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mercoledì 7 aprile 2010

BISOGNA TESTIMONIARE GIOIA DELLA RESURREZIONE

CITTA' DEL VATICANO, 7 APR. 2010 (VIS). Questa mattina alle 10:00, il Papa è partito in elicottero dalle Ville Pontificie di Castel Gandolfo per il Vaticano, per l’Udienza Generale, tenutasi in Piazza San Pietro.

“In questi giorni” – ha detto Benedetto XVI ai 21.000 fedeli provenienti da tutto il mondo – “la Chiesa celebra il mistero della Risurrezione e sperimenta la grande gioia che le deriva dalla buona notizia del trionfo di Cristo sul male e sulla morte. Una gioia che si prolunga non soltanto nell’Ottava di Pasqua, ma si estende per cinquanta giorni fino alla Pentecoste”.

“La Pasqua di Cristo” – ha detto il Santo Padre – “è l’atto supremo e insuperabile della potenza di Dio. È un evento assolutamente straordinario, il frutto più bello e maturo del ‘mistero di Dio’. (...) E, tuttavia, esso è anche un fatto “storico”, reale, testimoniato e documentato. È l’avvenimento che fonda tutta la nostra fede. È il contenuto centrale nel quale crediamo e il motivo principale per cui crediamo”.

“Tutta la nostra fede si fonda sulla trasmissione costante e fedele di questa ‘buona notizia’: Cristo è risorto” che – ha sottolineato Benedetto XVI – “richiede l’opera di testimoni entusiasti e coraggiosi. Ogni discepolo di Cristo, anche ciascuno di noi, è chiamato ad essere testimone. È questo il preciso, impegnativo ed esaltante mandato del Signore risorto”.

“Anche noi, infatti, siamo certi che il Signore, oggi come ieri, opera insieme ai suoi testimoni. È questo un fatto che possiamo riconoscere ogni qualvolta vediamo spuntare i germi di una pace vera e duratura, là dove l’impegno e l’esempio di cristiani e di uomini di buona volontà è animato da rispetto per la giustizia, da dialogo paziente, da convinta stima verso gli altri, da disinteresse, da sacrificio personale e comunitario. Vediamo purtroppo nel mondo anche tanta sofferenza, tanta violenza, tante incomprensioni. La celebrazione del Mistero pasquale, (...) è occasione propizia per riscoprire e professare con più convinzione la nostra fiducia nel Signore risorto, il quale accompagna i testimoni della sua parola operando prodigi insieme con loro”.

“Saremo davvero e fino in fondo testimoni di Gesù risorto” – ha detto il Papa – “quando lasceremo trasparire in noi il prodigio del suo amore; quando nelle nostre parole e, più ancora, nei nostri gesti, in piena coerenza con il Vangelo, si potrà riconoscere la voce e la mano di Gesù stesso”.

“Dappertutto, dunque, il Signore ci manda come suoi testimoni. Ma possiamo essere tali solo a partire e in riferimento continuo all’esperienza pasquale (...). In questo incontro personale con il Risorto stanno il fondamento incrollabile e il contenuto centrale della nostra fede, la sorgente fresca e inesauribile della nostra speranza, il dinamismo ardente della nostra carità. Così la nostra stessa vita cristiana coinciderà appieno con l’annuncio: ‘Cristo Signore è veramente risorto’”.

Nelle parole di saluto ai pellegrini il Papa si è rivolto – tramite l’Agenzia Itar-Tass – a tutti i russi, sia a quanti vivono in patria, sia a quelli che si trovano in varie parti del mondo. La Solennità della Santa Pasqua, che quest’anno abbiamo avuto la gioia di celebrare insieme tra cattolici e ortodossi, sia occasione di una rinnovata fraternità e di una sempre più intensa collaborazione nella verità e nella carità”.

Al termine dell’Udienza, il Santo Padre è rientrato in elicottero a Castel Gandolfo.
AG/PASQUA/... VIS 20100407 (530)

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