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lunedì 28 settembre 2009

NON SI PUÒ SOFFOCARE ANELITO LIBERTÀ E VERITÀ


CITTA' DEL VATICANO, 27 SET. 2009 (VIS). Alle 18:00, nel Salone di Vladislav del Castello di Praga, il Santo Padre Benedetto XVI ha incontrato i Magnifici Rettori delle Università della Repubblica Ceca, con una rappresentanza di professori e studenti ed esponenti di istituzioni culturali dello Stato e della Chiesa cattolica.

  "Se è vero che alcuni ritengono che le domande sollevate dalla religione, dalla fede e dall'etica" - ha detto il Papa nel suo discorso - "non abbiano posto nell'ambito della ragione pubblica, tale visione non è per nulla evidente. La libertà che è alla base dell'esercizio della ragione - in una università come nella Chiesa - ha uno scopo preciso: essa è diretta alla ricerca della verità, e come tale esprime una dimensione propria del Cristianesimo, che non per nulla ha portato alla nascita dell'università".

  "La grande tradizione formativa, aperta al trascendente, che è all'origine delle università in tutta Europa, è stata sistematicamente sovvertita, qui in questa terra e altrove, dalla riduttiva ideologia del materialismo, dalla repressione della religione e dall'oppressione dello spirito umano. Nel 1989, tuttavia, il mondo è stato testimone in maniera drammatica del rovesciamento di una ideologia totalitaria fallita e del trionfo dello spirito umano".

  "L'anelito alla libertà ed alla verità è parte inalienabile della nostra comune umanità. Esso non può essere soffocato e, come la storia ha dimostrato, può essere negato solo mettendo in pericolo l'umanità stessa. È a questo anelito che cercano di rispondere la fede religiosa, le varie arti, la filosofia, la teologia e le altre discipline scientifiche, ciascuna col proprio metodo, sia sul piano di un'attenta riflessione che su quello di una buona prassi".

  Nel sottolineare che l'università ha "La responsabilità di illuminare le menti e i cuori dei giovani e delle giovani di oggi", il Papa ha affermato: "Questo grave compito non è certamente nuovo. Sin dai tempi di Platone, l'istruzione non consiste nel mero accumulo di conoscenze o di abilità, bensì in una 'paideia', una formazione umana nelle ricchezze di una tradizione intellettuale finalizzata ad una vita virtuosa".

  "Deve essere riaffermata l'idea" - ha proseguito il Pontefice - "di una formazione integrale, basata sull'unità della conoscenza radicata nella verità. (...) Con la massiccia crescita dell'informazione e della tecnologia nasce la tentazione di separare la ragione dalla ricerca della verità. (...) Il relativismo che ne deriva genera un camuffamento, dietro cui possono nascondersi nuove minacce all'autonomia delle istituzioni accademiche".

  "Se per un verso è passato il periodo di ingerenza derivante dal totalitarismo politico, non è forse vero, dall'altro, che di frequente oggi nel mondo l'esercizio della ragione e la ricerca accademica sono costretti - in maniera sottile e a volte nemmeno tanto sottile - a piegarsi alle pressioni di gruppi di interesse ideologici e al richiamo di obiettivi utilitaristici a breve termine o solo pragmatici?" - si è chiesto il Pontefice.

  "Le abilità di analisi e quelle richieste per formulare un'ipotesi scientifica, unite alla prudente arte del discernimento, offrono un antidoto efficace agli atteggiamenti di ripiegamento su se stessi, di disimpegno e persino di alienazione che talvolta si trovano nelle nostre società del benessere e che possono colpire soprattutto i giovani".

  "Coloro che propongono questa esclusione positivistica del divino dall'universalità della ragione" - ha fatto notare Papa Benedetto XVI - "non solo negano quella che è una delle più profonde convinzioni dei credenti: essi finiscono per contrastare proprio quel dialogo delle culture che loro stessi propongono. Una comprensione della ragione sorda al divino, che relega le religioni nel regno delle subculture, è incapace di entrare in quel dialogo delle culture di cui il nostro mondo ha così urgente bisogno".

  "Questa fiducia nella capacità umana di cercare la verità, di trovare la verità e di vivere secondo la verità portò alla fondazione delle grandi università europee. Certamente noi dobbiamo riaffermare questo oggi per donare al mondo intellettuale il coraggio necessario per lo sviluppo di un futuro di autentico benessere, un futuro veramente degno dell'uomo".

  Al termine dell'incontro con il mondo accademico, il Papa ha lasciato il Castello di Praga in autovettura ed ha raggiunto la Nunziatura Apostolica per la cena in privato e il pernottamento.
PV-REP.CECA/MONDO ACCADEMICO/PRAGA                   VIS 20090928 (690)


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