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lunedì 24 ottobre 2011

CONCERTO ONORE DEL PAPA OFFERTO “BAYERISCHE STAATSOPER"

CITTA' DEL VATICANO, 22 OTT. 2011 (VIS). Questo pomeriggio, nell’Aula Paolo VI, la “Bayerische Staatsoper” ha offerto un Concerto in onore del Santo Padre Benedetto XVI. In programma la Nona Sinfonia e il Te Deum di Anton Bruckner interpretati dalla "Bayerische Staatsorchester" e dalla "Audi Jugendchorakademie", dirette rispettivamente dal Maestro Kent Nagano e dal Maestro Martin Steidler.

Al termine del concerto il Papa, dopo aver ringraziato gli interpreti, i direttori e i solisti, ha affermato che ascoltare la musica di Bruckner “è quasi come trovarsi all’interno di una grande cattedrale, osservando le grandiose strutture portanti della sua architettura, che ci avvolgono, ci spingono in alto e creano emozione. C’è però un aspetto che è alla base della produzione di Bruckner sia sinfonica che sacra: la sua fede, semplice, solida e genuina, conservata per tutta la vita”.

“Confrontandolo con un altro esponente del tardo romanticismo, il grande direttore d’orchestra Bruno Walter affermava: ‘Mahler fu sempre alla ricerca di Dio, mentre Bruckner lo aveva trovato’. E la sinfonia che abbiamo ascoltato ha un titolo preciso ‘Dem lieben Gott’, ‘Al buon Dio’, quasi egli avesse voluto dedicare e affidare l’ultimo e maturo frutto della sua arte a Colui nel quale aveva sempre creduto, ormai l’unico e vero interlocutore a cui rivolgersi, giunto all’ultimo tratto dell’esistenza”.

“Bruckner chiedeva al buon Dio di poter entrare nel suo mistero, (...) di poter lodare in cielo il Signore come aveva fatto in terra con la sua musica. ‘Te Deum laudamus, Te Dominum confitemur’: questa opera grandiosa che abbiamo ascoltato, scritta di getto e rielaborata lungo 15 anni quasi a ripensare come ringraziare e lodare meglio Dio, sintetizza la fede di questo grande musicista (...). Un richiamo anche a noi ad aprire gli orizzonti e pensare alla vita eterna, non per sfuggire dal presente, anche se segnato da problemi e difficoltà, ma piuttosto per viverlo ancora più intensamente, portando nella realtà in cui viviamo un po’ di luce, di speranza, di amore”.
BXVI-CONCERTO/ VIS 20111024 (340)

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