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mercoledì 29 gennaio 2003

SIGNORE, DAMMI SAPIENZA PER CONOSCERE COSA È GRADITO A DIO


CITTA' DEL VATICANO, 29 GEN. 2003 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha dedicato la catechesi dell'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI, con la partecipazione migliaia di pellegrini, al Cantico "Signore, dammi la sapienza", del 9° Libro della Sapienza di Salomone, il quale, ha precisato il Papa, "nella tradizione biblica è considerato il re giusto e il sapiente per eccellenza".

Il Libro della Sapienza, ha spiegato il Papa, è "uno scritto dell'Antico Testamento composto in greco forse ad Alessandria d'Egitto, alle soglie dell'era cristiana. (…) Tre sono sostanzialmente i percorsi di pensiero teologico che questo libro ci propone: l'immortalità beata come approdo finale dell'esistenza del giusto; la sapienza come dono divino e guida della vita e delle scelte del fedele; la storia della salvezza, soprattutto l'evento fondamentale dell'esodo dall'oppressione egizia, come segno di quella lotta tra bene e male, che sfocia in una piena salvezza e redenzione".

Il Re Salomone, ha affermato il Santo Padre, "ha nella notte un sogno-rivelazione. Alla richiesta stessa di Dio, che lo invita a chiedergli un dono, egli risponde: 'Concedi al tuo servo un cuore docile perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male'".

Come leggiamo nel Cantico, ha detto ancora Giovanni Paolo II, l'implorazione di Re Salomone: "'Dammi la sapienza… Mandala dai cieli santi, dal tuo trono glorioso'. (…) Questa sapienza, non è solo conoscenza, talento o abilità, ma piuttosto è la condivisione dei pensieri di Dio stesso. Infatti il Re Salomone chiede al Signore di dotarlo del dono della sapienza così da poter 'conoscere che cosa è gradito agli occhi del Signore e ciò che è conforme ai suoi decreti'".

"Senza la sapienza" - ha ribadito il Santo Padre - "noi siamo nulla. Ma la sapienza ci conduce alla santità e alla rettitudine. Ci permette di comprendere la storia e ci aiuta a vedere oltre le apparenze e ad apprezzare il significato più profondo della vita. Con Salomone, chiediamo al Signore il dono della sapienza, per illuminare il nostro cuore e il nostro spirito in modo a Lui gradito".

Sull'esempio di Salomone, ha ricordato il Santo Padre a conclusione della catechesi di oggi, dobbiamo aspirare alla sapienza, amandola come l'amò Salomone, che confessa: "'Questa (cioè la sapienza) ho amato e ricercato fin dalla mia giovinezza, ho cercato di prendermela come sposa, mi sono innamorato della sua bellezza'".
AG/SAPIENZA/… VIS 20030129 (410)

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