Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

giovedì 29 aprile 2010

REPUBBLICA DEMOCRATICA CONGO RICONCILIAZIONE NAZIONALE



CITTA' DEL VATICANO, 29 APR. 2010 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina le Lettere Credenziali del nuovo Ambasciatore della Repubblica Democratica del Congo, Signor Jean-Pierre Hamuli Mupenda, il quale ha riaffermato il desiderio di rafforzare le relazioni del suo Paese con la Santa Sede. Nel suo discorso il Papa si è congratulato di questa volontà ricordando che essa coincide con il 50° anniversario dell’indipendenza della Nazione ed ha auspicato che tale commemorazione rappresenti “un nuovo punto di partenza”.

“Il suo Paese ha conosciuto in questi stessi anni momenti particolarmente difficili e tragici” – ha affermato il Santo Padre – “La violenza si è abbattuta cieca e spietata, su una larga parte della popolazione (...). Penso particolarmente alle donne, ai giovani, ai bambini la cui dignità è stata disprezzata ad oltranza con la violazione dei loro diritti (...). Anche la Chiesa cattolica ha subito ferite in molti dei suoi membri e delle sue strutture. La Chiesa desidera favorire la guarigione interiore e la fraternità”.

“Gli impegni presi a Goma nel 2008 e l’applicazione degli accordi internazionali, in particolare il ‘Patto sulla sicurezza, la stabilità e lo sviluppo della Regione dei Grandi Laghi’, sono certo necessari, ma più urgente ancora” – ha ribadito il Papa – “è porre le basi per la loro applicazione. Essa non potrà realizzarsi che ricostruendo a poco a poco il tessuto sociale gravemente ferito, incoraggiando la prima società naturale che è la famiglia, e consolidando i rapporti interpersonali fra congolesi fondati su di una educazione integrale, fonte di pace e di giustizia”.

“Invito i poteri pubblici a non trascurare nulla per porre fine alla situazione di guerra che persiste ancora in alcune province del Paese, e a dedicarsi alla ricostruzione umana e sociale della Nazione nel rispetto dei diritti umani fondamentali. La pace non è unicamente l’assenza di conflitti, è anche un dono e una missione a cui sono obbligati i cittadini e lo Stato”.

Il Papa ha lanciato un appello alla comunità internazionale “implicata a diversi livelli nei conflitti successivi che la vostra Nazione ha conosciuto, a mobilitarsi per contribuire efficacemente a instaurare la pace e la legalità nella Repubblica Democratica del Congo”.

“Dopo tanti anni di sofferenza, il vostro Paese ha bisogno di impegnarsi risolutamente nella via della riconciliazione nazionale. I vostri Vescovi hanno dichiarato questo anno anniversario per la Nazione, un anno di grazia, di rinnovamento e di gioia, un anno di riconciliazione per costruire un Congo solidale, prospero e unito”.

Il Santo Padre ha sottolineato che “uno dei mezzi migliori per realizzare tutto ciò è promuovere l’educazione delle giovani generazioni. (...) I congolesi desiderano una buona educazione per i loro figli, ma il finanziamento diretto per la famiglie è pesante o addirittura impossibile da sostenere per molti. Sono certo che si potrà trovare una giusta soluzione” – ha detto il Papa che ha sottolineato: “Aiutando economicamente i genitori e assicurando loro un finanziamento regolare degli educatori, lo Stato farà un investimento proficuo per tutti”.

“È essenziale che i ragazzi e i giovani siano educati con pazienza e tenacia, soprattutto coloro che non hanno ricevuto alcuna istruzione e sono stati addestrati a uccidere. Conviene non solamente inculcare un sapere che li aiuti nella vita futura adulta e professionale, ma bisogna dare loro solide basi morali e spirituali che li aiuteranno a respingere la tentazione della violenza e del risentimento per scegliere ciò che è giusto e vero. Attraverso le sue strutture educative e secondo le proprie possibilità, la Chiesa può aiutare e completare le scuole statali”.

“Le importanti ricchezze naturali di cui Dio ha dotato il vostro territorio e che sono divenuti purtroppo fonte di cupidigia e di profitti sproporzionati per molti all’interno e all’esterno del vostro Paese, permettono in larga parte, grazia a una giusta ripartizione dei guadagni, di aiutare la popolazione a uscire dalla povertà e a provvedere alla propria sicurezza alimentare e sanitaria. (...) Questo dovere di giustizia promosso dallo Stato consoliderà la riconciliazione e la pace nazionale, e permetterà alla popolazione di condurre una vita serena, base necessaria alla prosperità”.

Benedetto XVI ha concluso il suo discorso invitando i cattolici congolesi “ad essere testimoni generosi dell’amore di Dio e a contribuire all’edificazione di una Nazione unita e fraterna dove ciascuno si senta pienamente amato e rispettato”.
CD/ VIS 20100429 (710)

Nessun commento:

Posta un commento

Copyright © VIS - Vatican Information Service