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lunedì 20 ottobre 2008

L'AMORE A DIO E AL PROSSIMO SONO INSEPARABILI


CITTA' DEL VATICANO, 19 OTT. 2008 (VIS). Alle 9:00 di questa mattina il Santo Padre è partito in elicottero per Pompei, dove alle 10:30 ha celebrato la Santa Messa nella Piazza del Santuario della Vergine e nel pomeriggio ha guidato la recita del Santo Rosario.

  Rivolgendosi nell'omelia ai 50.000 fedeli presenti il Santo Padre ha affermato: "Sono venuto in pellegrinaggio quest'oggi a Pompei per venerare, insieme a voi, la Vergine Maria, Regina del Santo Rosario. Sono venuto, in particolare, per affidare alla Madre di Dio, (...), l'Assemblea del Sinodo dei Vescovi in corso in Vaticano".

  Commentando le letture della Messa di oggi, Benedetto XVI ha detto: "Vorrei sottolineare, in particolare, la stupenda espressione di Sofonia, che rivolgendosi a Gerusalemme dice: il Signore 'ti rinnoverà con il suo amore' (3,17). Sì, l'amore di Dio ha questo potere: di rinnovare ogni cosa, a partire dal cuore umano, che è il suo capolavoro e dove lo Spirito Santo opera al meglio la sua azione trasformatrice".

  "Con la sua grazia" - ha proseguito il Pontefice - "Dio rinnova il cuore dell'uomo perdonando il suo peccato, lo riconcilia ed infonde in lui lo slancio per il bene. Tutto questo si manifesta nella vita dei santi, e lo vediamo qui particolarmente nell'opera apostolica del Beato Bartolo Longo, fondatore della nuova Pompei".

  "All'amore esorta anche l'apostolo Paolo nella seconda Lettura, tratta dalla 'Lettera ai Romani'. Troviamo delineato in questa pagina il programma di vita di una comunità cristiana, i cui membri sono stati rinnovati dall'amore e si sforzano di rinnovarsi continuamente, per discernere sempre la volontà di Dio e non ricadere nel conformismo della mentalità mondana"

  "E la caratteristica della civiltà cristiana, come tante volte hanno ribadito i miei venerati Predecessori, è la carità: l'amore di Dio che si traduce in amore del prossimo".

  Riferendosi al Beato Bartolo Longo e alle tante iniziative di carità da lui attivate per i fratelli più bisognosi, il Santo Padre ha detto: "Spinto dall'amore, egli fu in grado di progettare una città nuova, che poi sorse attorno al Santuario mariano, quasi come irradiazione della sua luce di fede e di speranza. Una cittadella di Maria e della carità, (...), ma inserita nel territorio di questa Valle per riscattarlo e promuoverlo. La storia della Chiesa, grazie a Dio, è ricca di esperienze di questo tipo, (...) Sono esperienze di fraternità, che mostrano il volto di una società diversa, posta come fermento all'interno del contesto civile. La forza della carità, infatti, è irresistibile: è l'amore che veramente manda avanti il mondo!".

  Il Beato Bartolo Longo, "come San Paolo fu trasformato da persecutore in apostolo" perché "si era allontanato dalla fede cristiana diventando un militante anticlericale e dandosi anche a pratiche spiritistiche e superstiziose (...) con la sua personale conversione diede testimonianza di questa forza spirituale che trasforma l'uomo interiormente e lo rende capace di operare grandi cose secondo il disegno di Dio".

  "Pompei è un esempio di come la fede può operare nella città dell'uomo, suscitando apostoli di carità che si pongono al servizio dei piccoli e dei poveri, ed agiscono perché anche gli ultimi siano rispettati nella loro dignità e trovino e promozione. Qui a Pompei si capisce che l'amore per Dio e l'amore per il prossimo sono inseparabili. (...) Qui, ai piedi di Maria, le famiglie ritrovano o rafforzano la gioia dell'amore che le mantiene unite".

  Al termine dell'omelia, il Papa, ha sottolineato l'importanza del Santo Padre ha affermato: "Il Rosario è preghiera contemplativa accessibile a tutti: grandi e piccoli, laici e chierici, colti e poco istruiti. E' vincolo spirituale con Maria per rimanere uniti a Gesù, per conformarsi a Lui, assimilarne i sentimenti e comportarsi come Lui si è comportato. Il Rosario è 'arma' spirituale nella lotta contro il male, contro ogni violenza, per la pace nei cuori, nelle famiglie, nella società del mondo".

  Al termine della Messa e della preghiera dell'Angelus, Benedetto XVI ha guidato la Supplica alla Vergine del Rosario, composta dal Beato Bartolo Longo, nel 1883, e che tradizionalmente si recita la prima domenica di ottobre.
PV-ITALIA/MESSA/POMPEI                                   VIS 20081020 (680)


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