Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

lunedì 15 dicembre 2003

VESCOVI DEL SUDAN IN VISITA "AD LIMINA APOSTOLORUM"


CITTA' DEL VATICANO, 15 DIC. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Presuli della Conferenza Episcopale del Sudan al termine della Visita "ad Limina Apostolorum" e, nel suo discorso in lingua inglese, ha ricordato "la figura di due intrepidi testimoni della fede, due santi la cui vita è intimamente legata al vostro Paese, Santa Josephine Bakhita e San Daniele Comboni".

"Fin dai primi anni," - ha detto il Papa - "Santa Josephine Bakhita conosceva la crudeltà e la brutalità con la quale l'uomo può trattare il suo simile. (…) La sua vita ispira la ferma risoluzione di operare efficacemente per liberare i popoli dall'oppressione e dalla violenza, garantendo il rispetto della dignità umana e del pieno esercizio dei propri diritti. È questa la stessa risoluzione che deve guidare la Chiesa in Sudan, oggi che la Nazione passa dall'ostilità e dal conflitto, alla pace ed alla concordia. (…) Il tribalismo e le forme di discriminazione basate sull'origine etnica, sulla lingua e la cultura non appartengono ad una società civile e non trovano assolutamente posto nella comunità dei credenti".

Sottolineando "le privazioni e le difficoltà che affliggono coloro che fuggono dalla guerra e dalla violenza - specialmente donne e bambini", il Santo Padre ha ricordato gli sforzi delle strutture della Chiesa per aiutare i rifugiati e i profughi in queste situazioni e i numerosi contributi della Chiesa alla vita sociale e culturale del Sudan, elogiando "la riattivazione della Commissione per il Dialogo Inter-Religioso. Dovete fare tutto il possibile per incoraggiare tale dialogo senza dimenticare che bisogna rispettare il pluralismo religioso garantito dalla Costituzione Sudanese".

"Come ben sapete" - ha detto ancora Giovanni Paolo II ai Presuli - "spetta alla Chiesa parlare chiaramente a favore di coloro che non hanno voce ed essere fermento di pace e solidarietà, particolarmente dove questi ideali sono più fragili e minacciati".

San Daniele Comboni, ha detto il Papa, "si adoperò grandemente affinché gli Africani avessero un ruolo chiave nell'evangelizzazione del continente. (…) Nella sua attività missionaria non permise che le grandi sofferenze e privazioni sopportate - fatica, malattia, sfiducia - lo distogliessero dalla missione di predicare la Buona Novella di Gesù Cristo. Il Vescovo Comboni fu inoltre grande promotore della inculturazione della fede".

Relativamente alla formazione dei laici, in particolare dei catechisti, il Papa ha affermato: "Sarebbe utile preparare e diffondere un catechismo semplice nella lingua del popolo. Similmente si potrebbero preparare e distribuire testi idonei, nelle lingue locali, come un modo di presentare Gesù a coloro che non hanno familiarità con il messaggio cristiano e come mezzo di dialogo interreligioso. Ciò sarebbe di grande aiuto in quelle aree esenti dalla legge della 'Shari'ah', particolarmente la Capitale Federale Khartoum".

Esortando i Vescovi a prendersi cura "dei vostri sacerdoti con un amore speciale e a considerarli preziosi collaboratori ed amici", il Santo Padre ha ribadito che i sacerdoti "devono essere distaccati dalle cose materiali e devono dedicarsi al servizio degli altri mediante il dono completo di sé nel celibato. Occorre investigare, mettere a confronto e correggere comportamenti scandalosi".

Il Santo Padre ha esortato inoltre i Vescovi ad essere, per quanto possibile, in contatto con i loro fedeli ed a prestare attenzione alle loro esigenze umane e spirituali. "Non si devono mai dedicare tempo e risorse alle strutture diocesane e parrocchiali o allo sviluppo di progetti a scapito delle persone. (..) L'equità e la trasparenza devono essere tratti indispensabili di tutte le questioni finanziarie, adoperandosi affinché i contributi siano realmente usati per gli obiettivi prefissati".

Al termine del suo discorso il Papa ha affermato, riguardo alla questione della cooperazione ecumenica ed inter-religiosa, che sarebbe giovevole: "Creare un'agenzia di coordinamento dei vari programmi che prestano assistenza ed aiuti umanitari nelle varie regioni del Paese. Tale coordinazione indubbiamente contribuirebbe ad aumentare l'efficacia di ta programmi, e potrebbe anche dimostrarsi utile nel prendere contatti allo scopo di ottenere permessi governativi necessari a viaggiare in certe aree".
AL/…/SUDAN VIS 20031215 (670)

Nessun commento:

Posta un commento

Copyright © VIS - Vatican Information Service