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lunedì 12 dicembre 2011

IN MEZZO DIFFICOLTÀ LA GIOIA ESISTE PERCHÈ DIO È CON NOI


 

CITTA' DEL VATICANO, 11 DIC. 2011 (VIS). Questa domenica, alle 9:00, Benedetto XVI si è recato alla Parrocchia romana di Santa Maria delle Grazie, a Casal Boccone - settore nord della Diocesi di Roma -. Al suo arrivo è stato accolto da applausi e canti dai bambini della scuola elementare che lo attendevano nel cortile della parrocchia, inaugurata nel 2010. Nel ringraziare per la cordialità dell'accoglienza, il Papa ha improvvisato alcune parole:

  "Cari bambini, auguro a tutti una buona domenica. Sappiamo che il Natale è vicino: prepariamoci non solo con i doni, ma con il nostro cuore. Pensiamo che Cristo, il Signore, è vicino a noi, entra nella nostra vita e ci dà luce e gioia. San Paolo dice oggi nella Lettera ai Tessalonicesi: 'Pregate incessantemente'" che significa "che dobbiamo non perdere il contatto con Dio nel nostro cuore. Se questo contatto c'è, c'è anche la gioia. A tutti voi auguro tutta la gioia del Natale e della presenza di Gesù Cristo Bambino che è Dio nel nostro cuore. (...) Buon Natale fin d'ora!".

  La Santa Messa ha avuto inizio alle 9:30 ed è stato introdotta dal saluto del Parroco, Don Domenico Monteforte. Di seguito riportiamo alcuni passi dell'omelia di Benedetto XVI.

  "L’Avvento è precisamente tempo di attesa, di speranza e di preparazione alla visita del Signore. A
questo impegno ci invitano anche la figura e la predicazione di Giovanni Battista, come abbiamo ascoltato nel Vangelo". Giovanni Battista è "il precursore, semplice testimone, totalmente subordinato a Colui che annuncia; una voce nel deserto, come anche oggi, nel deserto delle grandi città di questo mondo, di grande assenza di Dio, abbiamo bisogno di voci che semplicemente ci annunciano: 'Dio c’è, è sempre vicino, anche se sembra assente'". (...)

  Il Battista è un testimone della luce; e questo ci tocca nel cuore, perché in questo mondo con tante tenebre, tante oscurità, tutti siamo chiamati ad essere testimoni della luce. Questa è proprio la missione del tempo di Avvento: essere testimoni della luce, e possiamo esserlo solo se portiamo in noi la luce (...) Nella Chiesa, nella Parola di Dio, nella celebrazione dei Sacramenti, nel Sacramento della Confessione, con il perdono che riceviamo, nella celebrazione della Santa Eucaristia dove il Signore si dà nelle nostre mani e cuori, tocchiamo la luce e riceviamo questa missione: essere oggi testimoni che la luce c’è, portare la luce nel nostro tempo". (...)

  ""Sono lieto di essere in mezzo a voi, in questa domenica bella, 'Gaudete', domenica della gioia, che ci dice: 'anche in mezzo a tanti dubbi e difficoltà, la gioia esiste perché Dio esiste ed è con noi'. (...)

  "Mentre guardo questa chiesa e gli edifici parrocchiali, vedo il frutto di pazienza, di dedizione, di amore, e con la mia presenza desidero incoraggiarvi a realizzare sempre meglio quella Chiesa di pietre vive che siete voi stessi; ognuno di voi deve sentirsi come un elemento di questo edificio vivo; la comunità si costruisce con il contributo che ognuno offre, con l’impegno di tutti; e penso, in modo particolare, al campo della catechesi, della liturgia e della carità, pilastri portanti della vita cristiana". (...)

  "Desidero richiamare l’importanza e la centralità dell’Eucaristia. La Santa Messa sia al centro della vostra Domenica, che va riscoperta e vissuta come giorno di Dio e della comunità, giorno in cui lodare e celebrare Colui che è nato per noi, che è morto e risorto per la nostra salvezza, e ci chiede di vivere insieme nella gioia e di essere una comunità aperta e pronta ad accogliere ogni persona sola o in difficoltà. Non perdete il senso della Domenica e siate fedeli all’incontro eucaristico. I primi cristiani sono stati pronti a donare la vita per questo. Hanno saputo che questa è la vita, e fa vivere".
  "Un altro punto su cui vorrei insistere è la testimonianza della carità, che deve caratterizzare la vostra vita di comunità. In questi anni voi l’avete vista crescere rapidamente anche nel numero dei suoi membri, ma avete visto anche giungere molte persone in difficoltà e in situazioni di disagio, che hanno bisogno di voi, del vostro aiuto materiale, ma anche e soprattutto della vostra fede e della vostra testimonianza di credenti. Fate in modo che il volto della vostra comunità possa sempre esprimere concretamente l’amore di Dio ricco di misericordia ed inviti ad accostarsi a Lui con fiducia".

  Al termine della Santa Messa il Papa ha presieduto un breve incontro con i membri del Consiglio pastorale parrocchiale. Prima di far ritorno in Vaticano per la recita dell'Angelus, il Pontefice ha rivolto alcune parole ai fedeli che lo aspettavano sul sagrato della Chiesa:

  "Grazie per la vostra presenza e per la cordialità dell'accoglienza. Era come in Africa: questa cordialità così bella e aperta, i cori aperti e vivi. Per me è una grande gioia vedere come (...) in questa nuova Parrocchia si partecipa realmente all'Eucaristia e si prepara il Natale".

  "Preparare il Natale oggi è molto difficile. E so che sono tanti gli impegni. Ma preparare il Natale non è solo comprare, preparare e pensare, è anche tenere il contatto con il Signore, andare incontro a Lui. E mi sembra molto importante non dimenticare questa dimensione. (....) E questo non è un peso aggiunto agli altri, ma è la forza che ci aiuta a fare tutto quanto è necessario. Auguro, in questo senso, un permanente contatto con Gesù, e, così, la sua gioia e la sua forza di vivere in questo mondo".
HML/                              VIS 20111212 (920)

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