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giovedì 27 gennaio 2005

LONGEVITÀ SPECIALE DONO DIVINO


CITTA' DEL VATICANO, 27 GEN. 2005 (VIS). Oggi è stato pubblicato, in lingua inglese, francese, italiana, tedesca, spagnola, portoghese e polacca, il Messaggio di Giovanni Paolo II per la Quaresima 2005, datato 8 settembre 2004, sul tema: "È Lui la tua vita e la tua longevità" (Dt 30,20). "Sono parole che Mosè" - scrive il Santo Padre - "rivolge al popolo per invitarlo a stringere alleanza con Jahvè nel paese di Moab, 'perchè viva tu e la tua discendenza, amando il Signore tuo Dio, obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a Lui'".

Di seguito riportiamo alcuni estratti del Messaggio:

"Giungere all'età matura, nella visione biblica, è segno di benedicente benevolenza dell'Altissimo. La longevità appare così uno speciale dono divino. Su questo tema vorrei invitare a riflettere durante la Quaresima per approfondire la consapevolezza del ruolo che gli anziani sono chiamati a svolgere nella società e nella Chiesa, e disporre così l'animo all'amorevole accoglienza che ad essi va sempre riservata. Nell'odierna società, anche grazie al contributo della scienza e della medicina, si assiste a un allungamento della vita umana e a un conseguente incremento del numero degli anziani. Ciò postula un'attenzione più specifica al mondo della cosiddetta 'terza' età, per aiutarne i componenti a vivere appieno le loro potenzialità, ponendola al servizio dell'intera comunità. La cura degli anziani, soprattutto quando attraversano momenti difficili, deve stare a cuore ai fedeli, specialmente nelle Comunità ecclesiali delle società occidentali, ove il problema è particolarmente presente".

"La vita dell'uomo è un dono prezioso da amare e difendere in ogni sua fase. Il comandamento 'Non uccidere!' domanda di rispettarla e promuoverla sempre, dal suo inizio sino al suo naturale tramonto. É un comando che vale pure in presenza di malattie, e quando l'indebolimento delle forze riduce l'essere umano nelle sue capacità di autonomia".

"L'anziano ha bisogno di essere compreso ed aiutato in questa prospettiva. Desidero qui esprimere il mio apprezzamento a quanti si adoperano per venire incontro a queste esigenze ed esorto anche altri volenterosi a voler profittare della Quaresima per recare anche il loro personale contributo".

"Occorre far crescere nell'opinione pubblica la consapevolezza che gli anziani costituiscono in ogni caso una risorsa da valorizzare. Vanno, pertanto, potenziati i sostegni economici e le iniziative legislative che permettano loro di non essere esclusi dalla vita sociale. Per la verità, negli ultimi decenni la società si è fatta più attenta alle loro esigenze, e la medicina ha sviluppato cure palliative che, con un approccio integrale al malato, risultano particolarmente benefiche per i lungodegenti".

"La consapevolezza della vicinanza del traguardo finale induce l'anziano a concentrarsi su quanto è essenziale, dando importanza a quello che l'usura degli anni non distrugge".

"Proprio per questa sua condizione l'anziano può svolgere un suo ruolo nella società. Se è vero che l'uomo vive del retaggio di chi 1o ha preceduto e il suo futuro dipende in maniera determinante da come gli sono trasmessi i valori della cultura del popolo a cui appartiene, la saggezza e l' esperienza degli anziani possono illuminare il suo cammino sulla strada del progresso verso una forma di civiltà sempre più completa".

"Quanto è importante riscoprire questo reciproco arricchimento tra diverse generazioni! La Quaresima, con il suo forte invito alla conversione e alla solidarietà, ci conduce quest'anno a focalizzare queste importanti tematiche che interessano tutti. Cosa succederebbe se il Popolo di Dio si arrendesse a una certa mentalità corrente che considera quasi inutili questi nostri fratelli e sorelle, quando sono ridotti nelle loro capacità dai disagi dell'età o dalla malattia? Come, invece, sarà diversa la comunità, a partire dalla famiglia, se cercherà di mantenersi sempre aperta e accogliente nei loro confronti!".
MESS/QUARESIMA 2005/... VIS 20050127 (600)

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