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domenica 27 settembre 2009

LA NOSTRA SALDA SPERANZA È CRISTO


CITTA' DEL VATICANO, 27 SET. 2009 (VIS). Questa mattina il Santo Padre si è recato in aereo a Brno, capoluogo della Moravia meridionale e seconda città più importante della Repubblica Ceca. Alle 10:00 il Papa ha celebrato la Santa Messa sulla Spianata accanto all'Aeroporto Tufany di Brno, con la partecipazione di migliaia di fedeli, provenienti anche dalle vicine Diocesi di Slovacchia, Polonia, Austria e Germania.

 La speranza è stato il tema dei testi della liturgia. "L'esperienza della storia" - ha affermato Papa Benedetto XVI nell'omelia - "mostra a quali assurdità giunge l'uomo quando esclude Dio dall'orizzonte della sue scelte e delle sue azioni, e come non è facile costruire una società ispirata ai valori del bene, della giustizia e della fraternità, perché l'essere umano è libero e la sua libertà permane fragile".

  "Sia la fede che la speranza, nell'epoca moderna" - ha rilevato il Pontefice - "hanno subito come uno 'spostamento', perché sono state relegate sul piano privato e ultraterreno, mentre nella vita concreta e pubblica si è affermata la fiducia nel progresso scientifico ed economico. Conosciamo tutti che questo progresso è ambiguo: apre la possibilità di bene insieme a prospettive negative. Gli sviluppi tecnici ed il miglioramento delle strutture sociali sono importanti e certamente necessari, ma non bastano a garantire il benessere morale della società".

  "L'uomo" - ha affermato il Pontefice - "ha bisogno di essere liberato dalle oppressioni materiali, ma deve essere salvato, e più profondamente, dai mali che affliggono lo spirito. E chi può salvarlo se non Dio, che è Amore e ha rivelato il suo volto di Padre onnipotente e misericordioso in Gesù Cristo. La nostra salda speranza è dunque Cristo".

  "Qui, come altrove, nei secoli passati" - ha proseguito il Pontefice - "tanti hanno sofferto per mantenersi fedeli al Vangelo e non hanno perso la speranza; tanti si sono sacrificati per ridare dignità all'uomo e libertà ai popoli, trovando nell'adesione generosa a Cristo la forza per costruire una nuova umanità".

  "E pure nell'attuale società, dove tante forme di povertà nascono dall'isolamento, dal non essere amati, dal rifiuto di Dio e da un'originaria tragica chiusura dell'uomo che pensa di poter bastare a se stesso, oppure di essere solo un fatto insignificante e passeggero; in questo nostro mondo che è alienato 'quando si affida a progetti solo umani', solo Cristo può essere la nostra certa speranza. Questo è l'annuncio che noi cristiani siamo chiamati a diffondere ogni giorno, con la nostra testimonianza".

  "La Moravia" - ha ricordato il Santo al termine della celebrazione della Santa Messa e prima della recita dell'Angelus - "è terra ricca di santuari mariani, che folle di pellegrini visitano durante tutto l'anno".

  "Maria" - ha invocato infine Papa Benedetto XVI - "tenga desta la fede di tutti voi, la fede alimentata anche da numerose tradizioni popolari che affondano le loro radici nel passato, ma che giustamente voi avete cura di conservare perché non venga meno il calore della convivenza familiare nei villaggi e nelle città. A volte si constata, con una certa nostalgia, che il ritmo della vita moderna tende a cancellare alcune tracce di un passato ricco di fede. Importante invece non perdere di vista l'ideale che le usanze tradizionali esprimevano, e soprattutto va mantenuto il patrimonio spirituale ereditato dai vostri antenati, per custodirlo ed anzi renderlo rispondente alle esigenze dei tempi presenti".
PV-REP.CECA/MESSA:ANGELUS/BRNO                   VIS 20090927 (560)


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