Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

lunedì 10 marzo 2008

CRISTO CI DONA SPERANZA AFFIDABILE DI VITA OLTRE LA VITA

CITTA' DEL VATICANO, 9 MAR. 2008 (VIS). Di ritorno dalla visita al Centro Internazionale Giovanile San Lorenzo, dove ha celebrato la Santa Messa, a mezzogiorno, il Santo Padre si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

  Commentando il Vangelo di oggi, sulla risurrezione di Lazzaro, il Papa ha detto: "Si tratta dell'ultimo grande 'segno' compiuto da Gesù, dopo il quale i sommi sacerdoti riunirono il Sinedrio e deliberarono di ucciderlo; e decisero di uccidere anche lo stesso Lazzaro, che era la prova vivente della divinità di Cristo, Signore della vita e della morte".

  In questa pagina evangelica, Cristo affermando che Lazzaro si è addormentato esprime "con la metafora del sonno il punto di vista di Dio sulla morte fisica: Dio la vede appunto come un sonno, da cui ci può risvegliare" - ha spiegato il Pontefice - "Gesù ha dimostrato un potere assoluto nei confronti di questa morte." Ma "questa signoria sulla morte non impedì a Gesù di provare sincera compassione per il dolore del distacco. Vedendo piangere Marta e Maria e quanti erano venuti a consolarle, anche Gesù 'si commosse profondamente, si turbò' e infine 'scoppiò in pianto'" (Gv 11,33.35)".

  "Il cuore di Cristo" - ha proseguito il Pontefice - "è divino-umano: in Lui Dio e Uomo si sono perfettamente incontrati, senza separazione e senza confusione. Egli è l'immagine, anzi, l'incarnazione del Dio che è amore, misericordia, tenerezza paterna e materna, del Dio che è Vita".

  "Perciò dichiarò solennemente a Marta: "Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno". E aggiunse: "Credi tu questo?" (Gv 11,25-26). Una domanda che Gesù rivolge ad ognuno di noi; una domanda che certamente ci supera, supera la nostra capacità di comprendere, e ci chiede di affidarci a Lui, come Lui si è affidato al Padre".

  "Esemplare è la risposta di Marta: 'Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che deve venire nel mondo' (Gv 11,27). Sì, o Signore! Anche noi crediamo, malgrado i nostri dubbi e le nostre oscurità;" - ha ribadito il Pontefice - crediamo in Te, perché Tu hai parole di vita eterna; vogliamo credere in Te, che ci doni una speranza affidabile di vita oltre la vita, di vita autentica e piena nel tuo Regno di luce e di pace".
ANG/RISURREZIONE/...                               VIS 20080310 (430)


Nessun commento:

Posta un commento

Copyright © VIS - Vatican Information Service