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giovedì 28 settembre 2006

TUTTI GLI STATI DEVONO PROMUOVERE LIBERTÀ RELIGIOSA

CITTA' DEL VATICANO, 28 SET. 2006 (VIS). L'Arcivescovo Giovanni Lajolo, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, è intervenuto ieri a New York alla LXI Sessione dell'Assemblea Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite.

  L'Arcivescovo Lajolo, già Segretario per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato, ha affermato che la Santa Sede è favorevole alla riforma del sistema dell'Organizzazione delle Nazioni Unite in particolare riguardo ai temi della pace, dello sviluppo e dei diritti umani. "La necessità di migliorare il sistema per efficaci interventi umanitari" - ha detto il Presule - "nelle catastrofi causate dalla guerra, dai conflitti civili ed etnici, è una prova importante del piano di riforma dell'O.N.U.".

  In merito al tema dei diritti umani, l'Arcivescovo Lajolo ha sottolineato che la Santa Sede ritiene che "la promozione dei diritti umani sia una delle priorità dell'O.N.U. nel mondo" ed ha ricordato i tre diritti fondamentali più importanti: il diritto alla vita, alla libertà religiosa e il diritto di libertà di pensiero e di espressione comprendente la libertà di avere opinioni senza interferenze e di scambiare idee e informazioni, con il conseguente diritto della libertà di stampa.

  "Occorre riconoscere, tuttavia" - ha proseguito il Presule - "che non tutti i diritti fondamentali - ed in particolare i tre che ho sopra menzionato - sono adeguatamente salvaguardati in ogni nazione, anzi, in non pochi paesi, essi sono apertamente negati, anche in quegli Stati che fanno parte del Consiglio dei Diritti Umani".

  L'Arcivescovo Lajolo ha infine fatto riferimento alle reazioni dei musulmani di alcuni paesi al discorso che il Santo Padre ha tenuto all'Università di Regensburg il 12 settembre scorso ed ha affermato in proposito: "La reale intenzione di Benedetto XVI era quella di spiegare che 'la religione non ha niente a che vedere con la violenza, ma al contrario la religione si accorda con la ragione, nel contesto di una visione critica della società che cerca di escludere Dio dalla vita pubblica".

  "Tutte le parti interessate - la società civile e gli Stati - devono promuovere la libertà religiosa ed una sana tolleranza sociale che disarmi gli estremisti che rischiano di corrompere la società con il loro odio della vita e della libertà. Questo" - ha concluso l'Arcivescovo Lajolo - "sarà un contributo significativo alla pace fra i popoli, perché la pace può nascere soltanto nel cuore degli uomini".
DELSS/DIRITTI UMANI:ONU/LAJOLO                       VIS 20060928 (390)


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