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venerdì 8 ottobre 2010

DOMENICA APERTURA ASSEMBLEA SPECIALE MEDIO ORIENTE

CITTA' DEL VATICANO, 8 OTT. 2010 (VIS). L’Arcivescovo Nikola Eterovic, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, ha tenuto un Briefing per fornire informazioni sul senso e lo svolgimento dell’Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi, in programma dal 10 al 24 ottobre in Vaticano.

Tema dell’Assemblea Sinodale: “La Chiesa Cattolica nel Medio Oriente: comunione e testimonianza. ‘La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuor solo e un’anima sola’” (At 4, 32).

“In primo luogo, è utile precisare” – ha detto l’Arcivescovo Eterovic – “che per Medio Oriente si intendono i seguenti Paesi: Arabia Saudita, Bahrein, Cipro, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Iran, Iraq, Israele, Kuwait, Libano, Oman, Qatar, Siria, Turchia , Territori Palestinesi e Yemen. Su tale vasta regione che si estende su 7.180.912 kmq vivono 356.174.000 persone, di cui 5.707.000 cattolici, che rappresentano l’l,6 % della popolazione. Al contempo, il numero approssimativo dei cristiani sarebbe di circa 20.000.000 di persone e cioè il 5,62 % della popolazione”.

“Oltre alla Chiesa di Tradizione latina, da tempi remoti vi sono 6 Chiese Orientali Cattoliche ‘sui iuris’, con a capo un proprio Patriarca, padre e capo della Chiesa: Chiesa Copta, Chiesa Sira, Chiesa Greco-Melchita, Chiesa Maronita, Chiesa Caldea e Chiesa Armena. (...) La varietà di Tradizioni, di spiritualità, di liturgia, di disciplina è una grande ricchezza da conservare non solamente per le Chiese Orientali Cattoliche, bensì per tutta la Chiesa Cattolica presieduta nella carità dal Vescovo di Roma e Pastore Universale della Chiesa”.

“All’Assemblea Speciale per il Medio Oriente” – ha precisato ancora l’Arcivescovo Eterovic – “partecipano 185 Padri sinodali, di cui 159 prenderanno parte ‘ex officio’. Tra essi vi sono 101 Ordinari delle circoscrizioni ecclesiastiche del Medio Oriente, come pure 23 della Diaspora, che hanno cura dei fedeli delle Chiese Orientali Cattoliche emigrati dal Medio Oriente in varie parti del mondo”. Saranno presenti anche 36 Esperti e 34 Uditori, donne e uomini.

“All’Assemblea sinodale parteciperanno come Delegati fraterni, rappresentanti di 14 Chiese e comunità ecclesiali, storicamente ben radicati nel Medio Oriente”. Come Invitati speciale del Santo Padre Benedetto XVI “avremo l’occasione di ascoltare l’indirizzo del rabbino David Rosen, Direttore del Dipartimento per gli Affari Interreligiosi dell’’American Jewish Committee’ e ‘Heilbrunn Institute for International Interreligious Understanding’, Israel. Inoltre, ai Padri sinodali si rivolgeranno due illustri rappresentanti dell’Islam: il Signor Muhammad al-Sammak, Consigliere politico del Gran Mufti del Libano, per l’Islam sunnita, e il Signor Ayatollah Seyed Mostafa Mohaghegh Ahmadabadi, Professore presso la Facoltà di Diritto alla Shahid Beheshti University di Teheran e Membro dell’Accademia Iraniana delle Scienze, per l’Islam sciita”.

“L’Assemblea Speciale per il Medio Oriente ha alcune particolarità per le quali si distinguerà da altre Assisi sinodali” – ha spiegato il Segretario del Sinodo dei Vescovi – “In primo luogo, per la prima volta si riuniranno intorno al Vescovo di Roma quasi tutti gli Ordinari del Medio Oriente. (...) Si tratterà dell’Assise sinodale più breve finora celebrata, che durerà 14 giorni. (...) Il breve tempo della celebrazione non risulta, pertanto, solamente dal numero relativamente ridotto dei partecipanti che nelle Assemblee Generali Ordinarie raggiunge circa 250 Padri sinodali. (...) Considerata la situazione assai complessa nei Paesi del Medio Oriente, non si è voluto trattenere per molto tempo i Pastori lontano dal loro gregge. Per tale ragione, i lavori saranno concentrati nell’arco di 14 giorni”.

“Lingua ufficiale dell’Assise sinodale sarà anche l’arabo, insieme a francese, inglese e italiano.

“La finalità dell’Assemblea Speciale per il Medio Oriente” – ha sottolineato l’Arcivescovo Eterovic – “è prevalentemente pastorale” Due sono gli obiettivi: “1) ravvivare la comunione tra le venerate Chiese Orientali Cattoliche ‘sui iuris’ perché possano offrire una testimonianza di vita cristiana autentica, gioiosa, attraente. (...) 2) rafforzare l’identità cristiana tramite la Parola di Dio e la celebrazione dei Sacramenti”.

“L’Assemblea Speciale per il Medio Oriente” – ha concluso l’Arcivescovo Eterovic – “offre una felice occasione per presentare la ricchezza delle Chiese Orientali Cattoliche al mondo intero, soprattutto ai cristiani, affinché sostengano sempre di più, sia spiritualmente che materialmente, i loro fratelli e sorelle nel Medio Oriente, in particolare coloro che vivono in situazioni difficili a causa della violenza, incluso il terrorismo, l’emigrazione e la discriminazione”.
SE/ VIS 20101008 (750)

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