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lunedì 24 gennaio 2011

ANGELUS: CONSEGUIRE PIENA UNITÀ VISIBILE CRISTIANI

CITTA' DEL VATICANO, 23 GEN. 2011 (VIS). Alle ore 12:00 di oggi il Santo Padre Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio per recitare l’Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

“In questi giorni, dal 18 al 25 gennaio” – ha detto il Papa – “si sta svolgendo la Settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani. Quest’anno essa ha per tema” – ha precisato il Papa – “un passo del libro degli Atti degli Apostoli, che riassume in poche parole la vita della prima comunità cristiana di Gerusalemme: ‘Erano perseveranti nell’insegnamento degli apostoli, nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere’ (At 2,42). È molto significativo che questo tema sia stato proposto dalle Chiese e Comunità cristiane di Gerusalemme, riunite in spirito ecumenico. Sappiamo quante prove debbono affrontare i fratelli e le sorelle della Terra Santa e del Medio Oriente. Il loro servizio è dunque ancora più prezioso, avvalorato da una testimonianza che, in certi casi, è arrivata fino al sacrificio della vita. Perciò, mentre accogliamo con gioia gli spunti di riflessione offerti dalle Comunità che vivono a Gerusalemme, ci stringiamo intorno ad esse, e questo diventa per tutti un ulteriore fattore di comunione”.

“Anche oggi, per essere nel mondo segno e strumento di intima unione con Dio e di unità tra gli uomini, noi cristiani dobbiamo fondare la nostra vita su questi quattro ‘cardini’: la vita fondata sulla fede degli Apostoli trasmessa nella viva Tradizione della Chiesa, la comunione fraterna, l’Eucaristia e la preghiera. Solo in questo modo, rimanendo saldamente unita a Cristo, la Chiesa può compiere efficacemente la sua missione, malgrado i limiti e le mancanze dei suoi membri, malgrado le divisioni, che già l’apostolo Paolo dovette affrontare nella comunità di Corinto, come ricorda la seconda Lettura biblica di questa domenica, dove dice: ‘Vi esorto, fratelli ad essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e di sentire’ (1,10). L’Apostolo, infatti, aveva saputo che nella comunità cristiana di Corinto erano nate discordie e divisioni; perciò, con grande fermezza, aggiunge: ‘È forse diviso il Cristo?’ (1,13). Così dicendo, egli afferma che ogni divisione nella Chiesa è un’offesa a Cristo; e, al tempo stesso, che è sempre in Lui, unico Capo e Signore, che possiamo ritrovarci uniti, per la forza inesauribile della sua grazia”.

“Ecco allora il richiamo sempre attuale del Vangelo di oggi: ‘Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino’ (Mt 4,17). Il serio impegno di conversione a Cristo” – ha concluso il Pontefice – “è la via che conduce la Chiesa, con i tempi che Dio dispone, alla piena unità visibile. Ne sono un segno gli incontri ecumenici che in questi giorni si moltiplicano in tutto il mondo”.
ANG/ VIS 20110124 (460)

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