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venerdì 16 ottobre 2009

QUINDICESIMA CONGREGAZIONE GENERALE


CITTÀ DEL VATICANO, 15 OTT 2009 (VIS).- Offriamo qui di seguito estratti delle relazioni di alcuni circoli minori che sono stati presentati nell'Aula del Sinodo, durante la quindicesima Congregazione Generale di ieri mattina e che sono stati resi pubblici nel pomeriggio.

CIRCOLO MINORE INGLESE : ARCIVESCOVO ANTHONY JOHN VALENTINE OBINNA, DI OWERRI (NIGERIA) "C'è stata un'esperienza positiva e sana di comunione ecclesiale attraverso il Sinodo, trasmettiamola all'interno delle nostre Chiese e dei nostri organismi. (...) I fedeli laici devono essere resi consapevoli del loro ruolo di agenti di riconciliazione, giustizia e pace nelle loro aree operative o sfere di attività. (...) Per rafforzare la famiglia africana non sono sufficienti le condanne: bisogna prendere iniziative positive per sanare situazioni irregolari. (...) Per rispondere alle numerose vittime di ingiustizia nel continente, i non nati (aborto), orfani, bambini di strada, disabili, prigionieri, comunità perseguitate ed emarginate, bisogna creare strutture di giustizia, pace, sollecitudine pastorale, comprensione ed empatia all'interno ella Chiesa e da parte di essa. (...) Il Compendio della dottrina sociale della Chiesa dovrebbe essere un testo obbligatorio per la formazione e la acquisizione di abilità dei laici (...) Bisogna usare testi ufficiali sulla vita umana e sulla sessualità per insegnare ai seminaristi e ai giovani la dottrina cristiana e l'approccio alla sessualità. (...) La catechesi sulla famiglia dovrebbe essere promossa a partire dal Compendio della dottrina sociale della Chiesa. (...) Le donne dovrebbero avere ruoli da svolgere nella Chiesa come membri a pieno titolo. Bisogna fare dei nuovi sforzi per eliminare la discriminazione contro le donne in tutti gli ambiti".

CIRCOLO MINORE INGLESE: VESCOVO SITHEMBELE ANTON SIPUKA, DI UMTATA (SUDAFRICA) "Notiamo che la mancanza di pubblicità sul Sinodo riflette la nostra debolezza nella comunicazione, perciò abbiamo bisogno di comunicare al nostro ritorno di cosa abbiamo discusso e deciso qui. (...) È necessario poi incontrare i nostri governi e a partire da lì diffondere i risultati dalle fondamenta, addirittura prima della pubblicazione finale dei risultati del Sinodo da parte del Papa. (...) Purtroppo, non abbiamo una formazione permanente dopo il Battesimo e la Cresima, che potrebbe aiutare a far restare le persone nella Chiesa. Per questo, dobbiamo rivedere la nostra metodologia attuale di catechesi. Esiste poi un problema di struttura gerarchica nella società africana per cui i superiori non possono chiedere perdono agli inferiori. Per esempio, è impensabile che un marito chieda perdono alla moglie o un anziano ad un giovane. Tutto ciò vale anche per i gruppi etnici: un gruppo etnico non riterrebbe appropriato chiedere perdono ad un altro. Sembra poi che le modalità di riconciliazione tradizionali africane siano un ostacolo all'ideale e alla pratica cristiana di riconciliazione." (...)

CIRCOLO MINORE FRANCESE B: VESCOVO LOUIS PORTELLA MBUYU, DI KINKALA, PRESIDENTE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE (REPUBBLICA DEL CONGO). "Le urgenze sono numerose: formare quanti hanno potere decisionale ora e in futuro (una formazione spirituale e dottrinale, ma pure tecnica, seguita anche da cappellani a loro volta adeguatamente formati); dare alle donne il posto che spetta loro; educare le persone alla pace fin dalla più tenera età e aiutarle a cambiare il loro modo di guardare agli altri; lo stesso vale per l'educazione allo stato di diritto e a tutti gli altri valori cristiani che riguardano la società. (...) La famiglia, cellula fondamentale della società, merita una mobilitazione pastorale importante. La pastorale familiare implica tutte le categorie: i bambini e i giovani devono ricevere una educazione accurata, i coniugi devono progredire nell'amore coniugale; i genitori devono assumersi la propria responsabilità di primi educatori. I valori cristiani del matrimonio e della famiglia devono quindi essere al centro di iniziative pastorali appropriate. La relazione fra la nostra cultura e i Sacramenti dell'Eucaristia e della Riconciliazione ci orienta verso una catechesi inculturata di tali Sacramenti. In questo ambito, perché non pensare a un congresso eucaristico continentale guidato da una dinamica di ricerca teologica, di catechesi e di celebrazione inculturata?"

CIRCOLO MINORE INGLESE E: VESCOVO MARTIN IGWEMEZIE UZOUKWU, DE MINNA (NIGERIA). "Dobbiamo avere un atteggiamento positivo verso le tradizioni africane, vederle come un'opportunità ed esaminarle attentamente per purificarle e usarle nel processo di riconciliazione. Anche la diversità deve essere vista come un dono; è stata creata da Dio, ed è un fattore di ricchezza. Ma spesso i politici si servono della nostre diversità per dividere un'etnia dall'altra e creare tensione e conflitto; per questo la riconciliazione deve essere depoliticizzata, liberata dal ricatto di non limpide motivazioni politiche. (...) Un'attenzione particolare deve essere dedicata alla formazione del clero, che con il suo lavoro edifica quotidianamente il Regno di Dio. Anche il sacerdote rischia di perdere di vista la grandezza della sua vocazione ed è minacciato dalla mentalità del mondo che diffonde i disvalori del materialismo; il sacerdote deve imitare Cristo nel servire, non nell'essere servito. Ai seminaristi dovrebbe essere insegnato ad avvalersi dei nuovi media, per rendere più completa la loro istruzione e per essere capaci di evangelizzare anche servendosi di internet e dei nuovi strumenti messi a disposizione dal progresso tecnico".
SE/QUINDICESIMA CONGREGAZIONE/...                              VIS 20091016 (830)


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