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lunedì 27 gennaio 2014

PAPA FRANCESCO AL CENTRO ITALIANO FEMMINILE: SI ALLARGHINO GLI SPAZI PER UNA PRESENZA FEMMINILE PIÙ CAPILLARE ED INCISIVA NELLA CHIESA

Città del Vaticano, 25 gennaio 2014 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienza le rappresentanti del CIF (Centro Italiano Femminile), in occasione del Congresso nazionale. Il CIF fu istituito nel 1944 con l'obiettivo di coordinare le donne e le associazioni di ispirazione cristiana che contribuivano alla ricostruzione dell'Italia con la partecipazione democratica, la promozione umana e la solidarietà. Attualmente il CIF è composto da donne che si propongono di realizzare con le istituzioni il pieno esercizio del diritto di cittadinanza e collaborano con donne di culture diverse. Il CIF opera in campo civile, sociale e culturale per contribuire alla costruzione di una democrazia solidale ed una convivenza fondata sul rispetto dei diritti umani e della dignità della persona secondo lo spirito e i principi cristiani, la Costituzione e le leggi italiane e le norme del diritto comunitario e internazionale.

Nel suo discorso il Papa ha ringraziato le rappresentanti del CIF per le opere attuate in questi sessanti anni e per la loro testimonianza circa il ruolo della donna nella società e nella comunità ecclesiale. "Nell'arco di questi ultimi decenni, - ha affermato il Papa - accanto ad altre trasformazioni culturali e sociali, anche l’identità e il ruolo della donna, nella famiglia, nella società e nella Chiesa, hanno conosciuto mutamenti notevoli, e in genere la partecipazione e la responsabilità delle donne è andata crescendo".

"In questo processo è stato ed è importante anche il discernimento da parte del Magistero dei Papi. In modo speciale va menzionata la Lettera apostolica del 1988 'Mulieris dignitatem', del beato Giovanni Paolo II, sulla dignità e vocazione della donna (...), e ricordiamo anche il Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace del 1995 sul tema 'La donna: educatrice di pace'. Anch’io - ha aggiunto il Papa - ho ricordato l’indispensabile apporto della donna nella società (...); mi sono rallegrato nel vedere molte donne condividere alcune responsabilità pastorali con i sacerdoti nell’accompagnamento di persone, famiglie e gruppi, come nella riflessione teologica; ed ho auspicato che si allarghino gli spazi per una presenza femminile più capillare ed incisiva nella Chiesa".

"Se nel mondo del lavoro e nella sfera pubblica è importante l’apporto più incisivo del genio femminile, tale apporto rimane imprescindibile nell’ambito della famiglia, che per noi cristiani non è semplicemente un luogo privato, ma quella 'Chiesa domestica', la cui salute e prosperità è condizione per la salute e prosperità della Chiesa e della società stessa. (...)
A questo punto viene spontaneo chiedersi: come è possibile crescere nella presenza efficace in tanti ambiti della sfera pubblica, nel mondo del lavoro e nei luoghi dove vengono adottate le decisioni più importanti, e al tempo stesso mantenere una presenza e un’attenzione preferenziale e del tutto speciale nella e per la famiglia?".

nel dialogo con Dio, illuminato dalla sua Parola - ha affermato Papa Francesco - che la donna cristiana cerca sempre nuovamente di rispondere alla chiamata del Signore, nel concreto della sua condizione. Una preghiera, questa, sempre sostenuta dalla presenza materna di Maria. Lei, che ha custodito il suo Figlio divino, che ha propiziato il suo primo miracolo alle nozze di Cana, che era presente sul Calvario ed alla Pentecoste, vi indichi la strada da percorrere per approfondire il significato e il ruolo della donna nella società e per essere pienamente fedeli al Signore Gesù Cristo e alla vostra missione nel mondo".

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