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lunedì 3 gennaio 2011

ESSERE VICINI A COLORO CHE VIVONO IN POVERTÀ E DISAGIO

CITTA' DEL VATICANO, 31 DIC. (VIS). Alle ore 18:00, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto i primi Vespri della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, a cui hanno seguito l’esposizione del Santissimo Sacramento, il canto del “Te Deum” di ringraziamento a conclusione dell’anno civile, e la benedizione eucaristica.

Nell’omelia il Santo Padre ha spiegato che: “Con la venuta di Cristo e con la sua redenzione, siamo ‘alla pienezza’ del tempo. Come rileva san Paolo, con Gesù il tempo si fa pieno, giunge al suo compimento, acquistando quel significato di salvezza e di grazia per il quale è stato voluto da Dio prima della creazione del mondo”.

“Il nostro tempo umano” – ha proseguito il Pontefice – “è sì carico di mali, di sofferenze, di drammi di ogni genere – da quelli provocati dalla cattiveria degli uomini a quelli derivanti dagli infausti eventi naturali –, ma racchiude ormai e in maniera definitiva e incancellabile la novità gioiosa e liberatrice di Cristo salvatore. Proprio nel Bambino di Betlemme possiamo contemplare in modo particolarmente luminoso ed eloquente l’incontro dell’eternità con il tempo, come ama esprimersi la liturgia della Chiesa”.

“La nostra Chiesa di Roma è impegnata ad aiutare tutti i battezzati a vivere fedelmente la vocazione che hanno ricevuto e a testimoniare la bellezza della fede. Per poter essere autentici discepoli di Cristo, un aiuto essenziale ci viene dalla meditazione quotidiana della Parola di Dio che, (...) ‘sta alla base di ogni autentica spiritualità cristiana’. Per questo desidero incoraggiare tutti a coltivare un intenso rapporto con essa, in particolare attraverso la ‘lectio divina’, per avere quella luce necessaria a discernere i segni di Dio nel tempo presente e a proclamare efficacemente il Vangelo”.

“Anche a Roma, infatti, c’è sempre più bisogno di un rinnovato annuncio del Vangelo affinché i cuori degli abitanti della nostra città si aprano all’incontro con quel Bambino, che è nato per noi, con Cristo, Redentore dell’uomo. (...) Un utile aiuto in questa azione evangelizzatrice può venire (...) dai ‘Centri di ascolto del Vangelo’, che incoraggio a far rinascere o a rivitalizzare non solo nei condomini, ma anche negli ospedali, nei luoghi di lavoro e in quelli dove si formano le nuove generazioni e si elabora la cultura”.

“Il luogo privilegiato dell’ascolto della Parola di Dio è la celebrazione dell’Eucaristia. Il Convegno diocesano del giugno scorso, al quale ho partecipato, ha voluto evidenziare la centralità della Santa Messa domenicale nella vita di ogni comunità cristiana (...) Incoraggio i parroci e i sacerdoti a dare attuazione a quanto indicato nel programma pastorale: la formazione di un gruppo liturgico che animi la celebrazione, e una catechesi che aiuti tutti a conoscere maggiormente il mistero eucaristico, da cui scaturisce la testimonianza della carità”.

“Il momento presente genera ancora preoccupazione per la precarietà in cui versano tante famiglie e chiede all’intera comunità diocesana di essere vicina a coloro che vivono in condizioni di povertà e disagio. Dio, infinito amore, infiammi il cuore di ciascuno di noi con quella carità che lo spinse a donarci il suo Figlio unigenito”.

Al termine della Celebrazione, il Santo Padre ha compiuto una breve visita al Presepio allestito in Piazza San Pietro.
HML/ VIS 20110103 (540)

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