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giovedì 13 ottobre 2005

SINODO: UNITÀ E IMPEGNO TRASMISSIONE FEDE EUCARISTICA


CITTA' DEL VATICANO, 13 OTT. 2005 (VIS). Nella tarda mattinata di oggi, presso la Sala Stampa della Santa Sede, ha avuto luogo la seconda Conferenza Stampa relativa alla XI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, dopo la presentazione della "Relatio post disceptationem", documento che riassume i temi centrali trattati dai Padri Sinodali.

Alla Conferenza Stampa hanno partecipato i Cardinali e Presidenti Delegati del Sinodo: il Cardinale Francis Arinze, il Cardinale Juan Sandoval Íñiguez ed il Cardinale Telesphore Placidus Toppo; l'Arcivescovo John P. Foley, Presidente della Commissione per l'Informazione ed il Vescovo Sofron Stefan Mudry, O.S.B.M., Vice Presidente della medesima Commissione.

Il Cardinale Arinze ha detto che il presente Sinodo lo ha particolarmente colpito per l'impegno profuso da tutti i partecipanti nella trasmissione delle fede e per l'importanza attribuita alla "ars celebrandi", affinché la fede della quale si nutre il popolo di Dio nella Chiesa, lo accompagni all'uscita dalla chiesa e lo incoraggi a condividere con gli altri ciò che ha ricevuto.

Il Cardinale Sandoval Íñiguez ha fatto riferimento alla profondità della fede nell'Eucaristia e ha scelto come esempio di tale fede le parole di un disabile che, prima di ricevere la comunione, poiché non poteva parlare, ha scritto sul computer: "Nel Crocifisso sembra ci sia il Signore, ma non c'è; nell'Eucaristia sembra che non ci sia il Signore, ma invece c'è". "Tutti" - ha detto il Cardinale - "condividiamo la fede nella presenza reale di Cristo". Successivamente il Cardinale Sandoval ha citato come uno dei momenti culminanti del Sinodo la presenza e le parole pronunciate dal Santo Padre Benedetto XVI il primo giorno dell'Assemblea Sinodale, e la partecipazione del Papa "come un altro Padre Sinodale" all'ora della discussione libera a conclusione delle sessioni pomeridiane.

Il Cardinale Toppo ha sottolineato la capacità di aggregazione del Sinodo che ha convocato partecipanti provenienti dai cinque continenti "uniti dalla stessa fede" ed ha osservato che in Asia, suo continente di provenienza, dove convivono tante religioni, il segno distintivo dei cattolici è l'unità nell'Eucaristia sotto la guida del Santo Padre. Il Cardinale Toppo ha anche ricordato che il Presidente della Delegazione indiana, che ha partecipato alle Esequie di Giovanni Paolo II, colpito dalla partecipazione ed unità dei cattolici durante la cerimonia esequiale, ha detto: "Oggi abbiamo sperimentato la presenza di Dio".

La scarsa partecipazione alla Messa domenicale nei paesi occidentali è stato il tema della relazione presentata dall'Arcivescovo Foley all'Assemblea Sinodale, mentre i momenti più emozionanti sono stati quelli che hanno visto protagonisti alcuni Padri Sinodali e Delegati dei Paesi dell'Europa Centrale e Orientale che hanno rievocato le persecuzioni e i sacrifici subiti sotto i regimi totalitari.

La Conferenza Stampa si è conclusa con l'intervento del Vescovo Mudry che ha posto l'accento sulla fede nell'Eucaristia dei cattolici e degli ortodossi e sull'insegnamento della fede cattolica, a cominciare dalla famiglia. Successivamente il Vescovo ha citato l'opera dei sacerdoti ed il ruolo della liturgia, affermando che forse nelle chiese orientali i "segni visibili della santità", con la presenza del tabernacolo, sono più percettibili nelle chiese orientali che nelle chiese occidentali.

Alla fine della Conferenza Stampa, un giornalista ha chiesto perché di fronte al problema della mancanza di sacerdoti in alcune regioni del mondo si metta in dubbio, come soluzione, l'ordinazione sacerdotale di uomini sposati. Il Cardinale Toppo ha risposto che: "il vero problema è la crisi della fede; la mancanza di sacerdoti è un sintomo di questa crisi". In questo senso, il Cardinale Sandoval Íñiguez ha indicato come cause dell'insufficienza di sacerdoti, "la mancanza di fede, la secolarizzazione, il chiudersi nei confronti dell'infinito". Il Vescovo ucraino Mudry ha aggiunto che nella Chiesa Orientale cattolica ci sono sacerdoti sposati, ma che questa non è una soluzione al problema suddetto perché "devono, tra le altre cose, dedicare tempo alla famiglia ed allo studio, ed è difficile che si possano trasferire in un altro luogo per continuare la loro missione, se il Vescovo lo chiede".

Relativamente alla questione della non ammissione alla Comunione Eucaristica delle persone divorziate, il Cardinale Arinze ha sottolineato come la Chiesa "mostri compassione davanti a queste persone che soffrono, ma che, pur continuando ad essere sempre membri della Chiesa, non possono ricevere la comunione, in quanto la loro situazione non riflette l'immagine di unità tra il Cristo e la Sua Chiesa (lo Sposo e la Sposa).

Riferendosi all'invito, contenuto negli interventi di questi giorni, ad una maggiore omogeneità di inculturazione, il Cardinale Toppo ha sottolineato come quest'ultima "sia essenziale e sia espressione della fede del popolo". Il Cardinale Sandoval Íñiguez ha aggiunto finalmente che "la cosa importante è che i canti, la danza, il colore, ecc. aiutino all'interiorizzazione, ad unirsi al Signore, e che la Cerimonia non si converta in uno spettacolo per divertire e nulla più".
SE/CONFERENZA STAMPA/... VIS 20051013 (790)

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