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martedì 19 marzo 2013

TELEFONATA A SORPRESA DI PAPA FRANCESCO ALLA PLAZA DE MAYO

Città del Vaticano, 19 marzo 2013 (VIS). Le migliaia di persone che hanno trascorso la notte di veglia in Plaza de Mayo a Buenos Aires per seguire sugli schermi televisivi la messa di inizio del Ministero Petrino del loro ex Arcivescovo Jorge Mario Bergoligo, hanno avuto una sorpresa. Alle 3:32, ora locale, (7.32 ora di Roma), dagli altoparlanti collocati fuori della Cattedrale nella Piazza, hanno potuto ascoltare la voce di Papa Francesco che dal Vaticano ha voluto salutarli.

Come informa il quotidiano argentino "Clarin", il Papa ha chiamato al cellulare uno dei suoi collaboratori, Padre Alejandro Russo, Rettore della Cattedrale, che dal centro televisivo arcidiocesano ha collegato la telefonata del Pontefice con la Plaza de Mayo, in modo che il Papa potesse salutare i suoi parrocchiani. Poco dopo il Rettore annunciava che aveva riservato una sorpresa e gli abitanti di Buenos Aires hanno udito la voce di Papa Francesco che ha detto: "Cari figli. So che siete in Piazza. So che state pregando, ho molto bisogno delle vostre preghiere. È bello pregare perché vuol dire guardare al cielo e sapere che abbiamo un Padre buono che è Dio".

Un grandissimo applauso ha accolto le parole del Papa che ha proseguito: "Ho un favore da chiedervi. Vi chiedo di camminare insieme; prendiamoci cura gli uni degli altri; siate attenti l'uno all'altro, non ci siano divisioni fra noi. Curate la famiglia, il Creato, i bambini, curate gli anziani; che non vi sia odio, che non vi siano liti, lasciate da parte l'invidia". E usando il gergo di Buenos Aires, ha aggiunto: "No le saquen el cuero a nadie" (cioè "non fate pettegolezzi, né maldicenze). Dialogate, che questo auspicio possa crescere nel vostro cuore e avvicinarvi a Dio. Dio è buono, perdona e comprende sempre, non abbiate paura. Avvicinatevi a Lui e che la Vergine vi benedica molto, che ella come madre vi guidi. E per favore non dimenticatevi di questo vescovo, che sta lontano ma vi ama molto. Pregate per me".

"Per l'intercessione della Santa Vergine e dell'Angelo Custode di ognuno, del glorioso patriarca San Giuseppe, di Santa Teresina del Bambino Gesù e dei santi vostri patroni, vi benedica Dio Onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo", ha concluso Francesco, benedicendo i presenti.

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