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lunedì 25 luglio 2005

PAPA: GLI ATTENTATI NON SONO CONTRO IL CRISTIANESIMO


CITTA' DEL VATICANO, 25 LUG. 2005 (VIS). - Poco prima di entrare nella chiesa di Introd per incontrare i sacerdoti e i diaconi della Val d'Aosta, Benedetto XVI si è fermato qualche minuto con i giornalisti che lo aspettavano all'esterno.

Nel rispondere alla domanda se a quasi tre mesi dall'elezione sia stato difficile fare il Papa, il Santo Padre ha risposto: "In un certo senso sì, non avevo mai pensato a questo ministero, però la gente è talmente buona con me e mi sostiene".

Benedetto XVI ha risposto inoltre alla domanda se senta vicino il suo predecessore Giovanni Paolo II: "Lo sento sempre molto vicino, -ha detto- sia per i suoi scritti, ma anche per la sua presenza spirituale".

Da parte sua, il sindaco di Introd, Osvaldo Naudin, ha rinnovato al Papa l'invito a tornare in Valle d'Aosta il prossimo anno e, scherzando, ha commentato il fatto che il Santo Padre sta imparando il dialetto della zona grazie al "corso accelerato" di questi giorni.

Contemporaneamente il Vescovo di Aosta Giuseppe Anfossi ha sottolineato l'importanza dell'incontro del Papa con il clero valdostano, che riflette la "collegialità e la comunione su cui si fonda la Chiesa".

Una volta terminato l'incontro al quale hanno preso parte 140 persone tra sacerdoti, religiosi e diaconi, il Papa ha parlato di nuovo con i giornalisti riguardo gli attentati terroristici avvenuti nell'ultima settimana e ha affermato che definirli come anticristiani non è corretto. "Mi sembra -ha spiegato- che generalmente rispondano ad un'intenzione molto più generale, non proprio contro il cristianesimo".

Poi, rispondendo alla domanda se l'Islam possa essere considerata una religione di pace, ha detto: "Non vorrei etichettare con grandi parole generali, certamente ha anche elementi che possono favorire la pace, ha anche altri elementi: dobbiamo cercare di trovare sempre i migliori elementi che aiutano".

Il Santo Padre ha commentato inoltre brevemente le aspettative del dialogo tra Cina e Santa Sede, esprimendo il desiderio che "vadano avanti" e, rispondendo in ultimo alla domanda sulla posizione dei divorziati-risposati nella Chiesa, ha osservato, date le circostanze della domanda, "Non possiamo risolvere grandi problemi in tre parole".
BXVI-VACANZE/..../NAUDIN:ANFOSSI VIS 20050725 (220)

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