Città
del Vaticano, 25 gennaio 2014
(VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienza le
rappresentanti del CIF (Centro Italiano Femminile), in occasione del
Congresso nazionale. Il CIF fu istituito nel 1944 con l'obiettivo di
coordinare le donne e le associazioni di ispirazione cristiana che
contribuivano alla ricostruzione dell'Italia con la partecipazione
democratica, la promozione umana e la solidarietà. Attualmente il
CIF è composto da donne che si propongono di realizzare con le
istituzioni il pieno esercizio del diritto di cittadinanza e
collaborano con donne di culture diverse. Il CIF opera in campo
civile, sociale e culturale per contribuire alla costruzione di una
democrazia solidale ed una convivenza fondata sul rispetto dei
diritti umani e della dignità della persona secondo lo spirito e i
principi cristiani, la Costituzione e le leggi italiane e le norme
del diritto comunitario e internazionale.
Nel
suo discorso il Papa ha ringraziato le rappresentanti del CIF per le
opere attuate in questi sessanti anni e per la loro testimonianza
circa il ruolo della donna nella società e nella comunità
ecclesiale. "Nell'arco di questi ultimi decenni, - ha affermato
il Papa - accanto ad altre trasformazioni culturali e sociali, anche
l’identità e il ruolo della donna, nella famiglia, nella società
e nella Chiesa, hanno conosciuto mutamenti notevoli, e in genere la
partecipazione e la responsabilità delle donne è andata crescendo".
"In
questo processo è stato ed è importante anche il discernimento da
parte del Magistero dei Papi. In modo speciale va menzionata la
Lettera apostolica del 1988 'Mulieris dignitatem', del beato Giovanni
Paolo II, sulla dignità e vocazione della donna (...), e ricordiamo
anche il Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace del 1995 sul
tema 'La donna: educatrice di pace'. Anch’io - ha aggiunto il Papa
- ho ricordato l’indispensabile apporto della donna nella società
(...); mi sono rallegrato nel vedere molte donne condividere alcune
responsabilità pastorali con i sacerdoti nell’accompagnamento di
persone, famiglie e gruppi, come nella riflessione teologica; ed ho
auspicato che si allarghino gli spazi per una presenza femminile più
capillare ed incisiva nella Chiesa".
"Se
nel mondo del lavoro e nella sfera pubblica è importante l’apporto
più incisivo del genio femminile, tale apporto rimane
imprescindibile nell’ambito della famiglia, che per noi cristiani
non è semplicemente un luogo privato, ma quella 'Chiesa domestica',
la cui salute e prosperità è condizione per la salute e prosperità
della Chiesa e della società stessa. (...)
A
questo punto viene spontaneo chiedersi: come è possibile crescere
nella presenza efficace in tanti ambiti della sfera pubblica, nel
mondo del lavoro e nei luoghi dove vengono adottate le decisioni più
importanti, e al tempo stesso mantenere una presenza e un’attenzione
preferenziale e del tutto speciale nella e per la famiglia?".
"È
nel dialogo con Dio, illuminato dalla sua Parola - ha
affermato Papa Francesco - che la donna cristiana cerca sempre
nuovamente di rispondere alla chiamata del Signore, nel concreto
della sua condizione. Una preghiera, questa, sempre sostenuta dalla
presenza materna di Maria. Lei, che ha custodito il suo Figlio
divino, che ha propiziato il suo primo miracolo alle nozze di Cana,
che era presente sul Calvario ed alla Pentecoste, vi indichi la
strada da percorrere per approfondire il significato e il ruolo della
donna nella società e per essere pienamente fedeli al Signore Gesù
Cristo e alla vostra missione nel mondo".
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