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giovedì 30 ottobre 2008

ORIENTAMENTI USO PSICOLOGIA NEI FUTURI SACERDOTI


CITTA' DEL VATICANO, 30 OTT. 2008 (VIS).- Questa mattina, presso l'Ufficio Stampa della Santa Sede, è stato presentato il documento della Congregazione per l'Educazione Cattolica "Orientamenti per l'utilizzo delle competenze psicologiche nell'ammissione e nella formazione dei candidati al sacerdozio". Il testo è di 15 pagine ed è stato pubblicato in inglese, francese, italiano, spagnolo, tedesco e portoghese.

 Sono intervenuti nella conferenza stampa il Cardinale Zenon Grocholewski, l'Arcivescovo Jean-Louis Bruguès, O.P., e don Carlo Bresciani, rispettivamente prefetto, segretario ed consultore e psicologo della Congregazione per l'Educazione Cattolica.

 Il Cardinale Grocholewski ha affermato che il documento richiama "il contesto socio-culturale attuale che influisce, più o meno, sulla mentalità dei candidati che si presentano al Seminario, creando, in certi casi, delle ferite non ancora guarite o particolari difficoltà che possono condizionare la capacità di progredire nel cammino formativo verso il sacerdozio".

 "Questi problemi - ha detto - si presentano non soltanto al momento dell'ingresso in Seminario, ma talvolta appaiono in modo accentuato anche nel momento previo all'ordinazione sacerdotale".

 Il porporato ha sottolineato che "tanto l'influsso dell'odierno contesto socio-culturale quanto la necessità di una formazione anche umana del futuro sacerdote pongono la questione dell'eventuale uso delle scienze psicologiche nei Seminari".

 "Il documento - ha continuato - sottolinea il ruolo fondamentale dei formatori e, quindi, la necessità della loro adeguata preparazione in materia di pedagogia vocazionale". D'altro canto, ha detto, "Nella formazione umana, che non può essere separata da quella spirituale, il ruolo del tutto particolare ha da svolgere il padre spirituale". In tal senso ha citato il documento quando dice che "la direzione spirituale non può in alcun modo essere scambiata o sostituita da forme di analisi o di aiuto psicologico e che la vita spirituale di per sé favorisce una crescita nelle virtù umane, se non ci sono blocchi di natura psicologica".

Dopo aver evidenziato, in un altro aspetto che riprende il documento, "l'importanza della grazia divina  nella formazione dei candidati al sacerdozio", il cardinale ha segnalato che "il ricorso agli esperti nelle scienze psicologiche non può che essere soltanto ausiliare, ossia utile solo in alcuni casi per dare il parere circa la diagnosi, o circa l'eventuale terapia, o il sostegno psicologico allo sviluppo delle qualità umane richieste all'esercizio del ministero. In altre parole, si deve ricorrere a loro - ha sottolineato - solo "si casus ferat", ossia nei casi eccezionali che presentano particolari difficoltà.

 "L'ausilio delle scienze psicologiche - ha continuato -  deve integrarsi nel quadro della globale formazione del candidato, così da non ostacolare, ma da assicurare in modo particolare la salvaguardia del valore irrinunciabile dell'accompagnamento spirituale. Per questo, ha detto, "gli psicologi non posso far parte della squadra dei formatori".

 "Il Cardinale Grocholewski ha concluso ricordando che il documento "per ben tre volte cita il can. 1052, secondo il quale il Vescovo, per poter procedere all'ordinazione, deve avere la certezza morale sulla idoneità del candidato, provata con argomenti positivi e che, nel caso di un dubbio fondato, non deve procedere all'ordinazione".

 L'arcivescovo Bruguès ha affermato che "a nessuno, neppure ai Superiori Religiosi o Diocesani, è lecito entrare nella intimità psicologica o morale di una persona senza averne avuto il previo, esplicito, informato ed assolutamente libero consenso. (...) Lo psicologo non dovrà manifestare a terze persone, qualunque sia l'autorità di cui sono investite, sia religiosa che politica, senza il libero consenso dell'interessato, le conoscenze concernenti la vita intima alle quali fosse pervenuto".

 Infine, don Carlo Bresciani ha messo in risalto il fatto che "con questi Orientamenti la Chiesa, lungi dal voler affidare allo psicologo la formazione al sacerdozio, che è e resta essenzialmente di natura spirituale, intende valorizzare quanto le scienze umane, e psicologiche in particolare, possono dare come contributo alla preparazione di sacerdoti con personalità umanamente equilibrate. La Chiesa manifesta stima nelle discipline psicologiche, ma nello stesso tempo intende disciplinarne l'utilizzo in modo che risulti veramente proficuo".
OP/PSICOLOGIA:CANDIDATI SACERDOZIO/...                     VIS 20081030 (640)


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