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domenica 20 novembre 2011

RISCOPRIRE SCRITTURA COME SORGENTE COSTANTE RINNOVAMENTO


CITTA' DEL VATICANO, 20 NOV. 2011 (VIS). La Cappella della Nunziatura Apostolica di Cotonou è stata, nel pomeriggio di ieri, la sede dell’incontro dei Vescovi del Benin - che conta 10 Diocesi - con il Santo Padre. Benedetto XVI ha ricordato che la Nazione commemora il 150° anniversario degli inizi dell’evangelizzazione ad opera dei missionari della Società delle Missioni Africane.

 “La Chiesa - ha detto il Santo Padre - è particolarmente riconoscente a tutti i missionari, vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose, laici, provenienti da altre terre o originari di questo Paese, che si sono succeduti da quel tempo fino ad oggi. Essi hanno generosamente fatto dono della loro vita, talvolta in modo eroico, affinché l’amore di Dio sia annunciato a tutti”.

  “La celebrazione di questo Giubileo dev’essere per le vostre comunità e per ciascuno dei loro membri l’occasione di un profondo rinnovamento spirituale. - ha sottolineato il Pontefice -. E spetta a voi, in quanto Pastori del popolo di Dio, di discernerne i contorni alla luce della Parola di Dio. L’Anno della fede, che ho voluto promulgare in occasione del cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, sarà certamente una circostanza propizia per permettere ai fedeli di riscoprire e di approfondire la loro fede nella persona del Salvatore degli uomini. In effetti, è perché hanno accettato di mettere Cristo al centro della loro vita che, dopo 150 anni, degli uomini e delle donne hanno avuto il coraggio di donare tutto per il servizio del Vangelo. Oggi, questo stesso atto dev’essere al centro della vita della Chiesa intera. (...) Questo atteggiamento richiede una conversione costante per dare nuova forza alla dimensione profetica del nostro annuncio. (...) Questo incontro con Cristo dev’essere saldamente radicato nell’accoglienza e nella meditazione della Parola di Dio. Infatti, la Scrittura deve occupare un posto centrale nella vita della Chiesa e di ogni cristiano. Vi incoraggio dunque a fare della sua riscoperta una sorgente di rinnovamento costante, affinché essa unifichi la vita quotidiana dei fedeli e sia sempre più al cuore di ogni attività ecclesiale”.

  “Questa Parola di Dio, la Chiesa non può tenerla per se stessa, ma ha la vocazione di annunciarla al mondo. Questo anno giubilare dev’essere per la Chiesa nel Benin un’occasione privilegiata per ridare vigore alla sua coscienza missionaria. Lo zelo apostolico che deve animare tutti i fedeli deriva direttamente dal loro Battesimo, e pertanto essi non possono sottrarsi alla responsabilità di confessare la loro fede in Cristo e nel suo Vangelo dovunque si trovino, e nella loro vita quotidiana”. (...)

  “D’altra parte, come ho sottolineato nell’Esortazione apostolica post-sinodale ‘Verbum Domini’, ‘in nessun modo la Chiesa può limitarsi ad una pastorale di ‘mantenimento’, per coloro che già conoscono il Vangelo di Cristo. Lo slancio missionario è un segno chiaro della maturità di una comunità ecclesiale’. La Chiesa deve dunque andare verso tutti”.

  “Perché il mondo creda in questa Parola che la Chiesa annuncia, è indispensabile che i discepoli di Cristo siano uniti tra loro. Guide e Pastori del vostro popolo, voi siete chiamati ad avere una viva coscienza della fraternità sacramentale che vi unisce e dell’unica missione che vi è affidata, per essere effettivamente segni e promotori di unità nelle vostre diocesi. (...) Le difficoltà incontrate, che talvolta possono essere serie, non devono mai dar motivo di disperare, ma al contrario diventare incitamenti a suscitare nei sacerdoti e nei vescovi una profonda vita spirituale che riempia il loro cuore di un amore sempre più grande per Cristo”.

  “La formazione dei futuri sacerdoti delle vostre diocesi è una realtà che vi sta particolarmente a cuore” - ha detto il Santo Padre ai Vescovi, incoraggiandoli vivamente “a farne una delle vostre priorità pastorali. È indispensabile che una solida formazione umana, intellettuale e spirituale permetta ai giovani di raggiungere un equilibrio personale, psicologico e affettivo, che li prepari ad assumere le realtà della vita sacerdotale, particolarmente nel campo relazionale”.

  “Il ministero episcopale al quale il Signore vi ha chiamati conosce le sue gioie e le sue pene. Incontrandovi questa sera, vorrei lasciare a ciascuno di voi un messaggio di speranza. Nel corso di questi ultimi 150 anni, il Signore ha fatto grandi cose in mezzo al popolo del Benin. Siate certi che Egli continua ad accompagnarvi giorno per giorno nel vostro impegno a servizio dell’evangelizzazione. Siate sempre Pastori secondo il cuore di Dio, autentici servitori del Vangelo. È questo che gli uomini e le donne del nostro tempo aspettano da voi”.

  Al termine dell’incontro, il Papa con i Vescovi del Benin e il Seguito Papale, hanno cenato nella sede della Nunziatura Apostolica di Cotonou.
PV-BENIN/                                        VIS 20111120 (770)

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