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lunedì 18 settembre 2006

SCELTE COMUNI AUSTRIA E SANTA SEDE CEMENTO UNIONE EUROPA

CITTA' DEL VATICANO, 18 SET. 2006 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto il Signor Martin Bolldorf, nuovo Ambasciatore dell'Austria presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

  Nel suo discorso al diplomatico il Papa ha ricordato che: "L'Austria e la Santa Sede hanno una lunga storia di fruttuosa unione; questa unione è molto più che un semplice fatto storico: essa si fonda soprattutto sull'appartenenza della grande maggioranza della popolazione austriaca alla Chiesa cattolica. Già questo stesso fatto determina orientamenti, scelte e interessi comuni, che riguardano sostanzialmente l'uomo, la sua libertà e la sua dignità, il suo futuro nel tempo e nella società".

  "Da punti di vista diversi, lo Stato e la Chiesa hanno egualmente a cuore il bene dell'Uomo (...) i cui interessi e la cui dignità non dovranno mai essere sottoposti ai parametri della fattibilità, dell'utilità e della produttività".

  "Tra gli interessi comuni c'è l'Europa" - ha detto ancora il Pontefice - "soprattutto lo sviluppo del processo di unificazione europeo; in nessuna altra parte del mondo come in Europa, storia e cultura recano l'impronta del cristianesimo. L'ambito regionale e nazionale, quindi la patria più vicina e più ampia, da cui di norma la maggior parte delle persone ricava gli elementi più importanti della propria identità Culturale, viene sempre più inglobato nell'ambito europeo, la comune patria che è l'Europa".

  "Grande contributo viene dalla mobilità umana e dai mezzi di comunicazione sociale. La Chiesa guarda con favore a questo sviluppo: dove Uomini e popoli si considerano membri di una stessa famiglia, aumentano le opzioni per la pace, la solidarietà, lo scambio e l'arricchimento reciproco. Con la sua ricca storia di Stato composto da molti popoli" - ha sottolineato il Papa - "l'Austria è predestinata ad un convinto impegno per l'Europa".

  Nella strada verso l'integrazione europea "molto dipende dalla fiducia dei cittadini in questo progetto. Nelle discussioni sull'allargamento europeo e sulla Costituzione torna sempre la questione dell'identità e dei fondamenti spirituali, sui quali poggia la comunità di Stati e di popoli degli europei. Le sorgenti più profonde di un 'insieme' europeo a prova di crisi si trovano piuttosto nelle comuni convinzioni e nei valori della storia e della tradizione cristiana e umanista del continente".

  Il Santo Padre ha concluso il suo discorso ricordando che in virtù del Concordato, lo Stato austriaco è impegnato nell'insegnamento della religione che è materia obbligatoria nelle scuole ed ha affermato: "Lo Stato ha il compito di presentare a bambini e giovani - in considerazione del crescente numero di allievi senza appartenenza confessionale - le basi del pensiero occidentale e della 'civiltà dell'amore' supportata dallo spirito cristiano".
CD/LETTERE CREDENZIALI/AUSTRIA:BOLLDORF               VIS 060918 (450)


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