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venerdì 19 maggio 2006

GENUINA SOLIDARIETÀ GRANDE SFIDA DEI CRISTIANI LAICI


CITTA' DEL VATICANO, 19 MAG. 2006 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto questa mattina in Vaticano i Membri della Fondazione "Centesimus Annus Pro Pontifice" in occasione del Convegno di studio promosso da questa istituzione e dedicato al tema: "Democrazia, istituzioni e giustizia sociale".

Il Papa ha ricordato che il nome della fondazione richiama "l'ultima grande Enciclica sociale di Giovanni Paolo II" che riassumeva cento anni della storia della dottrina sociale della Chiesa e la "proiettava in avanti stimolandone il confronto con la 'res novae' del terzo millennio". A sua volta la qualifica Pro Pontifice sottolinea l'intendimento "di coltivare una particolare vicinanza al compito pastorale del Vescovo di Roma".

Il Santo Padre ha espresso la sua gioia nel constatare che la Fondazione, che ha cominciato la sua attività in un ambito prevalentemente italiano, ora la sta "progressivamente articolando in altre aree dell'Europa e dell'America" ed è poi passato a commentare il tema del Convegno di studi.

Il Convegno "affronta problemi di viva attualità" - ha detto il Papa - "Si lamentano talora le lentezze con cui un'autentica democrazia si fa strada, e tuttavia essa resta lo strumento storico più valido, se ben usato, per disporre responsabilmente del proprio futuro in modo degno dell'uomo".

La democrazia necessita di "istituzioni appropriate, credibili, autorevoli, non finalizzate a una mera gestione del potere pubblico, ma capaci di promuovere livelli articolati di partecipazione popolare, nel rispetto delle tradizioni di ciascuna nazione, e nella costante preoccupazione di custodirne l'identità".

"Altrettanto urgente" - ha proseguito Benedetto XVI - "è uno sforzo tenace, durevole e condiviso per la promozione della giustizia sociale. La democrazia raggiungerà la sua piena attuazione solo quando ogni persona ed ogni popolo sarà in grado di accedere ai beni primari (vita, cibo, acqua, salute, istruzione, lavoro, certezza dei diritti) attraverso un ordinamento delle relazioni interne e internazionali che assicuri a ciascuno la possibilità di parteciparvi. Non si potrà dare, peraltro, vera giustizia sociale se non in un'ottica di genuina solidarietà, che impegni a vivere e ad operare sempre gli uni per gli altri, e mai gli uni contro o a danno degli altri. In che modo rendere concreto tutto questo nel contesto mondiale di oggi è la grande sfida dei cristiani laici".

"La Chiesa, come ho scritto nell'Enciclica 'Deus caritas est'" - ha concluso il Papa - "intende 'contribuire alla purificazione della ragione e al risveglio delle forze morali, senza le quali non vengono costruite strutture giuste né queste possono essere operative a lungo'. Ciascuno di voi, in quanto fedele laico, viva come proprio 'il compito immediato di operare per un giusto ordine nella società', giacché 'la carità deve animare l'intera esistenza dei fedeli laici e quindi anche la loro attività politica, vissuta come 'carità sociale'".
AC/DEMOCRAZIA:SOLIDARIETÁ/CENTESIMUS ANNUS VIS 20060519 (460)

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