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giovedì 9 giugno 2005

FERMO IMPEGNO CHIESA PROMOZIONE RAPPORTI CON L'EBRAISMO


CITTA' DEL VATICANO, 9 GIU. 2005 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Benedetto XVI, nel ricevere i Membri della Delegazione dello "International Jewish Committee on Interreligious Consultations" (IJCIC), ha ricordato che l'incontro odierno "ha luogo nel quarantesimo anniversario di promulgazione della Dichiarazione del Concilio Vaticano II 'Nostra Aetate', i cui insegnamenti sono stati il fondamento dei rapporti fra Chiesa cattolica e Popolo Ebraico".

"Il Concilio Vaticano II" - ha aggiunto Papa Benedetto - "riafferma che la Chiesa di Cristo riconosce che gli inizi della sua fede si trovano già in Abramo, Mosé e nei Profeti" e la Dichiarazione "Nostra Aetate" "raccomandò una maggiore mutua conoscenza e stima fra cristiani ed ebrei e deplorò gli odi, le persecuzioni e tutte le manifestazioni dell'antisemitismo dirette contro gli Ebrei. All'inizio del mio Pontificato, desidero assicurarvi che la Chiesa rimane fortemente impegnata, nella catechesi ed in ogni aspetto della sua attività, nella promozione di questo decisivo insegnamento".

"Negli anni che seguirono il Concilio" - ha affermato Papa Benedetto - "i miei predecessori Papa Paolo VI e, in particolare, Papa Giovanni Paolo II, diedero un forte impulso al miglioramento dei nostri rapporti con il Popolo ebraico. È mio proposito proseguire questo cammino. La storia dei rapporti fra le nostre due comunità è stata complessa e non sempre facile, tuttavia sono convinto che 'il patrimonio spirituale' comune a Cristiani ed Ebrei (...) porterà ad 'un futuro di speranza'. (...) Contemporaneamente, la memoria del passato rimane per ambedue le comunità un imperativo morale e fonte di purificazione nella nostra preghiera e nel nostro adoperarci a favore della riconciliazione, della giustizia, del rispetto della dignità umana e per quella pace che, in definitiva, è dono del Signore. Per sua propria natura, questo imperativo deve includere una riflessione costante sulle grandi questioni storiche, morali e teologiche derivanti dall'esperienza della Shoah".

Nelle battute conclusive del suo discorso, il Papa ha ricordato i diciotto incontri tenutisi nell'arco di trentacinque anni fra l'IJCIC e la Commissione della Santa Sede per i Rapporti Religiosi con l'Ebraismo ed ha affermato: "Rendo grazie al Signore per i progressi compiuti in questi anni e vi incoraggio a perseverare nella vostra importante opera".
AC/DELEGAZIONE EBRAISMO/... VIS 20050609 (360)

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