Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

mercoledì 17 settembre 2014

Sesta Riunione Consiglio di Cardinali

Città del Vaticano, 17 settembre 2014 (VIS). Nella tarda mattinata di oggi, Padre Federico Lombardi, S.I., ha tenuto un briefing relativo alla sesta riunione del Consiglio di Cardinali con Papa Francesco, iniziata lunedì 15 mattina e che termina questa sera. Come di abitudine, il Santo Padre è stato sempre presente alle riunioni, tranne questa mattina, dato l’impegno dell’Udienza generale del mercoledì.

"Come si ricorderà, nelle riunioni precedenti - ha detto Padre Lombardi - i Cardinali avevano lavorato passando in rassegna tutte le Congregazioni e i Pontifici Consigli, ma avevano dato uno spazio rilevante all’audizione delle Commissioni referenti su questioni economiche e organizzative (COSEA e CRIOR) e alle questioni attinenti ai Dicasteri economici. Ora questo ambito è da considerare praticamente concluso, dopo la costituzione del Consiglio e della Segreteria per l’Economia. La Conferenza stampa tenuta dal Cardinale Pell in luglio, ha fatto il punto sui risultati di questo lavoro e sull’avvio delle attività di questi nuovi organismi.

Perciò in questa riunione il Consiglio dei Cardinali ha ripreso il lavoro occupandosi degli altri Dicasteri. Nel frattempo erano stati preparati numerosi contributi da parte dei diversi cardinali consiglieri sui vari argomenti di loro competenza, che sono stati proposti o presentati al Consiglio. Le considerazioni di questi giorni si sono concentrate intorno a due 'fuochi' principali.

Il primo comprende i temi del laicato e della famiglia. È un campo molto ampio, che abbraccia molti argomenti, a titolo puramente esemplificativo le tematiche della donna nella società e nella Chiesa, della gioventù, dell’infanzia, oppure quelle delle associazioni e dei movimenti laicali, e così via.

Il secondo comprende i temi della giustizia e della pace, della carità, dei migranti dei profughi e rifugiati, della salute, della tutela della vita e dell’ecologia, in particolare l’ecologia umana.

Come si vede si tratta di molte delle grandi tematiche di competenza dei Pontifici Consigli attuali e di come affrontarle in modo coordinato e integrato.

Il Consiglio di Cardinali – come sappiamo – non prende decisioni, ma formula proposte per il Papa. E certamente il Papa intende approfondire la consultazione, anche per quanto riguarda i diversi Dicasteri, coinvolgendone i responsabili. Quindi le proposte del Consiglio vengono ulteriormente studiate, e si può prevedere che il Papa ne parli, ad esempio, nelle riunioni con i Capi Dicastero, che vengono regolarmente convocate, e che certo vi saranno anche nei prossimi mesi.

È stata anche formulata e condivisa una Bozza di Introduzione per la nuova Costituzione.

Il Cardinale Maradiaga, coordinatore, per dare maggiore speditezza a questa nuova fase dei lavori, ha preparato uno schema complessivo, per facilitare l’organizzazione dei contributi e delle riflessioni già compiute nelle riunioni precedenti e l’integrazione di quelli nuovi.

Si può pensare che con le due prossime riunioni del Consiglio (9-11 dicembre 2014; 9-11 febbraio 2015) la Bozza della nuova Costituzione giunga ad uno stadio avanzato di maturazione, così da rendere possibili le ulteriori consultazioni che il Papa voglia compiere".

Per quanto riguarda la Commissione per la tutela dei minori, il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede ha ricordato che: "Nei giorni scorsi è stata pubblicata la nomina del Segretario (Monsignor Robert Oliver). In queste prossime settimane - ha spiegato Padre Lombardi - verranno precisati altri aspetti molto importanti, circa gli Statuti e i membri ulteriori della Commissione. Si può prevedere che vengano definiti in concomitanza con la prossima riunione della Commissione stessa, ai primi di Ottobre (4-5)".

"Per quanto riguarda la Commissione sui media vaticani - ha concluso Padre Lombardi -, presieduta da Lord Chris Patten, terrà la sua prima riunione nei giorni 22-24 settembre prossimi a Santa Marta. Trattandosi della prima riunione, sarà dedicata fondamentalmente a fare il quadro della base comune di informazione necessaria per il lavoro dei membri (diversi dei quali sono esterni al mondo vaticano), alla programmazione del lavoro da compiere nei prossimi mesi e al metodo da seguire. Sarà la Commissione stessa, in questa prima riunione, a stabilire la propria strategia di comunicazione. Perciò non sono da attendersi interviste o comunicazioni prima della riunione stessa".

Incontro Internazionale sul progetto pastorale della Evangelii Gaudium

Città del Vaticano, 17 settembre 2014 (VIS). Dal 18 al 20 settembre prossimo, è in programma in Vaticano, un Incontro Internazionale, organizzato dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, dal titolo: "Il progetto pastorale di 'Evangelii gaudium'", con la partecipazione di circa 2000 operatori pastorali, provenienti da 60 Paesi del mondo. Oltre trenta Vescovi, insieme a sacerdoti, catechisti, religiosi, operatori pastorali, membri di associazioni e movimenti, approfondiranno i contenuti dell'Esortazione apostolica che Papa Francesco ha indicato come documento programmatico del suo pontificato. Autorevoli relatori, provenienti dai cinque continenti, affronteranno alcune tematiche del documento in prospettiva pastorale e di evangelizzazione. I partecipanti saranno ricevuti dal Santo Padre nel pomeriggio di venerdì 19 settembre.

Il programma dettagliato dei tre giorni di lavori è pubblicato sul sito internet www.novaevangelizatio.va

martedì 16 settembre 2014

Presentazione 'Incontro Mondiale delle Famiglie Philadelphia 2015

Città del Vaticano, 16 settembre 2014 (VIS). Questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, l'Arcivescovo Vincenzo Paglia, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia e S.E. Monsignor Charles Joseph Chaput, O.F.M.Cap., Arcivescovo di Philadelphia (Stati Uniti d'America), hanno presentato l'Incontro Mondiale delle Famiglie, in programma nella città americana, dal 22 al 27 settembre 2015, sul tema: "L'amore è la nostra missione, la famiglia pienamente viva".

Nel ricordare le profonde radici religiose della città di Philadelphia, l'Arcivescovo Chaput ha auspicato la partecipazione del Santo Padre all'Incontro, precisando che è prevista un'affluenza fra 10.000 e 15.000 persone dai cinque continenti. Il tema dell'Incontro si ispira - ha spiegato l'Arcivescovo Chaput - alle parole di Sant'Ireneo di Lione: "la gloria di Dio è l'uomo pienamente vivo". Similmente "la gloria degli uomini e delle donne è la capacità di amare come Dio ama. La vita in famiglia è un invito ad incarnare questo amore nella vita quotidiana".

Documento ufficiale dell'evento di Phildadelphia è una catechesi che aiuterà i responsabili delle parrocchie e delle diocesi, i catechisti e tutte le persone interessate, a preparare i cattolici del mondo all'Incontro del prossimo anno. La catechesi sviluppa il suo insegnamento in dieci punti: dalla finalità della creazione fino alla natura della nostra sessualità; l'alleanza matrimoniale; l'importanza dei figli; il posto del sacerdozio e della vita religiosa nell'ecologia della comunità cristiana; la casa cristiana quale rifugio del cuore ferito; il ruolo della Chiesa e la testimonianza missionaria delle famiglie cristiane nel mondo".

"Il documento - ha proseguito l'Arcivescovo Chaput - è alla base delle manifestazioni dell'Incontro del 2015 - conferenze, comitati, sessioni di lavoro e testimonianze - Attualmente disponibile in inglese, spagnolo, portoghese e francese, il testo sarà successivamente tradotto in altre lingue a cura del Pontificio Consiglio per la Famiglia. La catechesi include, inoltre, una speciale preghiera di preparazione all'Incontro del 2015".

Durante tutta la durata della manifestazione, nella Basilica Cattedrale di Philadelphia, sarà un esposto dipinto dell'artista Neilson Carlin, raffigurante la Sacra Famiglia con i genitori di Maria, Sant'Anna e San Gioacchino per ricordarci - ha concluso l'Arcivescovo Chaput - "che oggi e nel corso della storia, la famiglia cristiana si compone di giovani ed anziani, ed oltre a genitori e figli, include i nonni ed altra parentela allargata".

L'Arcivescovo Vincenzo Paglia ha a sua volta presentato le manifestazioni organizzate dal suo dicastero relative alle tematiche familiari, per l'anno in corso e per il prossimo. Il 18 settembre, in collaborazione con Caritas Internationalis, si terrà un seminario su "Famiglia e povertà" al quale parteciperanno oltre 150 esperti. Il 28 settembre, in Piazza San Pietro, è in programma un incontro degli anziani e dei nonni con Papa Francesco, dal titolo. "La benedizione della lunga vita". Dal 22 al 24 gennaio 2015, si svolgerà un Congresso internazionale delle associazioni, movimenti e gruppi per la famiglia e la vita, sul tema: "Rileggere insieme il Sinodo Straordinario sulla Famiglia" e il 24 marzo, nel XX anniversario dell'Enciclica di San Giovanni Paolo II, "Evangelium vitae", si terrà una veglia di preghiera nella Basilica di Santa Maria Maggiore.

Infine il Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia ha reso noto che nel sito web del Dicastero, www.familia.va, sarà proposta, ogni giorno, fino all'apertura del Sinodo (5 ottobre), un'edizione speciale di "Jarà - lo spettacolo della vita", che presenta con parole ed immagini i principali temi, così come sono presentati nell'Instrumentum Laboris. Durante il Sinodo una nota settimanale racconterà e presenterà i lavori dei padri sinodali ed una serie di interviste esclusive a vescovi ed esperti.

Completate nomine Consiglio di Sovrintendenza dello IOR

Città del Vaticano, 16 settembre 2014 (VIS). Un Comunicato dell'Istituto per le Opere di Religione rende noto che la Commissione Cardinalizia dell'Istituto per le Opere di Religione (IOR) ha nominato Mauricio Larraín (Cile) e Carlo Salvatori (Italia), Membri del Consiglio di Sovrintendenza dello IOR.

Il Cardinale Santos Abril y Castelló, Presidente della Commissione Cardinalizia di Vigilanza dello IOR, ha affermato: “Lo IOR è lieto di lavorare con questi due membri aggiuntivi, che apporteranno all’Istituto una notevole esperienza in campo finanziario e un’ottica globale proprio nel momento in cui lo IOR si sta rafforzando e raggiungendo gli obiettivi segnalati dal Santo Padre.” Con queste designazioni, sono ora ricoperte tutte le cariche del Consiglio di Sovrintendenza dell'Istituto. Oltre a Mauricio Larraín e Carlo Salvatori, esso conta Jean-Baptiste de Franssu (Francia) quale Presidente dell'organo, Clemens Boersig (Germania), la Professoressa Mary Ann Glendon (Stati Uniti d'America) e Sir Michael Hintze (Regno Unito), insediatisi il 9 luglio 2014. A questi sei membri laici si aggiunge, in veste di Segretario non votante, il Monsignor Alfred Xuereb, Segretario Generale della Segreteria per l'Economia.
Come sancito dallo Statuto dell'Istituto, modificato nel 1990, il Consiglio di Sovrintendenza dello IOR definisce la strategia e assicura la supervisione delle operazioni. I suoi membri ricoprono la loro carica in conformità al nuovo contesto giuridico e per cinque anni. La nomina di un Segretario non votante e la designazione di un sesto membro rispettivamente al Consiglio di Sovrintendenza dello IOR e alla Commissione Cardinalizia dell'Istituto saranno formalizzate una volta conclusasi la revisione dello Statuto attualmente in corso.

Mauricio Larraín è Direttore Esterno del Gruppo Banco Santander Cile e Direttore Generale della ESE Business School dell'Università Los Andes del Cile. Dal 1992 al 2014 ha ricoperto la carica di Presidente e Direttore Generale del Gruppo Banco Santander del Cile e, dal 2000 al 2014, di Presidente della Santander Chile Holding S.A. e della Universia Chile S.A. Durante quel periodo il Gruppo Banco Santander del Cile è stato scelto per sei anni come migliore banca dell’America Latina dalla rivista América Economía.

Carlo Salvatori è Presidente della banca d'investimento Lazard Italia dal giugno 2010 e della compagnia assicurativa Allianz SpA dal maggio 2012. È anche membro del Consiglio di Amministrazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, della Chiesi Farmaceutici, del Gruppo Riso Gallo nonché Presidente dell’Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti Sezione di Milano.

L'“Istituto per le Opere di Religione” (IOR) è un istituto fondato il 27 giugno 1942 per decreto papale per servire la Santa Sede e i clienti della Chiesa Cattolica in tutto il mondo. Le sue origini risalgono alla "Commissione ad Pias Causas", fondata nel 1887 da Papa Leone XIII. Lo scopo dello IOR, secondo quanto stabiliscono il suo Statuto (modificato da Papa Giovanni Paolo II nel 1990) e le norme collegate, è di “provvedere alla custodia e all’amministrazione dei beni trasferiti o affidati all'Istituto medesimo da persone fisiche o giuridiche e destinati ad opere di religione e carità. L'Istituto può accettare beni da parte di enti e persone della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano“.

Lo IOR si sforza di servire la missione globale della Chiesa Cattolica proteggendo e facendo crescere il patrimonio e assicurando la fornitura di servizi di pagamento in tutto il mondo per la Santa Sede e le entità correlate, gli ordini religiosi, le altre istituzioni cattoliche, il clero, i dipendenti della Santa Sede così come i corpi diplomatici accreditati. Al 31 dicembre 2013, erano affidati allo IOR attivi di clienti (compresi depositi, attivi in custodia e gestiti in portafogli) per un totale di EUR 5,9mrd e un patrimonio netto di EUR 720mio. Lo IOR ha sede esclusivamente sul territorio sovrano dello Stato della Città del Vaticano. L'Istituto è soggetto alla vigilanza e alla regolamentazione dell'"Autorità di Informazione Finanziaria" (AIF), l'organismo di controllo finanziario dello Stato della Città del Vaticano.

Cappella Musicale Pontificia a Macao, Hong Kong e Taipei

Città del Vaticano, 16 settembre 2014 (VIS). Il coro della Cappella Musicale Pontificia “Sistina” si esibirà, per la prima volta, a Macao, Hong Kong e Taipei. I concerti sono nati su iniziativa dell’Istituto per la Promozione della Cultura Cinese di Hong Kong con la collaborazione del Coro Perosi della diocesi di Macao e della Taipei Philarmonic Foundation, con la finalità di promuovere lo scambio culturale attraverso l’arte della musica, condividendo le ricche tradizioni musicali dell’Oriente e dell’Occidente e costruendo, con queste, nuovi canali di comunicazione e di comunione.

Reverberating Heavenly Tunes in Greater China”, (“Melodie celestiali nella Grande Cina"), è il titolo dei concerti che comprendono opere di Giovanni Pierluigi da Palestrina, Roland de Lassus, Gregorio Allegri e Lorenzo Perosi, storicamente appartenenti al repertorio delle Celebrazioni del Papa.

I concerti si terranno il 19 settembre 2014, nella Cattedrale di Macao; il 21 settembre presso l’Hong Kong Cultural Centre (Hong Kong), e il 23 settembre, presso il National Concert Hall di Taipei.

Il 21 settembre, nella Cattedrale di Hong Kong, il Coro della Cappella Musicale Pontificia, su mandato del Cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, accompagnerà la liturgia domenicale della Celebrazione Eucaristica, presieduta dal Cardinale John Tong Hon.

La Cappella Musicale Pontificia (Cappella Sistina), che da secoli custodisce la tradizione musicale della Chiesa ed ha le sue origini nell’antica Schola Cantorum Romana, è il complesso artistico degli addetti alle esecuzioni di musica vocale nelle Cappelle Papali o in Celebrazioni o manifestazioni indette per ordine del Santo Padre.

lunedì 15 settembre 2014

In Albania Papa Francesco renderà omaggio ai martiri per la fede

Città del Vaticano, 15 settembre 2014 (VIS). Questa mattina, nel corso di un incontro con i giornalisti, Padre Federico Lombardi, S.I., Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha precisato che le motivazioni più importanti del prossimo Viaggio in Albania del Santo Padre Francesco, domenica 21 settembre, saranno l'omaggio ai martiri per la fede vittime del regime comunista, l'importanza del dialogo con l'Islam - in un Paese a maggioranza musulmana, ma con una notevole presenza di cattolici (circa 15%) ed ortodossi - ed il ricordo della Beata Madre Teresa di Calcutta, nata in Albania. Padre Lombardi ha inoltre ricordato che l'Albania - oggi uno stato democratico - per decenni sotto una feroce dittatura, è stato il primo Stato a prevedere l'ateismo nella sua Costituzione.

Il Viaggio Apostolico in Albania di Papa Francesco è il quarto del suo Pontificato ed il primo in Europa fuori dell'Italia.

Sesta riunione del Santo Padre con il Consiglio di Cardinali

Città del Vaticano, 15 settembre 2014 (VIS). Ha avuto inizio questa mattina la sesta riunione del Santo Padre con il “Consiglio di Cardinali”, voluto da Papa Francesco per aiutarLo nel governo della Chiesa universale e per studiare un progetto di revisione della Costituzione Apostolica Pastor bonus sulla Curia Romana. I lavori proseguiranno domani e mercoledì 17 settembre.

Papa Francesco unisce in matrimonio venti coppie della Diocesi di Roma

Città del Vaticano, 14 settembre 2014 (VIS). Questa mattina, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre Francesco ha presieduto la Santa Messa nel corso della quale ha unito in matrimonio venti coppie della Diocesi di Roma. Hanno concelebrato con il Papa, il Cardinale Vicario Agostino Vallini e l'Arcivescovo Filippo Iannone, Vicegerente e Direttore del Centro per la pastorale familiare della diocesi di Roma.

In un comunicato del Vicariato di Roma si legge che le coppie unite in matrimonio "sono coppie come tante, con storie di fidanzamenti più o meno lunghi: c'è chi è già convivente, chi ha già figli, chi si è conosciuto in parrocchia". Gli sposi più giovani erano rispettivamente dell'86 e dell'89 e i coniugi più maturi del '58 e del '65.

Nell'omelia, riferendosi alla prima Lettura della Liturgia di oggi, che parla della fatica del cammino del popolo di Israele nel deserto, il Santo Padre ha definito il matrimonio un cammino sulle strade della vita con le sue luci e ombre, durante il quale Dio, con la sua misericordia, dona "la forza di una grazia che rigenera e rimette in cammino sulla strada della vita coniugale e familiare".

"La prima Lettura - ha detto il Pontefice - ci parla del cammino del popolo nel deserto. Pensiamo a quella gente in marcia, guidata da Mosè; erano soprattutto famiglie: padri, madri, figli, nonni; uomini e donne di ogni età, tanti bambini, con i vecchi che facevano fatica… Questo popolo fa pensare alla Chiesa in cammino nel deserto del mondo di oggi, fa pensare al Popolo di Dio, che è composto in maggior parte da famiglie".

"Questo fa pensare alle famiglie, le nostre famiglie, in cammino sulle strade della vita, nella storia di ogni giorno… È incalcolabile la forza, la carica di umanità contenuta in una famiglia: l’aiuto reciproco, l’accompagnamento educativo, le relazioni che crescono con il crescere delle persone, la condivisione delle gioie e delle difficoltà… Le famiglie sono il primo luogo in cui noi ci formiamo come persone e nello stesso tempo sono i 'mattoni' per la costruzione della società".

"Ritorniamo al racconto biblico. A un certo punto 'il popolo non sopportò il viaggio'. Sono stanchi, manca l’acqua e mangiano solo la 'manna', un cibo prodigioso, donato da Dio, ma che in quel momento di crisi sembra troppo poco. Allora si lamentano e protestano contro Dio e contro Mosè: 'Perché ci avete fatto partire?...'. C’è la tentazione di tornare indietro, di abbandonare il cammino".

"Viene da pensare alle coppie di sposi che 'non sopportano il viaggio', il viaggio della vita coniugale e familiare. La fatica del cammino diventa una stanchezza interiore; perdono il gusto del Matrimonio, non attingono più l’acqua dalla fonte del Sacramento. La vita quotidiana diventa pesante e, tante volte, 'nauseante'. In quel momento di smarrimento - dice la Bibbia - arrivano i serpenti velenosi che mordono la gente, e tanti muoiono. Questo fatto provoca il pentimento del popolo, che chiede perdono a Mosè e gli domanda di pregare il Signore perché allontani i serpenti. Mosè supplica il Signore ed Egli dà il rimedio: un serpente di bronzo, appeso ad un’asta; chiunque lo guarda, viene guarito dal veleno mortale dei serpenti".

"Che cosa significa questo simbolo? Dio non elimina i serpenti, ma offre un 'antidoto': attraverso quel serpente di bronzo, fatto da Mosè, Dio trasmette la sua forza di guarigione che è la sua misericordia, più forte del veleno del tentatore. Gesù, come abbiamo ascoltato nel Vangelo, si è identificato con questo simbolo: il Padre, infatti, per amore ha 'dato' Lui, il Figlio Unigenito, agli uomini perché abbiano la vita; e questo amore immenso del Padre spinge il Figlio, Gesù, a farsi uomo, a farsi servo, a morire per noi e a morire su una croce; per questo il Padre lo ha risuscitato e gli ha dato la signoria su tutto l’universo. Così si esprime l’inno della Lettera di san Paolo ai Filippesi. Chi si affida a Gesù crocifisso riceve la misericordia di Dio che guarisce dal veleno mortale del peccato".

"Il rimedio che Dio offre al popolo - ha detto infine il Santo Padre - vale anche, in particolare, per gli sposi che 'non sopportano il cammino' e vengono morsi dalle tentazioni dello scoraggiamento, dell’infedeltà, della regressione, dell’abbandono... Anche a loro Dio Padre dona il suo Figlio Gesù, non per condannarli, ma per salvarli: se si affidano a Lui, li guarisce con l’amore misericordioso che sgorga dalla sua Croce, con la forza di una grazia che rigenera e rimette in cammino sulla strada della vita coniugale e familiare".

"L’amore di Gesù, che ha benedetto e consacrato l’unione degli sposi, è in grado di mantenere il loro amore e di rinnovarlo quando umanamente si perde, si lacera, si esaurisce. L’amore di Cristo può restituire agli sposi la gioia di camminare insieme; perché questo è il matrimonio: il cammino insieme di un uomo e di una donna, in cui l’uomo ha il compito di aiutare la moglie ad essere più donna, e la donna ha il compito di aiutare il marito ad essere più uomo. Questo è il compito che avete tra voi. 'Ti amo, e per questo ti faccio più donna' – 'Ti amo, e per questo ti faccio più uomo'. È la reciprocità delle differenze. Non è un cammino liscio, senza conflitti: no, non sarebbe umano. È un viaggio impegnativo, a volte difficile, a volte anche conflittuale, ma questa è la vita! E in mezzo a questa teologia che ci dà la Parola di Dio sul popolo in cammino, anche sulle famiglie in cammino, sugli sposi in cammino, un piccolo consiglio. È normale che gli sposi litighino, è normale. Sempre si fa. Ma vi consiglio: mai finire la giornata senza fare la pace. Mai. È sufficiente un piccolo gesto. E così si continua a camminare. Il matrimonio è simbolo della vita, della vita reale, non è una 'fiction'! È sacramento dell’amore di Cristo e della Chiesa, un amore che trova nella Croce la sua verifica e la sua garanzia. Auguro a tutto voi un bel cammino: un cammino fecondo; che l’amore cresca. Vi auguro felicità. Ci saranno le croci, ci saranno. Ma sempre il Signore è lì per aiutarci ad andare avanti. Che il Signore vi benedica!".

Angelus: Per mezzo della Croce di Cristo ci è restituita la speranza

Città del Vaticano, 14 settembre 2014 (VIS). Alle 12:00 di questa mattina, conclusa nella Basilica Vaticana la Santa Messa, nel corso della quale ha unito in matrimonio venti coppie di sposi della diocesi di Roma, il Santo Padre Francesco si è affacciato alla finestra del suo studio per recitare l’Angelus domenicale con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

Ricordando che oggi, 14 settembre, la Chiesa celebra la festa dell’Esaltazione della Santa Croce, il Santo Padre ha detto: "Qualche persona non cristiana potrebbe domandarci: perché 'esaltare' la croce? Possiamo rispondere che noi non esaltiamo una croce qualsiasi, o tutte le croci: esaltiamo la Croce di Gesù, perché in essa si è rivelato al massimo l’amore di Dio per l’umanità. (...). Il Padre ha 'dato' il Figlio per salvarci, e questo ha comportato la morte di Gesù, e la morte in croce. Perché? Perché è stata necessaria la Croce? A causa della gravità del male che ci teneva schiavi. La Croce di Gesù esprime tutt’e due le cose: tutta la forza negativa del male, e tutta la mite onnipotenza della misericordia di Dio. La Croce sembra decretare il fallimento di Gesù, ma in realtà segna la sua vittoria. (...) E proprio per questo Dio ha 'esaltato' Gesù, conferendogli una regalità universale".

"E quando volgiamo lo sguardo alla Croce dove Gesù è stato inchiodato - ha proseguito il Pontefice - contempliamo il segno (...) dell’amore infinito di Dio per ciascuno di noi e la radice della nostra salvezza. Da quella Croce scaturisce la misericordia del Padre che abbraccia il mondo intero. Per mezzo della Croce di Cristo è vinto il maligno, è sconfitta la morte, ci è donata la vita, restituita la speranza. Questo è importante: per mezzo della Croce di Cristo ci è restituita la speranza. (...) La Croce di Gesù è la nostra unica vera speranza! Ecco perché la Chiesa 'esalta' (...) la Croce gloriosa di Gesù, segno dell’amore immenso di Dio, segno della nostra salvezza e cammino verso la Risurrezione. E questa è la nostra speranza".

"Mentre contempliamo e celebriamo la santa Croce - ha concluso il Pontefice - pensiamo con commozione a tanti nostri fratelli e sorelle che sono perseguitati e uccisi a causa della loro fedeltà a Cristo. Questo accade specialmente là dove la libertà religiosa non è ancora garantita o pienamente realizzata. Accade però anche in Paesi e ambienti che in linea di principio tutelano la libertà e i diritti umani, ma dove concretamente i credenti, e specialmente i cristiani, incontrano limitazioni e discriminazioni. Perciò oggi li ricordiamo e preghiamo in modo particolare per loro".

La guerra è una follia dalla quale l'umanità non ha ancora imparato la lezione

Città del Vaticano, 14 settembre 2014 (VIS). Al termine della recita dell'Angelus, il Santo Padre ha ricordato: "Domani, nella Repubblica Centroafricana, avrà inizio ufficialmente la Missione voluta dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per favorire la pacificazione del Paese e proteggere la popolazione civile, che sta gravemente soffrendo le conseguenze del conflitto in corso".

"Mentre assicuro l’impegno e la preghiera della Chiesa cattolica, incoraggio lo sforzo della Comunità internazionale, che viene in aiuto dei Centroafricani di buona volontà. Quanto prima la violenza ceda il passo al dialogo; gli opposti schieramenti lascino da parte gli interessi particolari e si adoperino perché ogni cittadino, a qualsiasi etnia e religione appartenga, possa collaborare per l’edificazione del bene comune. Che il Signore accompagni questo lavoro per la pace!", ha esclamato Papa Francesco.

Nel ricordare la visita di sabato scorso al Cimitero Austro-Ungarico e al Sacrario Militare di Redipuglia (Italia), dove ha pregato per i caduti della Grande Guerra, il Santo Padre ha detto: "I numeri sono spaventosi: si parla di circa 8 milioni di giovani soldati caduti e di circa 7 milioni di persone civili. Questo ci fa capire quanto la guerra sia una pazzia! Una pazzia dalla quale l’umanità non ha ancora imparato la lezione, perché dopo di essa ce n’è stata una seconda mondiale e tante altre che ancora oggi sono in corso. Ma quando impareremo, noi, questa lezione? Invito tutti a guardare Gesù Crocifisso per capire che l’odio e il male vengono sconfitti con il perdono e il bene, per capire che la risposta della guerra fa solo aumentare il male e la morte!".

Il Cardinale Fernando Sebastián Aguilar prende possesso del Titolo di Sant'Angela Merici

Città del Vaticano, 15 settembre 2014 (VIS). L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha reso noto che domenica 21 settembre 2014, alle ore 11:00, il Cardinale Fernando Sebastiàn Aguilar, Arcivescovo emerito di Pamplona y Tudela (Spagna), prenderà possesso del Titolo di Sant'Angela Merici, Via di Sant'Angela Merici, 57.

Udienze

Città del Vaticano, 15 settembre 2014 (VIS). Questa mattina, nella Casa Santa Marta, il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Signor Daniel Rubén Herrera Piedrabuena, Giudice Federale di La Rioja, con la Consorte e seguito.

Altri atti pontifici

Città del Vaticano, 15 settembre 2014 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Monsignor Marcus Stock, Vescovo di Leeds (superficie: 5.033; popolazione: 2.068.000; cattolici: 157.766; sacerdoti: 182; religiosi: 149; diaconi permanenti: 24), Inghilterra, Gran Bretagna. Il Vescovo eletto è nato a Londra (Gran Bretagna), nel 1961 ed è stato ordinato sacerdote nel 1988. Dopo essere stato Assistente parrocchiale presso la parrocchia di Our Lady and St. Brigid's, Northfield, dal 1991 al 1994 è stato Parroco di St. Birinus, Dochester-on-Thames e, dal 1994 al 1999, di St. Peter's, Bloxwich. Dal 1999 al 2009 è stato Direttore delle scuole cattoliche dell'arcidiocesi di Birmingham e contemporaneamente Parroco a Coleshill, vicino Birmingham. Dal 2011 al 2013 ha svolto il compito di Direttore del Servizio Educativo Cattolico. Dal 2009 è Segretario Generale della Conferenza Episcopale d'Inghilterra e Galles e consigliere della Facoltà di Teologia Heythrop College, Londra.

sabato 13 settembre 2014

Papa Francesco nel centenario inizio Prima Guerra Mondiale: "L'ombra di Caino si vede nella storia che va dal 1914 fino ai nostri giorni. E si vede anche nei nostri giorni"

Città del Vaticano, 13 settembre 2014 (VIS). Nel centenario dell'inizio della Prima Guerra Mondiale (13 settembre 2014), Papa Francesco ha celebrato la Santa Messa al Sacrario militare di Redipuglia (Gorizia, Friuli Venezia Giulia, Italia).

Partito in aereo alle 8:00 di questa mattina, il Santo Padre Francesco è giunto, poco prima delle 9:00, all'aeroporto di Ronchi dei Legionari dove è stato accolto dall'Arcivescovo di Gorizia, Carlo Roberto Maria Redaelli e dalle autorità civili. Quindi il Papa si è trasferito in auto al Cimitero austro-ungarico di Fogliano di Redipuglia dove riposano 14.550 soldati caduti nell'area. All'ingresso è incisa la frase: "Im Leben und im Tode vereint" (Uniti nella vita e nella morte). Il Papa ha deposto una corona di fiori davanti al monumento centrale che custodisce le spoglie di 7.000 militi ignoti.

Al termine della visita, il Santo Padre Francesco ha raggiunto il Sacrario Militare di Redipuglia dedicato alla memoria degli oltre 100.000 soldati italiani caduti durante la Prima Guerra Mondiale, sulle pendici del monte Sei Busi, teatro di una dura battaglia nel luglio 1915. Al centro si trova la tomba di Emanuele Filiberto di Savoia Aosta, Comandante della Terza Armata. Iniziato nel 1935 su progetto dell'architetto Giovanni Greppi e dello scultore Giannino Castiglioni, il memoriale fu inaugurato nel 1938 da Benito Mussolini, alla presenza di più di 50.000 veterani della Grande Guerra.

Nell'omelia, commentando la prima lettura che narra l'episodio di Caino ed Abele, Papa Francesco ha condannato l'indifferenza dell'umanità di fronte alla guerra.

"Dopo aver contemplato la bellezza del paesaggio di tutta questa zona, dove uomini e donne lavorano portando avanti la loro famiglia, dove i bambini giocano e gli anziani sognano… - ha detto il Santo Padre - trovandomi qui, in questo luogo, vicino a questo cimitero, trovo da dire soltanto: la guerra è una follia. Mentre Dio porta avanti la sua creazione, e noi uomini siamo chiamati a collaborare alla sua opera, la guerra distrugge. Distrugge anche ciò che Dio ha creato di più bello: l’essere umano. La guerra stravolge tutto, anche il legame tra fratelli. La guerra è folle, il suo piano di sviluppo è la distruzione: volersi sviluppare mediante la distruzione!".

"La cupidigia, l’intolleranza, l’ambizione al potere… sono motivi che spingono avanti la decisione bellica, e questi motivi sono spesso giustificati da un’ideologia; ma prima c’è la passione, c’è l’impulso distorto. L’ideologia è una giustificazione, e quando non c’è un’ideologia, c’è la risposta di Caino: 'A me che importa di mio fratello?', 'Sono forse io il custode di mio fratello?'. La guerra non guarda in faccia a nessuno: vecchi, bambini, mamme, papà… 'A me che importa?'”.

"Sopra l’ingresso di questo cimitero, aleggia il motto beffardo della guerra: 'A me che importa?'. Tutte queste persone, che riposano qui, avevano i loro progetti, avevano i loro sogni…, ma le loro vite sono state spezzate. Perché? Perché l’umanità ha detto: 'A me che importa?'. Anche oggi, dopo il secondo fallimento di un’altra guerra mondiale, forse si può parlare di una terza guerra combattuta 'a pezzi', con crimini, massacri, distruzioni… Ad essere onesti, la prima pagina dei giornali dovrebbe avere come titolo: 'A me che importa?'. Caino direbbe: 'Sono forse io il custode di mio fratello?'".


"Questo atteggiamento è esattamente l’opposto di quello che ci chiede Gesù nel Vangelo. Abbiamo ascoltato: Lui è nel più piccolo dei fratelli: Lui, il Re, il Giudice del mondo, Lui è l’affamato, l’assetato, il forestiero, l’ammalato, il carcerato… Chi si prende cura del fratello, entra nella gioia del Signore; chi invece non lo fa, chi con le sue omissioni dice: 'A me che importa?', rimane fuori".

"Qui e nell'altro cimitero, ci sono tante vittime. Oggi noi le ricordiamo. C’è il pianto, c'è il lutto, c’è il dolore. E da qui ricordiamo tutte le vittime di tutte le guerre. Anche oggi le vittime sono tante… Come è possibile questo? É possibile perché anche oggi dietro le quinte ci sono interessi, piani geopolitici, avidità di denaro e di potere, e c’è l’industria delle armi, che sembra essere tanto importante! E questi pianificatori del terrore, questi organizzatori dello scontro, come pure gli imprenditori delle armi, hanno scritto nel cuore: 'A me che importa?'”.

proprio dei saggi riconoscere gli errori, provarne dolore, pentirsi, chiedere perdono e piangere. Con quel 'A me che importa?' che hanno nel cuore gli affaristi della guerra, forse guadagnano tanto, ma il loro cuore corrotto ha perso la capacità di piangere. (...) Caino non ha pianto. Non ha potuto piangere. L’ombra di Caino ci ricopre oggi qui, in questo cimitero. Si vede qui. Si vede nella storia che va dal 1914 fino ai nostri giorni. E si vede anche nei nostri giorni".

"Con cuore di figlio, di fratello, di padre - ha concluso il Pontefice - chiedo a tutti voi e per tutti noi la conversione del cuore: passare da 'A me che importa?', al pianto. Per tutti i caduti della 'inutile strage', per tutte le vittime della follia della guerra, in ogni tempo. Il pianto. Fratelli, l’umanità ha bisogno di piangere, e questa è l’ora del pianto".

Al termine della celebrazione, dopo i saluti dell’Ordinario Militare per l’Italia, Arcivescovo Santo Marcianò, e dei Capi di Stato Maggiore e Comandanti Generali, il Vescovo di Roma ha consegnato ai presenti la lampada "Luce di San Francesco" che verrà accesa nelle rispettive Diocesi durante le celebrazioni di commemorazione della Prima Guerra Mondiale. La lampada è stata offerta dal Sacro Convento di Assisi e l’olio dall’Associazione "Libera" Don Luigi Ciotti.

Infine il Papa ha lasciato il Sacrario Militare di Redipuglia ed ha raggiunto l'aeroporto di Ronchi dei Legionari per rientrare in Vaticano.

Visita del Santo Padre in Turchia alla fine di novembre

Città del Vaticano, 13 settembre 2014 (VIS). Nel primo pomeriggio di ieri, nel rispondere alle domande dei giornalisti, il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Padre Federico Lombardi, S.I., ha rilasciato la seguente dichiarazione:

"Questa mattina la Santa Sede ha ricevuto la lettera di invito ufficiale da parte del Presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, per una visita del Papa Francesco nel Paese. Si procederà quindi alla preparazione del viaggio negli ultimi giorni di novembre, ma la durata e il programma del viaggio stesso sono ancora da definire".

Cardinale Antonelli Inviato Speciale alla consacrazione del nuovo Santuario di San Gabriele dell'Addolorata

Città del Vaticano, 13 settembre 2014 (VIS). Questa mattina è stata pubblicata la Lettera Pontificia, redatta in latino e datata 29 luglio 2014, con la quale il Santo Padre nomina il Cardinale Ennio Antonelli, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per la Famiglia, suo Inviato Speciale alla consacrazione del nuovo Santuario di San Gabriele dell'Addolorata (Teramo), in programma il 21 settembre 2014.

Altri atti pontifici

Città del Vaticano, 13 settembre 2014 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Membri della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli: il Cardinale George Pell, Prefetto della Segreteria per l'Economia; il Cardinale Timothy Michael Dolan, Arcivescovo di New York (Stati Uniti d'America); il Cardinale Luis Antonio G. Tagle, Arcivescovo di Manila (Filippine); il Cardinale Jean-Pierre Kutwa, Arcivescovo di Abidjan (Costa d'Avorio); il Cardinale Orani João Tempesta, Arcivescovo di São Sebastião do Rio de Janeiro (Brasile); il Cardinale Lorenzo Baldisseri, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi; l'Arcivescovo Agostino Marchetto, Segretario emerito del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti; l'Arcivescovo Luigi Travaglino, Nunzio Apostolico nel Principato di Monaco, Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Organizzazioni e Organismi delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura; l'Arcivescovo Claudio Maria Celli, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali; l'Arcivescovo Ignatius Suharyo Hardjoatmodjo, Arcivescovo di Jakarta (Indonesia); l'Arcivescovo Patrick Christopher Pinder, di Nassau (Bahamas); l'Arcivescovo Dieudonné Nzapalainga, di Bangui (Repubblica Centroafricana); l'Arcivescovo Giampiero Gloder, Nunzio Apostolico, Presidente della Pontificia Accademia Ecclesiastica; l'Arcivescovo Paul Bùi Văn Ðoc, Arcivescovo di Thành-Phô Hô Chí Minh (Viêt Nam); il Vescovo Tarcisius Isao Kikuchi, di Niigata (Giappone); il Vescovo Celmo Lazzari, Vicario Apostolico di San Miguel de Sucumbíos (Ecuador); il Padre Michael Anthony Perry, O.F.M., Ministro Generale dell'Ordine Francescano Frati Minori; il Padre Louis Lougen, O.M.I., Superiore Generale dei Missionari Oblati di Maria Immacolata; Socrates Mesiona, Direttore Nazionale delle PP.OO.MM. nelle Filippine; Suor Luzia Premoli, S.M.C., Superiora Generale delle Missionarie Comboniane.

- Consultori della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli: l'Arcivescovo Jorge Carlos Patrón Wong, Arcivescovo-Vescovo emerito di Papantla (Messico), Segretario per i Seminari della Congregazione per il Clero ed il Vescovo Juan Ignacio Arrieta Ochoa de Chinchetru, Segretario del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi.

venerdì 12 settembre 2014

Ai Vescovi della Repubblica Democratica del Congo: adoperatevi per una società basata sul rispetto della dignità della persona

Città del Vaticano, 12 settembre 2014 (VIS). La formazione dei giovani per superare la violenza e le disuguaglianze, la partecipazione della Chiesa all'edificazione della società, il consolidamento della pace e la missione in soccorso dei "feriti dalla vita", sono stati i temi principali del discorso che il Santo Padre Francesco ha consegnato questa mattina ai Vescovi della Repubblica Democratica del Congo, al termine della quinquennale Visita "ad Limina Apostolorum".

"La Chiesa nella Repubblica Democratica del Congo - scrive Papa Francesco - è una Chiesa giovane, ma è anche una Chiesa di giovani. I bambini e gli adolescenti, in particolare, hanno bisogno della forza di Dio per resistere alle molteplici tentazioni derivanti dalla precarietà della loro vita, dall'impossibilità di seguire gli studi o trovare lavoro. Mi addolora la situazione difficile della loro vita, e so che voi condividete con loro pene, gioie e speranze. Penso in particolare con orrore a quei bambini e a quei giovani, arruolati forzatamente nelle milizie e costretti ad uccidere i propri compatrioti! Vi incoraggio perciò ad approfondire la pastorale dei giovani, offrendo loro tutto l'aiuto possibile, soprattutto con la creazione di spazi di formazione umana, spirituale e professionale, affinché essi scoprano la propria vocazione più profonda che li predispone all'incontro con il Signore".

"Il modo più efficace di vincere la violenza, le disuguaglianze e le divisioni etniche, consiste nel dotare i giovani di spirito critico e proporre loro un percorso di maturazione nei valori evangelici. Occorrerebbe anche potenziare la pastorale nelle Università e nelle scuole cattoliche e pubbliche, coniugando la missione educativa con l'annuncio esplicito del Vangelo. (...) Nello stesso spirito, davanti alla disgregazione della famiglia, causata in particolare dalla guerra e dalla povertà, è indispensabile valorizzare e incoraggiare tutte le iniziative destinate a consolidare la famiglia, fonte di ogni fraternità, fondamento e via primaria della pace".

"La fedeltà al Vangelo implica anche che la Chiesa partecipi alla costruzione della città. Uno dei contributi più preziosi che la Chiesa locale può apportare al vostro Paese, consiste nell'aiutare le persone a riscoprire la rilevanza della fede nella vita quotidiana e la necessità di promuovere il bene comune. Ugualmente, i responsabili della Nazione, illuminati dai pastori, e nel rispetto delle competenze, possono essere sostenuti per integrare l'insegnamento cristiano nella propria vita personale e nell'esercizio della loro funzione al servizio dello Stato e della società. In questo senso, il Magistero della Chiesa, in particolare l'Enciclica 'Caritas in veritate', l'Esortazione apostolica post-sinodale 'Africae munus' come pure la recente Esortazione apostolica 'Evangelii gaudium', sono un aiuto prezioso".

Il Papa esorta i Vescovi congolesi "a operare senza sosta per l'instaurazione di una pace giusta e duratura, per una pastorale del dialogo e della riconciliazione fra i diversi settori della società, sostenendo il processo di disarmo, e promuovendo una efficace collaborazione con le altre confessioni religiose: Ora che il vostro Paese - scrive ancora il Pontefice - deve affrontare appuntamenti politici importanti per il suo futuro, è necessario che la Chiesa dia il suo contributo, evitando di sostituirsi alle istituzioni politiche e alle realtà temporali che conservano la propria autonomia. In particolare, i pastori devono guardarsi dal prendere il posto corrispondente, di diritto, ai fedeli laici, che hanno giustamente la missione di testimoniare Cristo e il Vangelo in politica e in tutti gli altri ambiti delle loro attività".
Nel ribadire la necessità della collaborazione con quanti operano nei diversi ambiti dell'apostolato e della pastorale sociale, soprattutto istruzione, salute e assistenza caritativa, Papa Francesco ricorda ai Presuli che molti si attendono da loro "vigilanza e sollecitudine nella difesa dei valori spirituali e sociali: siete chiamati a proporre orientamenti e soluzioni per la promozione di una società fondata sul rispetto della dignità della persona umana. Al riguardo, l'attenzione ai poveri e ai bisognosi, come pure agli anziani, ai malati, ai disabili, deve costituire l'oggetto di una adeguata pastorale, da riesaminare instancabilmente. In effetti, la Chiesa è chiamata a preoccuparsi del bene di queste persone e a richiamare l'attenzione della società e della autorità pubbliche sulla loro situazione".

Il Santo Padre conclude il suo discorso invitando i Presuli ad essere "uomini di speranza per il vostro popolo" ed incoraggiando l'opera dei missionari, dei sacerdoti, dei religiosi e degli altri agenti pastorali, che si dedicano al servizio dei "feriti dalla vita, delle vittime della violenza, soprattutto nelle regioni più isolate e remote del Paese", ricordando in particolare "i rifugiati interni e le numerose persone provenienti dai paesi vicini".

Solo con una fervida vita spirituale l'esegeta può percepire nei testi la Parola divina

Città del Vaticano, 12 settembre 2014 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Francesco ha ricevuto in udienza l'Associazione Biblica Italiana, promotrice della XLIII Settimana Biblica Nazionale che inaugura le celebrazioni per il 50° anniversario della Costituzione Dogmatica del Concilio Vaticano II sulla Divina rivelazione "Dei Verbum", promulgata il 18 novembre 1965.

"La fede, per rispondere, per non essere soffocata, dev’essere nutrita costantemente dalla Parola di Dio" - ha detto il Papa esprimendo riconoscenza e stima per il "prezioso lavoro" svolto dall'Associazione in particolare nel ministero dei docenti e degli studiosi della Bibbia. "Per parlare agli uomini e alle donne, fin dal tempo dell’Antico Testamento, Dio ha sfruttato tutte le possibilità del linguaggio umano, ma nello stesso tempo ha dovuto sottomettere la sua Parola a tutti i condizionamenti di questo linguaggio. Il vero rispetto per la Scrittura ispirata esige che si compiano tutti gli sforzi necessari perché si possa cogliere bene il suo significato. Certo, non è possibile che ogni cristiano faccia personalmente le ricerche di ogni tipo che consentano di meglio comprendere i testi biblici. Questo compito è affidato agli esegeti, responsabili, in questo settore, del bene di tutti. Perciò, accanto alla competenza accademica - ha proseguito il Pontefice - all’esegeta cattolico è richiesta anche e soprattutto la fede, ricevuta e condivisa con tutto il popolo credente, che nella sua totalità non può sbagliare".

Ricordando le parole di San Giovanni Paolo II, il Santo Padre ha affermato: "'Per rispettare la coerenza della fede della Chiesa e dell’ispirazione della Scrittura, l’esegesi cattolica deve essere attenta a non attenersi agli aspetti umani dei testi biblici. Occorre che essa, anche e soprattutto, aiuti il popolo cristiano a percepire in modo più nitido la parola di Dio in questi testi, in modo da accoglierla meglio, per vivere pienamente in comunione con Dio'. A tale scopo è necessario naturalmente che lo stesso esegeta sappia percepire nei testi la Parola divina, e questo è possibile solo se la sua vita spirituale è fervida, ricca di dialogo con il Signore; altrimenti la ricerca esegetica resta incompleta, perde di vista il suo obiettivo principale".

"Mi rifaccio ancora alle parole di san Giovanni Paolo II: 'Per arrivare ad un’interpretazione pienamente valida delle parole ispirate dallo Spirito Santo, dobbiamo noi stessi essere guidati dallo Spirito Santo, per questo bisogna pregare, pregare molto, chiedere nella preghiera la luce interiore dello Spirito e accogliere docilmente questa luce, chiedere l’amore, che solo rende capaci di comprendere il linguaggio di Dio, che è amore'. (...) La Madonna ci insegna - ha concluso Papa Francesco - ad accogliere pienamente la Parola di Dio, non solo attraverso la ricerca intellettuale, ma in tutta la nostra vita".

Ad Amman bozza di documento su "Sinodalità e Primato" all'esame di cattolici ed ortodossi

Città del Vaticano, 12 settembre 2014 (VIS). Dal 15 al 23 settembre prossimo, si terrà ad Amman (Giordania), la XIII sessione plenaria della Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa, su invito del Patriarca greco ortodosso di Gerusalemme, Sua Beatitudine Teofilos III.

Ai lavori, presieduti dal Cardinale Kurt Koch, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani e dal Metropolita di Pergamo, Ioannis (Zizioulas) del Patriarcato Ecumenico, parteciperanno, come in precedenti circostanze, i rappresentanti di ognuna delle quattordici Chiese ortodosse autocefale e i Rappresentanti della Chiesa cattolica. La sessione plenaria avrà come oggetto l'esame di una bozza di documento dal titolo "Sinodalità e Primato", che è stata redatta dal Comitato di Coordinamento della Commissione nel corso di due riunioni che hanno avuto luogo a Roma nel 2011 e a Parigi nel 2012.

Lo studio del rapporto teologico ed ecclesiologico tra primato e sinodalità nella vita della Chiesa a livello locale, regionale ed universale dovrebbe offrire il quadro di riferimento, nel quale affrontare in seguito la questione cruciale del ruolo del Vescovo di Roma nella Chiesa universale. Ad Amman, i membri della Commissione saranno chiamati a valutare se la bozza preparata dal Comitato di Coordinamento rispecchi in maniera adeguata il consenso attualmente esistente su questa delicata materia o se sarà necessario continuare ad approfondire la tematica.

La sessione plenaria offrirà ai partecipanti anche l'opportunità di condividere momenti di preghiera con le comunità cristiane locali e di testimoniare la propria vicinanza a coloro che soffrono a causa degli attuali conflitti della regione.

Arcivescovo Tomasi: forme di schiavitù non limitate ai Paesi poveri e in via di sviluppo

Città del Vaticano, 12 settembre 2014 (VIS). La lotta contro le forme contemporanee di schiavitù è stato il tema dell'intervento, del 9 settembre scorso, dell'Arcivescovo Silvano Maria Tomasi, C.S., Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Ufficio delle Nazioni Unite ed Istituzioni Specializzate a Ginevra, nel corso della XXVII sessione ordinaria del Consiglio dei diritti dell’uomo.

L'Arcivescovo Tomasi si è soffermato su alcune sconvolgenti forme di schiavitù contemporanea che hanno recentemente richiamato l'attenzione dei media e della comunità internazionale, come i rapimenti di massa e la vendita di giovani ragazze basati "su false premesse di insegnamenti religiosi come fanno, per esempio, Boko Haram in Nigeria o il cosiddetto gruppo Stato islamico nel nord dell’Iraq".

"Circa 250.000 bambini - ha proseguito l'Osservatore Permanente - sono arruolati con la forza e addirittura usati come 'scudi umani' nelle prime linee dei conflitti armati". Esistono però, ha sottolineato, "forme più sottili di schiavitù che meritano un’attenzione specifica e che includono i 5,7 milioni di bambini vittima di lavoro forzato e obbligatorio, di servitù domestica, di matrimoni prematuri, forzati e servili, di lavoro a basso costo e di forme di schiavitù basate sulle caste, che colpiscono la vita di tanti e non sono limitate ai Paesi poveri e in via di sviluppo". Fra i fattori che favoriscono questo tipo di schiavitù vi sono "la povertà assoluta tra le tante famiglie colpite dalla crisi economica, la mancanza di educazione e l’analfabetismo, la disoccupazione a lungo termine e in apparenza irreversibile che costringe le persone a lavorare in modo precario, senza retribuzione adeguata né protezione sociale, la migrazione forzata e il traffico di esseri umani".

Anche se la comunità internazionale ha elaborato e messo in atto numerose Convenzioni e Accordi internazionali per la tutela contro le forme contemporanee di schiavitù, l'Osservatore Permanente della Santa Sede segnala che è necessaria "una più ampia volontà politica" per rendere più efficaci tali Accordi ed una maggiore sensibilizzazione dell'opinione pubblica. "Dobbiamo rompere il silenzio su questa 'piaga nel corpo dell’umanità contemporanea' e motivare 'gli uomini e le donne di buona volontà che vogliono 'gridare ‘basta!'”, ha affermato l'Arcivescovo Tomasi ricordando che "Papa Francesco coglie ogni opportunità per denunciare i molteplici 'abominevoli volti della schiavitù' presenti 'anche nel mondo attuale'. Si è così unito ai leader delle altre principali tradizioni religiose per promuovere gli ideali di fede e di valori umani condivisi, al fine di sradicare la schiavitù moderna e il traffico di esseri umani dal mondo presente e per sempre".

Udienze

Città del Vaticano, 12 settembre 2014 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza ventuno Presuli della Conferenza Episcopale della Repubblica Democratica del Congo, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Marcel Utembi Tapa, di Kisangani.

- Il Vescovo Etienne Ung’eyowun, di Bondo.

- Il Vescovo Dieudonné Uringi Uuci, di Bunia.

- Il Vescovo Joseph Banga Bane, di Buta.

- Il Vescovo Julien Andavo Mbia, di Isiro-Niangara.

- Il Vescovo Sosthène Ayikuli Adjuwa, di Mahagi-Nioka.

- Il Vescovo Janvier Kataka Luvete, di Wamba.

- L'Arcivescovo Jean-Pierre Tafunga Mbayo, S.D.B., di Lubumbashi.

- Il Vescovo Jean-Anatole Kalala Kaseba, di Kamina.

- Il Vescovo Fulgence Muteba Mugalu, di Kilwa-Kasenga.

- Il Vescovo Nestor Ngoy Katahwa, di Kolwezi.

- Il Vescovo Oscar Ngoy wa Mpanga, C.S.Sp., di Kongolo.

- Il Vescovo Vincent de Paul Kwanga Ndjibu, di Manono.

- Il Vescovo Gaston Ruvezi Kashala, S.D.B., di Sakania-Kipushi.

- L'Arcivescovo Joseph Kumuondala Mbimba, di Mbandaka-Bikoro.

- Il Vescovo Joseph Mokobe Ndjoku, di Basankusu.

- Il Vescovo Fridolin Ambongo Besungu, O.F.M.Cap., di Bokungu-Ikela.

- Il Vescovo Philibert Tembo Nlandu, C.I.C.M., di Budjala.

- Il Vescovo Louis Nkinga Bondala, C.I.C.M., di Lisala.

- Il Vescovo Ferdinand Maemba Liwoke, di Lolo.

- Il Vescovo Dominique Bulamatari, di Molegbe.

Nel pomeriggio il Santo Padre riceverà in udienza l'Arcivescovo Nikola Eterović, Nunzio Apostolico nella Repubblica Federale di Germania.

Altri atti pontifici

Città del Vaticano, 12 settembre 2014 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Cardinale Robert Sarah, Presidente del Pontificio Consiglio "Cor Unum", Membro della Congregazione delle Cause dei Santi.

- Il Cardinale Mauro Piacenza, Penitenziere Maggiore, Membro della Congregazione delle Cause dei Santi.

Avviso

Città del Vaticano, 12 settembre 2014 (VIS). Informiamo i nostri lettori che domani, sabato 13 settembre, in occasione della visita del Santo Padre Francesco al Sacrario di Redipuglia (Italia), nel centenario dell'inizio della Prima Guerra Mondiale, sarà pubblicata un'edizione speciale del Vatican Information Service.

giovedì 11 settembre 2014

Dialogo, libertà religiosa, rifiuto di ogni forma di estremismo e di violenza, al centro del colloquio del Santo Padre con il Presidente della Repubblica tunisina

Città del Vaticano, 11 settembre 2014 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Francesco ha ricevuto il Signor Mohamed Moncef Marzouki, Presidente della Repubblica tunisina, il quale successivamente ha incontrato il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, accompagnato dall'Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati.

Nel corso dei cordiali colloqui sono stati passati in rassegna alcuni temi di comune interesse, quali la promozione della pace, del dialogo interreligioso e dei diritti umani, con particolare riferimento alla difesa della libertà di coscienza e della libertà religiosa, nonché il rifiuto di ogni forma di estremismo e di violenza. In seguito, è stato rilevato l’impegno della Chiesa Cattolica in campo sociale, sanitario ed educativo, a servizio di tutti i cittadini tunisini, soprattutto dei più poveri e bisognosi.

Infine, sono state esaminate alcune questioni di carattere internazionale e regionale, con speciale attenzione per la situazione nel bacino del Mediterraneo.

Visita del Santo Padre Francesco al Parlamento Europeo

Città del Vaticano, 11 settembre 2014 (VIS). Padre Federico Lombardi, S.I., Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha confermato quanto comunicato questa mattina a Strasburgo dal Presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, cioè che il Papa Francesco ha accettato l’invito a visitare il Parlamento Europeo e a rivolgere un discorso ai suoi membri in occasione di una sessione solenne. La visita avrà luogo nella giornata del prossimo 25 novembre.

Messaggio del Santo Padre "Red Eclesial Pan-Amazónica"

Città del Vaticano, 11 settembre 2014 (VIS). Il Santo Padre Francesco, tramite il Cardinale Pietro Parolin, ha fatto pervenire un Messaggio ai partecipanti all'Incontro inaugurale della "Red Eclesial Pan-Amazónica", (Brasilia, 9-12 settembre 2014), che il Segretario di Stato ha affidato all'Arcivescovo Dom Pedro Ricardo Barreto Jimeno, S.I., di Huancayo (Colombia), Presidente del Dipartimento di Giustizia e Solidarietà del Celam (Consiglio Episcopale Latinoamericano).

Citando l'Esortazione Apostolica "Evangelii gaudium", Papa Francesco afferma che i partecipanti all'Incontro devono rispondere all'importante sfida "di vivere insieme, di mescolarci, di incontrarci, di prenderci in braccio, di appoggiarci, di partecipare a questa marea un po' caotica che può trasformarsi in una vera esperienza di fraternità, in una carovana solidale, in un santo pellegrinaggio. In questo modo le maggiori possibilità di comunicazione si tradurranno in maggiori possibilità di incontro e di solidarietà tra tutti".

Rallegrandosi nel constatare che è stato accolto il suo appello per la creazione di una rete innovativa dedicata specificatamente ai problemi ambientali in Amazzonia, il Santo Padre auspica che l'iniziativa abbia successo e ribadisce che la rete digitale deve essere un luogo ricco di umanità, non una rete di fili, ma di persone. "Non basta circolare per le 'strade' digitali - scrive - è necessario che la connessione sia accompagnata da un autentico incontro: non possiamo vivere soli, chiusi in noi stessi: abbiamo bisogno di amare ed essere amati, abbiamo bisogno di tenerezza. Soltanto così la testimonianza cristiana, grazie alle rete, può raggiungere le periferie esistenziali dell'uomo, permettendo che il fermento cristiano fecondi e faccia progredire le culture vive dell'Amazzonia e dei suoi valori".

Positivo Incontro Gruppo di Lavoro Congiunto Santa Sede-Viêt Nam

Città del Vaticano, 11 settembre 2014 (VIS). Dal 10 all'11 settembre, ad Hanoi, ha avuto luogo il quinto incontro del Gruppo di Lavoro Congiunto Santa Sede e Viêt Nam, co-presieduto dal Vice Ministro degli Affari Esteri, Signor Bui Thanh Son, Capo della Delegazione vietnamita, e dal Sotto-Segretario della Santa Sede per i Rapporti con gli Stati, Monsignor Antoine Camilleri, Capo della Delegazione della Santa Sede.

"La Delegazione della Santa Sede - rende noto un comunicato congiunto pubblicato al termine dei lavori - ha apprezzato l’appoggio fornito a tutti i livelli dalle competenti autorità alla Chiesa cattolica in Vietnam per lo svolgimento della propria missione. Ha, altresì, preso nota degli sviluppi nelle politiche religiose del Vietnam, recepite nella Costituzione emendata del 2013. Lo Stato vietnamita ha facilitato le visite di lavoro in Viêt Nam al Rappresentante Pontificio non residente della Santa Sede in Vietnam, Arcivescovo Leopoldo Girelli. La Delegazione della Santa Sede ha confermato di attribuire grande importanza allo sviluppo delle relazioni con il Viêt Nam in particolare e con l’Asia in generale, come sottolineato dal recente e dai prossimi viaggi papali nel Continente. La Santa Sede ha riaffermato il proprio impegno verso l’obiettivo di stabilire relazioni diplomatiche con il Viêt Nam e, insieme con la Chiesa cattolica nel Paese, desidera contribuire più attivamente allo sviluppo del Paese nei campi ove la Chiesa cattolica possiede punti di forza, come per esempio nella sanità, nell’educazione, nella carità e nelle opere umanitarie. La Parte vietnamita ha ribadito la politica coerente dello Stato e del Partito nel rispettare la libertà religiosa e di credo di tutti e nell’appoggiare la Chiesa cattolica in Viêt Nam a partecipare attivamente nello sviluppo socio-economico nazionale.

Le due Parti hanno evidenziato ancora i principi sottesi di “vivere il Vangelo all’interno della Nazione” e di “essere buoni cattolici essendo buoni cittadini”. La Delegazione della Santa Sede ha sottolineato che il Santo Padre Francesco ha seguito con interesse i recenti sviluppi nelle relazioni tra la Santa Sede e il Viêt Nam e ha incoraggiato la comunità cattolica in Viêt Nam a continuare a contribuire all’avanzamento dei maggiori obiettivi del Paese.

Le due Parti hanno notato con soddisfazione i positivi sviluppi delle relazioni tra la Santa Sede e il Viêt Nam, come evidenziato dai crescenti scambi e contatti a tutti i livelli, dagli incontri del Gruppo di Lavoro Congiunto alle visite di lavoro del Rappresentante Pontificio non residente della Santa Sede in Viêt Nam. Esse hanno concordato di proseguire il dialogo e i contatti, creando nel contempo condizioni favorevoli per la missione del Rappresentante Pontificio, poiché aiuta la Chiesa cattolica in Viêt Nam a dare seguito al Magistero pontificio.

L’Incontro ha avuto luogo in un’atmosfera franca, sincera e di mutuo rispetto. Le due Parti hanno convenuto di tenere il 6° Incontro del Gruppo di Lavoro Congiunto tra la Santa Sede e il Viêt Nam in Vaticano. Il periodo dell’Incontro verrà stabilito attraverso i canali diplomatici.

In questa circostanza, la Delegazione della Santa Sede ha reso una visita di cortesia al Vice Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri, Signor Pham Binh Minh, e si è incontrata con il Vice Ministro degli Affari Interni e Presidente del Comitato governativo per gli Affari Religiosi, Signor Pham Dung. Ha anche colto l’occasione per visitare alcune Istituzioni cattoliche ad Hanoi e a Ho Chi Minh City.

Cardinale Sandri: Educare i nostri fedeli a non cedere ad una visione di conflitto fra civiltà e religioni

Città del Vaticano, 11 settembre 2014 (VIS). Martedì 9 settembre, a Washington, D.C., il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, è intervenuto al Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti d'America. Nel ricordare il suo viaggio in Siria nel gennaio 2011 ed in Iraq nel dicembre 2012, il Presule ha affermato che non avrebbe mai immaginato l'evolversi dell'attuale situazione: "Ancora nel XXI secolo, come se la storia non ci avesse insegnato nulla, dobbiamo assistere a barbarie e atrocità che colpiscono soprattutto i più deboli: anziani, donne e bambini. Con la mia preoccupazione per le migliaia di rifugiati, (...) il mio pensiero è costantemente rivolto ai vescovi e ai sacerdoti ancora nelle mani dei rapitori in Siria (...) e non posso dimenticare i giornalisti brutalmente assassinati".

"Se da un lato l'azione dello Spirito Santo - ha proseguito il Cardinale Sandri - continua a rendere feconda la Chiesa in ogni parte del mondo (...), tuttavia, si deve ammettere che le Chiese che contribuirono in gran parte alla diffusione del Vangelo nell'era Apostolica, sono ora scosse dalle fondamenta e minacciate nella loro esistenza. Conosciamo le difficoltà della Chiesa a Gerusalemme, e siamo sempre più convinti che una pace duratura in Terra Santa contribuirebbe in modo significativo alla stabilità di tutto il Medio Oriente". Nel ricordare il dramma della Chiesa di Antiochia, il Presule ha ribadito che: "Se queste chiese, madri storiche della missione evangelizzatrice, sono scosse dalle fondamenta, non possiamo rimanere in silenzio. (...) Dio scelse quella parte del mondo quale 'culla del disegno di salvezza universale nell'amore'. Per quasi duemila anni, in quelle terre, i cristiani hanno mantenuta viva la fiamma della prima Pentecoste".

Riprendendo le parole di Papa Francesco ai Membri della Congregazione per le Chiese Orientali, al termine della Sessione Plenaria del novembre scorso, il Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali ha detto: "'Ogni cattolico (...) ha un debito di gratitudine verso le Chiese che vivono in questa regione. Dobbiamo imparare da quelle Chiese, fra le altre cose, l'impegno all'esercizio quotidiano di spirito ecumenico e dialogo interreligioso. Il contesto geografico, storico e culturale nel quale hanno vissuto per secoli le ha rese naturali interlocutori di numerose altre confessioni cristiane e di altre religioni'".

Nel ringraziare la Conferenza Episcopale Americana per la costante e generosa attenzione riservata alla Colletta del Venerdì Santo a favore della Terra Santa, per le preghiere per la pace in Iraq, e per i numerosi gesti di carità e solidarietà, il Cardinale Sandri ha ricordato in particolare l'impegno profuso nel risvegliare la coscienza delle autorità politiche. Il Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali ha avuto parole di apprezzamento anche per il servizio reso dalla "Catholic Near East Welfare Association" (CNEWA), per l'impegno dalla Missione Pontificia per la Palestina, delle opera caritative "Aiuto alla Chiesa che soffre" e "Catholic Relief Services", ricordando in particolare "la grande ospitalità offerta dagli Stati Uniti a tutte le Chiese Orientali della diaspora".

Al termine del suo intervento, ribadendo che: "La situazione in Iraq è di estrema emergenza", il Cardinale Sandri ha affermato che riguardo ai rapporti con il mondo islamico, "sono indispensabili chiarezza e rispetto fraterno nel dialogo. (...) Abbiamo la responsabilità di educare i nostri fedeli a non cedere ad una visione di conflitto fra civiltà e religioni. Non dobbiamo dimenticare che sono occorsi secoli di riflessione cattolica teologica e biblica, per giungere all'attuale capacità di interpretare i nostri sacri testi senza l'indebito timore di violare il 'depostitum fidei'".

Infine il Cardinale Sandri ha invitato i presenti a seguire con grande attenzione gli interventi della Santa Sede presso le diverse organizzazioni internazionali ed a promuovere il ruolo dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per impedire la reiterazione della violenza e dell'ingiustizia.

Udienze

Città del Vaticano, 11 settembre 2014 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza:

- L'Arcivescovo Santo Gangemi, Nunzio Apostolico in Guinea e in Mali.

- Ventiquattro Presuli della Conferenza Episcopale della Repubblica Democratica del Congo, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo François Xavier Maroy Rusengo, di Bukavu.

- Il Vescovo Melchiseédech Sikuli Paluku, di Butembo-Beni.

- Il Vescovo Théophile Kaboy Ruboneka, di Goma.

- Il Vescovo Placide Lubamba Ndjibu, M.Afr., di Kasongo.

- Il Vescovo Willy Ngumbi Ngengele, M.Afr., di Kindu.

- Il Vescovo Sébastien Muyengo Mulombe, di Uvira.

- L'Arcivescovo Marcel Madila Basanguka, di Kananga.

- Il Vescovo Valentin Masengo Nkinda, di Kabinda.

- Il Vescovo Pierre-Célestin Tshitoko Mamba, di Luebo.

- Il Vescovo Félicien Mwanama Galumbulula, di Luiza.

- Il Vescovo Bernard-Emmanuel Kasanda Mulenga, di Mbujimayi.

- Il Vescovo Gérard Mulumba Kalemba, di Mweka.

- Il Vescovo Nicolas Djomo Lola, di Tshumbe.

- Il Cardinale Laurent Monsengwo Pasinya, Arcivescovo di Kinshasa, con gli Ausiliari Vescovo Edouard Kisonga, S.S.S., e Vescovo Timothée Bodika Mansiyai, P.S.S.

- Il Vescovo Cyprien Mbuka, C.I.C.M., di Boma.

- Il Vescovo José Moko Ekanga, P.S.S., di Idiofa.

- Il Vescovo Philippe Nkiere Kena, C.I.C.M., di Inongo.

- Il Vescovo Jean Gaspard Mudiso Mund’la, S.V.D., Vescovo di Kenge

- Il Vescovo Edouard Mununu Kasiala, O.C.S.O., di Kikwit.

- Il Vescovo Fidèle Nsielele Zi Mputu, di Kisantu.

- Il Vescovo Daniel Nlandu Mayi, Vescovo di Matadi

- Il Vescovo Louis Nzala Kianza, Vescovo di Popokabaka.

- L'Arcivescovo Emil Paul Tscherrig, Nunzio Apostolico in Argentina.

mercoledì 10 settembre 2014

UDIENZA GENERALE: L'ESSENZIALE È LA MISERICORDIA

Città del Vaticano, 10 settembre 2014 (VIS). Il tema della catechesi del Santo Padre Francesco per l'Udienza Generale di questa mattina, tenutasi in Piazza San Pietro, è stato: "La Chiesa è madre: insegna le opere di misericordia".

Quale buona madre ed educatrice, la Chiesa punta all'essenziale e l'essenziale secondo il Vangelo è la misericordia, come dice chiaramente Gesù ai suoi discepoli: "'Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso'. Può esistere un cristiano che non sia misericordioso? - si è chiesto Papa Francesco - No. Il cristiano necessariamente deve essere misericordioso, perché questo è il centro del Vangelo. (...) E allora la Chiesa si comporta come Gesù. Non fa lezioni teoriche sull'amore, sulla misericordia. Non diffonde nel mondo una filosofia, una via di saggezza... Certo - ha affermato Papa Francesco - il Cristianesimo è anche tutto questo, ma per conseguenza, di riflesso. La madre Chiesa, come Gesù, insegna con l'esempio, e le parole servono ad illuminare il significato dei suoi gesti".

"La madre Chiesa ci insegna a dare da mangiare e da bere a chi ha fame e sete, a vestire chi è nudo. (...) Lo fa con l’esempio di tanti santi e sante (...); ma lo fa anche con l’esempio di tantissimi papà e mamme, che insegnano ai loro figli che ciò che avanza a noi è per chi manca del necessario. È importante sapere questo. Nelle famiglie cristiane più semplici è sempre stata sacra la regola dell’ospitalità: non manca mai un piatto e un letto per chi ne ha bisogno". E a quanti dicono che non gli avanza niente, Papa Francesco ha fatto l'esempio, di una mamma - nella sua antica diocesi - che ha insegnato ai figli a dare da mangiare metà del pranzo ad un povero venuto a bussare alla loro porta.

"La madre Chiesa insegna a stare vicino a chi è malato. Quanti santi e sante hanno servito Gesù in questo modo! E quanti semplici uomini e donne, ogni giorno, mettono in pratica quest’opera di misericordia in una stanza di ospedale, o di una casa di riposo, o nella propria casa, assistendo una persona malata".

"La madre Chiesa insegna a stare vicino a chi è in carcere. 'Ma Padre no, è pericoloso questo, è gente cattiva'. (...) Sentite bene questo: ognuno di noi è capace di fare lo stesso che ha fatto quell'uomo o quella donna che è in carcere. Tutti abbiamo la capacità di peccare (...), di sbagliare nella vita. Non è più cattivo di te e di me! La misericordia supera ogni muro, ogni barriera, e ti porta a cercare sempre il volto dell’uomo, della persona. Ed è la misericordia che cambia il cuore e la vita, che può rigenerare una persona e permetterle di inserirsi in modo nuovo nella società".

"La madre Chiesa insegna a stare vicino a chi è abbandonato e muore solo. È ciò che ha fatto la beata Teresa per le strade di Calcutta; è ciò che hanno fatto e fanno tanti cristiani - ha ribadito il Papa - che non hanno paura di stringere la mano a chi sta per lasciare questo mondo. E anche qui, la misericordia dona la pace a chi parte e a chi resta, facendoci sentire che Dio è più grande della morte, e che rimanendo in Lui anche l’ultimo distacco è un 'arrivederci'.…".

"Così la Chiesa è madre - ha concluso il Pontefice - insegnando ai suoi figli le opere di misericordia. Lei ha imparato da Gesù questa via, ha imparato che questo è l’essenziale per la salvezza. Non basta amare chi ci ama. (...) Non basta fare il bene a chi ci fa del bene. Per cambiare il mondo in meglio bisogna fare del bene a chi non è in grado di ricambiarci, come ha fatto il Padre con noi, donandoci Gesù. Quanto abbiamo pagato noi per la nostra redenzione? Niente, tutto gratuito!. Fare il bene senza aspettare qualcos'altro in cambio. Così ha fatto il Padre con noi e noi dobbiamo fare lo stesso. (...) Ringraziamo il Signore, che ci dà la grazia di avere come madre la Chiesa, lei che ci insegna la via della misericordia, che è la via della vita".

IL SIGNORE INFONDA CORAGGIO AI CRISTIANI IN MEDIO ORIENTE E IN SIRIA E RICOMPENSI LA LORO FEDELTÀ

Città del Vaticano, 10 settembre 2014 (VIS). Nel rivolgersi ai pellegrini di lingua araba, soprattutto a quelli provenienti da Siria e Medio Oriente, al termine della catechesi per l'Udienza Generale di oggi, il Santo Padre ha detto: "La Chiesa, sull'esempio del suo Maestro, è maestra di misericordia: affronta l'odio con l'amore; sconfigge la violenza con il perdono; risponde alle armi con la preghiera!".

"Il Signore - ha proseguito il Papa - ricompensi la vostra fedeltà, vi infonda coraggio nella lotta contro le forze del maligno e apra gli occhi di coloro che sono accecati dal male, affinché presto vedano la luce della verità e si pentano degli errori commessi. Il Signore vi benedica e vi protegga sempre".

Nelle parole di saluto agli Ufficiali e Marinai della Squadra Navale impegnati nell’operazione “Mare Nostrum”, in soccorso dei migranti e dei profughi che si avventurano nel Mediterraneo, il Santo Padre ha detto loro grazie "per l’ammirevole opera in favore di tanti fratelli in cerca di speranza".

Prima dell'Udienza Generale, nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre ha salutato un gruppo di malati, fra i quali alcuni bambini, che non potevano essere presenti in Piazza San Pietro, e ringraziandoli della visita ha detto: "Vi chiedo di pregare per me, non dimenticare, eh!, perché possa andare avanti col mio lavoro. Io pregherò per tutti voi e per i bambini. E adesso, tutti insieme - ha esclamato - preghiamo la Madonna e vi do la benedizione". Dopo la recita dell'Ave Maria, augurando "Buona giornata", il Papa ha esortato tutti ad andare avanti.

PRESA DI POSSESSO DEL CARDINALE GERHARD LUDWIG MÜLLER

Città del Vaticano, 10 settembre 2014 (VIS). L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha reso noto che domenica 14 settembre 2014, alle ore 12:15, il Cardinale Gerhard Ludwig Müller, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, prenderà possesso della Diaconia di Sant'Agnese in Agone, Via di Santa Maria dell'Anima, 30/A.

ALTRI ATTI PONTIFICI

Città del Vaticano, 10 settembre 2014 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- L'Arcivescovo Luigi Bianco, Nunzio Apostolico in Gibuti e Delegato Apostolico in Somalia, attualmente Nunzio Apostolico in Etiopia.

- Padre Robert J. Geisinger, S.I., (Stati Uniti d'America), che è Procuratore Generale della Compagnia di Gesù, Promotore di Giustizia presso la Congregazione per la Dottrina della Fede.

- Il Monsignore Robert W. Oliver, (Stati Uniti d'America), Segretario della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, finora Promotore di Giustizia della Congregazione per la Dottrina della Fede.
Copyright © VIS - Vatican Information Service