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lunedì 3 luglio 2006

FAMIGLIA: RINNOVARE FEDE ADULTI PER COMUNICARLA GIOVANI


CITTA' DEL VATICANO, 2 LUG. 2006 (VIS). Il Quinto Incontro Mondiale delle Famiglie in programma sabato e domenica prossima a Valencia (Spagna), è stato il filo conduttore delle meditazioni del Santo Padre Benedetto XVI che hanno preceduto la recita dell'Angelus di questa mattina in Piazza San Pietro, l'ultimo Angelus domenicale prima del Viaggio Apostolico a Valencia e delle vacanze estive che il Papa trascorrerà in Valle d'Aosta.

Il Santo Padre ha ricordato che il primo raduno si tenne a Roma nel 1994, in occasione dell'Anno Internazionale della Famiglia, promosso dalle Nazioni Unite. In quella circostanza, Giovanni Paolo II scrisse una lunga e appassionata meditazione sulla famiglia, che indirizzò in forma di "Lettera" alle famiglie del mondo intero. A quel primo grande raduno di famiglie ne seguirono altri: quello di Rio de Janeiro nel 1997; di Roma nel 2000 per il Giubileo delle Famiglie; di Manila nel 2003, dove però egli non poté recarsi di persona, ma inviò un suo messaggio audiovisivo. "È importante che anche alle famiglie di oggi giunga il memorabile appello che Giovanni Paolo II lanciò 25 anni fa nell'Esortazione apostolica 'Familiaris consortio': 'Famiglia, diventa ciò che sei!'".

"Tema del prossimo Incontro di Valencia" - ha precisato il Papa - "è la trasmissione della fede nella famiglia. A tale impegno si ispira il motto della mia visita apostolica a quella Città: 'Famiglia: vivi e trasmetti la fede!'. In tante comunità oggi secolarizzate la prima urgenza per i credenti in Cristo è proprio quella di rinnovare la fede degli adulti, affinché siano in grado di comunicarla alle nuove generazioni. D'altra parte, il cammino di iniziazione cristiana dei bambini e dei fanciulli può diventare utile occasione per i genitori per riavvicinarsi alla Chiesa ed approfondire sempre più la bellezza e la verità del Vangelo".

"La famiglia, insomma, è un organismo vivente, nel quale si realizza una reciproca circolazione di doni. L'importante è che non manchi mai la Parola di Dio, che tiene viva la fiamma della fede. Con un gesto quanto mai significativo" - ha spiegato il Pontefice - "durante il rito del Battesimo, il padre o il padrino accende una candela al grande Cero pasquale, simbolo di Cristo risorto, e quindi, rivolgendosi ai familiari, il celebrante dice: 'Abbiate cura che il vostro bambino, illuminato da Cristo, viva sempre come figlio della luce'".

"Quel gesto, nel quale c'è tutto il senso della trasmissione della fede nella famiglia, per essere autentico" - ha concluso il Pontefice - "deve essere preceduto e accompagnato dall'impegno dei genitori di approfondire la conoscenza della propria fede, ravvivandone la fiamma con la preghiera e l'assidua pratica dei Sacramenti della Confessione e dell'Eucaristia".
ANG/FAMIGLIA/... VIS 20060703 (440)

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