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lunedì 30 gennaio 2006

NON DIMINUIRE ATTENZIONE PROBLEMA DELLA LEBBRA

CITTA' DEL VATICANO, 28 GEN. 2006 (VIS). "Signore, se vuoi, puoi guarirmi" è il tema della 53ma Giornata Mondiale della Lebbra 2006 che si tiene domenica 29 gennaio. Il Cardinale Javier Lozano Barragán, Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, ha redatto un Messaggio indirizzato ai Presidenti delle Conferenze Episcopali nazionali ed ai Vescovi incaricati della Pastorale della Salute.

"La Chiesa in questa Giornata" - scrive il Porporato - "desidera mettersi in ascolto delle tante persone che ancora nel mondo sono colpite dal morbo di Hansen (...) e vuole dare voce al loro grido di aiuto, perché tutti insieme ci sentiamo coinvolti con le diverse possibilità e responsabilità nell'impegno di offrire risposte concrete al bisogno di cura dei malati di lebbra".

Il Cardinale ricorda che i progressi scientifici e farmacologici consentono di disporre di cure terapeutiche efficaci per la guarigione della lebbra nei suoi primi stadi, però "rimangono ampie fasce di persone malate e vaste zone del mondo, che non usufruiscono ancora di queste possibilità di cura, per diverse cause".

Il Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute cita le statistiche dell'Organizzazione Mondiale della Salute secondo le quali nel 2005 i casi dichiarati di lebbra erano in Africa 47.596, in America 36.877, nel Sud-Est asiatico. 186.182, nel Mediterraneo Orientale 5.398 e nel Pacifico occidentale 10.010 e sottolinea che secondo alcuni dati si è constatato un regresso della malattia: dai 763.262 malati nel 2001 si è passati ai 407.791 nel 2004. "La giusta e condivisa soddisfazione per i risultati raggiunti (...) non deve significare un minore impegno o una dimenticanza dei bisogni permanenti, delle cause endemiche del morbo, dei pregiudizi ancora esistenti: (...) Una caduta di attenzione al problema sarebbe particolarmente dannosa proprio nel momento in cui (...) si potrebbe fare uno sforzo decisivo per tentare di debellare definitivamente e in ogni parte del mondo la malattia della lebbra".

Il Cardinale Lozano Barragán invita gli organismi nazionali ed internazionali, le organizzazioni non governative e le Chiese locali a coordinare i loro programmi "per rispondere meglio alle attuali necessità di prevenzione e di cura delle persone a rischio o già malate di lebbra". Inoltre rileva l'urgente necessità di preparare "gruppi di operatori socio-sanitari che siano in grado di agire nel territorio diagnosticando per tempo la presenza del morbo e di curarlo".

Infine il Cardinale esprime gratitudine per l'opera svolta dalle comunità cristiane e dei missionari e missionarie per "l'impegno profuso nella lotta contro la malattia (...) e nella cura amorevole delle persone che ne sono state colpite". Il Cardinale Lozano Barragán sottolinea come "da sempre, la Chiesa in tanti paesi del mondo si sia adoperata con totale dedizione per l'accoglienza, la cura e il reinserimento sociale del malati di lebbra" ed esorta domenica 29 gennaio a "'fare memoria', nella Celebrazione Eucaristica del Corpo Totale di Cristo presente in tante persone e in famiglie che ancora soffrono per la malattia della lebbra".
CON-AVA/GIORNATA LEBBRA/LOZANO BARRAGÁN VIS 20060130 (500)

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