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lunedì 7 dicembre 2009

BENEDETTO XVI RICORDA CADUTA MURO DI BERLINO


CITTA' DEL VATICANO, 5 DIC. 2009 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, nella Cappella Sistina, il Santo Padre Benedetto XVI ha assistito ad un concerto in Suo onore offerto dal Presidente della Repubblica Federale di Germania, Signor Horst Köhler, in occasione del LX anniversario della fondazione della Repubblica Federale di Germania e nel XX anniversario della caduta del Muro di Berlino.

  Gli "Augsburger Domsingknaben" e la "Residenz-Kammerorchester München", diretti dal Maestro Reinhard Kammler, hanno eseguito l'Oratorio di Natale BWV 248 (Cantate I-III) di Johann Sebastian Bach.

  "Ricordiamo" - ha detto il Santo Padre al termine del Concerto - "il 20° anniversario della caduta del Muro di Berlino, quella frontiera di morte che per tanti anni aveva diviso la nostra patria e aveva  separato a forza uomini, famiglie, vicini e amici. Molti allora avevano avvertito gli avvenimenti del 9 novembre 1989 come gli albori inaspettati della libertà, dopo una lunga e sofferta notte di violenza ed oppressione per un sistema totalitario che, alla fin fine, conduceva in un nichilismo, in uno svuotamento delle anime".

  "Nella dittatura comunista" - ha affermato il Papa - "non vi era azione alcuna che sarebbe stata ritenuta male in sé e sempre immorale. Ciò che serviva agli obiettivi del partito era buono, per quanto disumano poteva pur essere".

  "Oggi, qualcuno si domanda se l'ordine sociale occidentale sia tanto migliore e più umanitario. La storia della Repubblica Federale di Germania, di fatto, ne è la prova. E ciò lo dobbiamo in buona parte alla Legge Fondamentale. (...) Perché essa esorta gli uomini a dare la priorità, in responsabilità davanti a Dio Creatore, alla dignità umana, a rispettare il matrimonio e la famiglia quali fondamento di ogni società, nonché ad avere riguardo e profondo rispetto per quanto è sacro agli altri".

  "Che i cittadini della Germania" - ha proseguito il Pontefice - "responsabili del compito espresso nella Legge Fondamentale circa il rinnovamento spirituale-politico dopo il nazionalsocialismo e dopo il Secondo Conflitto Mondiale, possano continuare a collaborare per la costruzione di una società libera e sociale".

  "La storia dell'Europa nel XX secolo dimostra" - ha sottolineato il Papa - "che la responsabilità davanti a Dio è di importanza decisiva per il retto agire politico. Dio ricongiunge gli uomini in una vera comunione, e fa capire al singolo che nella comunione con l'altro è pur presente Uno più grande, il Quale è la causa originaria della nostra vita e del nostro essere insieme. Ciò si manifesta a noi, in modo particolare, anche nel mistero del Natale, dove questo Dio si avvicina a noi nel suo amore e, da Bambino, chiede il nostro amore".
BXVI-CONCERTO/GERMANIA/...                       VIS 20091207 (430)


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