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lunedì 25 novembre 2013

QUANDO LO SPORT VIENE CONSIDERATO UNICAMENTE SECONDO PARAMETRI ECONOMICI SI CORRE IL RISCHIO DI RIDURRE GLI ATLETI A MERA MERCANZIA DA CUI TRARRE PROFITTO

Città del Vaticano, 23 novembre 2013 (VIS). Il linguaggio sportivo è "un linguaggio universale, che supera confini, lingue, razze, religioni e ideologie" e "possiede la capacità di unire le persone, favorendo il dialogo e l'accoglienza" ha affermato il Papa ricevendo questa mattina, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, i Delegati dei Comitati Olimpici Europei a Roma in occasione della 42ma Assemblea Generale.

"Il legame tra la Chiesa e lo sport è una bella realtà che si è consolidata nel tempo, perché la Comunità ecclesiale vede nello sport un valido strumento per la crescita integrale della persona umana. La pratica sportiva, infatti, stimola a un sano superamento di sé stessi e dei propri egoismi, allena allo spirito di sacrificio e (...) favorisce la lealtà nei rapporti interpersonali, l’amicizia, il rispetto delle regole", ha continuato Papa Francesco invitando le istituzioni e le organizzazioni sportive a proporre, specialmente alle giovani generazioni, "itinerari sportivi di formazione alla pace, alla condivisione e alla convivenza tra i popoli".

"È tipico dell’attività sportiva unire e non dividere! Fare ponti e non muri. Anche i cinque anelli intrecciati, simbolo e bandiera dei Giochi Olimpici, stanno proprio a rappresentare lo spirito di fratellanza che deve caratterizzare la manifestazione olimpica e la competizione sportiva in generale" - ha affermato il Pontefice che ha poi sottolineato: "Quando lo sport viene considerato unicamente secondo parametri economici o di conseguimento della vittoria ad ogni costo, si corre il rischio di ridurre gli atleti a mera mercanzia da cui trarre profitto. Gli stessi atleti entrano in un meccanismo che li travolge, perdono il vero senso della loro attività, quella gioia di giocare che li ha attratti da ragazzi e che li ha spinti a fare tanti sacrifici e a diventare campioni. Lo sport è armonia, ma se prevale la ricerca smodata del denaro e del successo questa armonia si rompe".

"Voi, come dirigenti olimpici - ha concluso il Papa - siete chiamati a favorire la funzione educativa dello sport. Tutti siamo consapevoli della grande necessità di formare sportivi animati da rettitudine, rigore morale e vivo senso di responsabilità".


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