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giovedì 30 giugno 2011

VICINANZA PATRIARCATO ECUMENICO DI COSTANTINOPOLI

CITTA' DEL VATICANO, 28 GIU. 2011 (VIS). Come di consueto, in occasione della Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, Benedetto XVI ha ricevuto in Vaticano una Delegazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, inviata dal Patriarca Bartolomeo I, nel quadro dello scambio di visite tra la Chiesa di Roma e il Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, in occasione della festa dei rispettivi Patroni.

La Delegazione che ha consegnato al Santo Padre un Messaggio del Patriarca, era composta da Sua Eminenza Emmanuel (Adamakis), Metropolita di Francia; S.E. Athenagoras (Yves Peckstadt), Vescovo di Sinope, Ausiliare del Metropolita del Belgio; Reverendo Archimandrita Maxime Pothos, Vicario Generale della Metropolia della Svizzera.

“La vostra partecipazione a questa nostra Festa, come la presenza di nostri rappresentanti a Costantinopoli per la Festa dell'Apostolo Andrea, esprime l'amicizia e l'autentica fraternità che unisce la Chiesa di Roma ed il Patriarcato Ecumenico, vincoli che sono solidamente fondati su quella fede ricevuta dalla testimonianza degli Apostoli.” – ha detto il Papa – “L'intima vicinanza spirituale che sperimentiamo ogni volta che ci incontriamo è per me motivo di profonda gioia e di gratitudine a Dio. Al tempo stesso, però, la comunione non completa che già ci unisce deve crescere fino a raggiungere la piena unità visibile”.

“Seguiamo con grande attenzione il lavoro della Commissione mista per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa nel suo insieme” – ha proseguito il Pontefice – “Ad uno sguardo puramente umano, si potrebbe essere presi dall'impressione che il dialogo teologico fatichi a procedere. In realtà, il ritmo del dialogo è legato alla complessità dei temi in discussione, che esigono uno straordinario impegno di studio, di riflessione e di apertura reciproca. Siamo chiamati a continuare insieme nella carità questo cammino, invocando dallo Spirito Santo luce e ispirazione, nella certezza che egli vuole condurci al pieno compimento della volontà di Cristo: che tutti siano uno”.

“In un contesto storico di violenze, indifferenza ed egoismo, tanti uomini e donne del nostro tempo si sentono smarriti” – ha detto il Santo Padre - “È proprio con la testimonianza comune della verità del Vangelo che potremo aiutare l'uomo del nostro tempo a ritrovare la strada che lo conduce alla verità. La ricerca della verità, infatti, è sempre anche ricerca della giustizia e della pace, ed è con grande gioia che constato il grande impegno con cui Sua Santità Bartolomeo si prodiga su questi temi”.

“In unione di intenti, e ricordando il bell’esempio del mio predecessore, il Beato Giovanni Paolo II” – ha concluso Benedetto XVI – “ho voluto invitare i fratelli cristiani, gli esponenti delle altre tradizioni religiose del mondo e personalità del mondo della cultura e della scienza, a partecipare il prossimo 27 ottobre nella città di Assisi ad una Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo, che avrà come tema ‘Pellegrini nella verità, pellegrini nella pace’. Il camminare insieme sulle strade della città di San Francesco sarà il segno della volontà di continuare a percorrere la via del dialogo e della fraternità”.
AP/ VIS 20110630 (510)

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