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venerdì 27 febbraio 2009

PROMUOVERE CULTURA PACE INSEGNAMENTO E PREDICAZIONE

CITTA' DEL VATICANO, 27 FEB. 2009 (VIS). Nel pomeriggio di ieri è stato reso pubblico il testo della Dichiarazione Finale dell'Incontro annuale del Comitato Congiunto per il Dialogo fra il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso e il Comitato permanente di al-Azhar per il dialogo fra le religioni monoteiste, che ha avuto luogo a Roma (Italia), il 24 e 25 febbraio.

  Un Comunicato rende noto che l'incontro del Comitato Congiunto per il Dialogo, istituito nel 1998, è stato presieduto congiuntamente dal Cardinale Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso e dal Professor Sceicco Ali Abd al-Baqi Shahata, Segretario Generale dell'Accademia per la Ricerca Islamica di al-Azhar, Il Cairo (Egitto).

  Il Dottor Bernard Sabella, Professore Associato Emerito di Sociologia dell'Università di Betlemme e lo Sceicco Alì Shahata hanno presentato il tema dall'incontro: "La promozione di una pedagogia e cultura della pace con particolare riferimento al ruolo delle religioni", nella prospettiva dei cattolici e nella prospettiva dei musulmani, rispettivamente.

  Al termine dell'incontro, i partecipanti hanno concordato sui seguenti punti:

1. La pace e la sicurezza sono molto necessarie nel nostro mondo attuale segnato da molti conflitti e da un senso di insicurezza.

2. Cristiani e musulmani considerano la pace un dono di Dio, e nel contempo, il frutto dell'impegno umano. Non si può conseguire una pace autentica e duratura senza la giustizia e l'uguaglianza fra le persone e le comunità.

3. I responsabili religiosi, specialmente musulmani e cristiani, hanno il dovere di promuovere una cultura della pace, ognuno nell'ambito della propria comunità, specialmente mediante l'insegnamento e la predicazione.

4. Una cultura della pace deve permeare tutti gli aspetti della vita: la formazione religiosa, l'educazione, le relazioni interpersonali e le arti nelle loro diverse forme. A tal fine, bisogna rivedere i libri scolastici per verificare che non contengano materiale che può offendere i sentimenti religiosi di altri credenti, alle volte attraverso l'erronea presentazione di dogmi, della morale o della storia di altre religioni.

5. I media hanno un ruolo e una responsabilità fondamentale nella promozione di rapporti positivi e rispettosi fra i fedeli di varie religioni.

6. Riconoscendo il forte legame fra pace e diritti umani, è stata dedicata speciale attenzione alla difesa della dignità della persona umana e dei suoi diritti, specialmente relativi alla libertà di coscienza e di religione.

7. I giovani, futuro di tutte le religioni e dell'umanità, hanno bisogno di speciale cura per essere protetti dal fanatismo e dalla violenza, e per divenire costruttori di pace per un mondo migliore.

8. Memori delle sofferenze sopportate dai popoli del Medio Oriente a causa di conflitti irrisolti, i partecipanti, nel rispetto della competenza dei responsabili politici, chiedono  che vengano utilizzate, le risorse del diritto internazionale per risolvere i problemi in gioco, nella verità e nella giustizia".

  La prossima riunione del Comitato avrà luogo a Il Cairo il 23 e 24 febbraio 2010.
OP/DIALOGO RELIGIONI MONOTEISTE/TAURAN               VIS 20090227 (490)


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