Città
del Vaticano, 9 febbraio 2014 (VIS). Dopo la recita dell'Angelus il
Papa ha ricordato che martedì prossimo, 11 febbraio, memoria della
Beata Vergine di Lourdes, si celebra la Giornata Mondiale del Malato
che "è l’occasione propizia per mettere al centro della
comunità le persone malate. (...) In particolare - ha detto il Papa
- possiamo imitare l’atteggiamento di Gesù verso i malati, malati
di ogni genere: il Signore si prende cura di tutti, condivide la loro
sofferenza e apre il cuore alla speranza".
Il
Papa ha ringraziato gli operatoti sanitari per il loro prezioso
lavoro ed ha detto: "Essi incontrano ogni giorno nei malati non
solo dei corpi segnati dalla fragilità, ma delle persone, alle quali
offrire attenzione e risposte adeguate. La dignità della persona non
si riduce mai alle sue facoltà o capacità, e non viene meno quando
la persona stessa è debole, invalida e bisognosa di aiuto. Penso
anche alle famiglie, dove è normale prendersi cura di chi è malato;
ma a volte le situazioni possono essere più pesanti… Tanti mi
scrivono, e oggi vorrei assicurare una preghiera per tutte queste
famiglie, e dico loro: non abbiate paura della fragilità! Non
abbiate paura della fragilità! Aiutatevi gli uni gli altri con
amore, e sentirete la presenza consolante di Dio".
Il
Papa ha anche ricordato i Giochi Olimpici Invernali che si svolgono
in questi giorni a Sochi (Russia) ed ha rivolto parole di saluto agli
organizzatori e a tutti gli atleti, con l'auspicio che sia "una
vera festa dello sport e dell'amicizia".
"Prego
per quanti - ha assicurato infine il Papa - stanno soffrendo danni e
disagi a causa di calamità naturali, in diversi Paesi - anche qui a
Roma -: sono loro vicino. La natura ci sfida ad essere solidali e
attenti alla custodia del creato, anche per prevenire, per quanto
possibile, le conseguenze più gravi".
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