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giovedì 12 giugno 2008

INSTRUMENTUM LABORIS SINODO VESCOVI SU PAROLA DI DIO


CITTA' DEL VATICANO, 12 GIU. 2008 (VIS). L'Arcivescovo Nicola Eterovic, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, ha presieduto questa mattina nella Sala Stampa della Santa Sede, la presentazione dell'"Instrumentum laboris" della XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, in programma dal 5 al 26 ottobre 2008, sul tema: "La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa".

  L'Arcivescovo Eterovic ha spiegato che nell'"Instrumentum laboris" del Sinodo si sottolinea che la finalità dell'Assemblea "è soprattutto d'indole pastorale e missionaria" e che essa "avrà due importanti punti di riferimento. Il primo è il precedente Sinodo sull'Eucaristia e il secondo è l'Anno Paolino che incomincerà il 28 giugno. (...) Il ricordo di San Paolo, Apostolo delle genti, non mancherà di suscitare un rinnovato slancio missionario della Chiesa a beneficio dell'umanità intera. Il centro di tale dinamismo rimane la celebrazione dell'Eucaristia domenicale".

  L'"Instrumentum laboris", pubblicato in lingua inglese, francese, spagnola, italiana, tedesca, portoghese e polacca, è diviso in tre parti: 1) "Il Mistero di Dio che ci parla"; 2) "La Parola di Dio nella vita della Chiesa"; 3) "La Parola di Dio nella missione della Chiesa".

  "La prima parte" - ha affermato il Segretario Generale del Sinodo - "è divisa in tre capitoli. Nel primo si cerca di spiegare il contenuto del termine 'Parola di Dio che assume notevole ampiezza nella Rivelazione divina. (...) Il secondo capitolo è dedicato al tema dell'ispirazione e della verità della Sacra Scrittura, come pure del suo rapporto con la Parola di Dio. (...) Si impone, dunque, la riflessione sul rapporto tra Tradizione, Scrittura e Magistero per una retta interpretazione ecclesiale della Sacra Scrittura. Il terzo capitolo ribadisce l'atteggiamento che dovrebbe avere il credente di fronte alla Parola di Dio. Esso è caratterizzato dall'ascolto: a Dio che parla".

  "La seconda parte" - ha precisato l'Arcivescovo Eterovic - "è divisa in due capitoli. Il primo constata che la Parola di Dio vivifica la Chiesa che nasce e vive della Parola di Dio. (...) Il secondo capitolo, poi, descrive la Parola di Dio nei molteplici servizi della Chiesa. Il Ministero della Parola, che si esprime in vari modi, ha come luogo privilegiato le celebrazioni liturgiche".

  "Occorre pertanto curare bene la liturgia della Parola, le letture, l'omelia, la preghiera dei fedeli, parti essenziali della Santa Messa. (...) Il Documento, poi, ripresenta l'attualità della teologia e, in particolare, dell'esegesi, secondo il senso della Chiesa e cioè interpretando la Scrittura nel contesto della viva Tradizione della Chiesa, valorizzando l'eredità dei Padri e restando in attento ascolto delle indicazioni del Magistero".

  "La terza parte" - ha affermato l'Arcivescovo Eterovic - "è articolata in tre capitoli. Nel primo si ribadisce la missione della Chiesa nel proclamare la Parola di Dio (...). Tale missione si compie tramite l'evangelizzazione e la catechesi. (...) Nel secondo capitolo si indica come realizzare la vocazione comune dei fedeli a ricevere e a donare la Parola di Dio" secondo i compiti e le responsabilità della missione ecclesiale. "Il terzo capitolo è dedicato ai rapporti ecumenici ed interreligiosi, senza dimenticare i nessi della Bibbia con coloro che si dichiarano lontani dalla Chiesa o addirittura non credenti. (...) La Sacra Scrittura è un importante vincolo di unità con gli altri cristiani. (...) Un rapporto del tutto speciale unisce i cristiani con gli Ebrei, con i quali condividono buona parte delle Scritture. (...) Si fanno importanti considerazioni nei riguardi di fedeli appartenenti alle religioni tradizionali e (...), in modo particolare, all'Islam. Anche se il cristianesimo è piuttosto la religione della persona di Gesù Cristo e non del Libro, il fatto che possiede la Sacra Scrittura rappresenta un punto importante nel dialogo interreligioso".

  Infine il Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi ha ricordato "il grande contributo del Santo Padre Benedetto XVI" all'"Instrumentum laboris" ed ha affermato che "Essendo l'intelligenza della Scrittura nella Chiesa di importanza vitale, il Santo Padre ne ha parlato numerose volte, arricchendo la riflessione teologica e spirituale su tale tema. L'argomento è stato poi, oggetto di suoi numerosi studi, dal tuttora valido commento alla costituzione dogmatica 'Dei Verbum" del Concilio Vaticano II "fino al libro 'Gesù di Nazaret'".
OP/SINODO:PAROLA DIO/ETEROVIC                       VIS 20080612 (680)


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