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lunedì 3 maggio 2010

CARDINAL MAYER: NULLA SI ANTEPONGA ALL'AMORE DI CRISTO

CITTA' DEL VATICANO, 3 MAG. 2010 (VIS). Benedetto XVI ha pronunciato questa mattina l'omelia finale del funerale per il cardinal Paul Augustin Mayer, O.S.B., prefetto emerito della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, deceduto lo scorso 30 aprile a Roma a 98 anni.
 La Messa di esequie, celebrata sull'altare della cattedra della Basilica di San Pietro, è stata presieduta dal cardinal Angelo Sodano, decano del collegio cardinalizio, e concelebrata da vari porporati.
 "La grande e indefettibile speranza, fondata sulla solida roccia dell'amore di Dio, -ha detto il Papa nell'omelia-, ci assicura che la vita di coloro che muoiono in Cristo "non è tolta, ma trasformata"; e che "mentre si distrugge la dimora di questo esilio terreno, viene preparata un'abitazione eterna nel cielo". In un'epoca come la nostra, nella quale la paura della morte getta molte persone nella disperazione e nella ricerca di consolazioni illusorie, il cristiano si distingue per il fatto che pone la sua sicurezza in Dio, in un Amore così grande da poter rinnovare il mondo intero".
 Durante tutta la sua esistenza, il cardinal Mayer, ha detto il Papa, ", egli ha cercato di realizzare quanto san Benedetto dice nella Regola: "Nulla si anteponga all'amore di Cristo". Benedetto XVI ha ricordato le tappe della vita del porporato, cominciando dalla sua attività come professore nel Pontificio Ateneo di Sant'Anselmo, di cui fu rettore dal 1949 al 1966, epoca in cui si fondò il Pontificio Istituto Liturgico, "un punto di riferimento fondamentale per la preparazione dei formatori nel campo della liturgia".
 Il Santo Padre ha fatto poi riferimento alla competenza del cardinale, che si rese degno di molti e prestigiosi incarichi, come quando il Papa Paolo VI lo nominò Segretario della Congregazione per i Religiosi e gli Istituti Secolari, e lo consacrò vescovo nel 1972. Durante gli anni di servizio in questo Dicastero, "promosse la progressiva attuazione delle disposizioni del Concilio Vaticano II riguardo alle famiglie religiose" e "in questo particolare ambito, nella sua qualità di religioso, ebbe modo di dimostrare una spiccata sensibilità ecclesiale e umana".
 Nel 1984 Giovanni Paolo II lo nominò Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina del Sacramenti, creandolo cardinale nel 1985 e designandolo poco più tardi come primo presidente della Pontificia Commissione "Ecclesia Dei". "Anche in questo nuovo e delicato incarico il Cardinale Mayer si confermò zelante e fedele servitore, cercando di applicare il contenuto del suo motto: "L'amore di Cristo ci ha raccolti nell'unità".

 Il Papa ha concluso raccomandando il cardinale defunto alla Vergine delle Grazie di Altötting (Baviera), luogo di pellegrinaggio vicino a quello di nascita del defunto.
HML/                                                                                           VIS 20100503 (440)

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