il Papa ha fatto riferimento alle "attese particolari delle nuove generazioni le quali richiedono che sia loro proposta una catechesi appropriata affinché trovino il loro posto nella comunità dei credenti". Benedetto XVI ha altresì ricordato la presenza di tanti giovani francesi, accompagnati dai loro pastori alla Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid, un segno "del nuovo dinamismo della fede che apre le porte alla speranza".

Infine Benedetto XVI ha espresso il suo sostegno al programma Diaconia 2012, che incita le comunità diocesane e locali, ed ogni fedele a rimettere al cuore del dinamismo ecclesiale il servizio del fratello, particolarmente il più fragile. Che il servizio del fratello, radicato nell'amore di Dio, susciti in tutti voi diocesani la preoccupazione di contribuire, ciascuno secondo le sue possibilità, a fare dell'umanità, in Cristo, una unica famiglia, fraterna e solidale".

Nessun commento:

Posta un commento

Copyright © VIS - Vatican Information Service