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mercoledì 3 novembre 2004

L'UMANITÀ INTERA CHIAMATA A FORMARE COMUNITÀ FIGLI DI DIO


CITTA' DEL VATICANO, 3 NOV. 2004 (VIS). Tema della catechesi del Santo Padre Giovanni Paolo II per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro, è stato il Cantico del Libro dell'Apocalisse "Inno dei salvati".

Giovanni Paolo II ha affermato che il Cantico "segna la Liturgia dei Vespri con la semplicità e l'intensità di una lode corale. Esso appartiene alla solenne visione d'apertura dell'Apocalisse, che presenta una sorta di Liturgia celeste a cui anche noi, ancora pellegrini sulla terra, ci associamo durante le nostre celebrazioni ecclesiali".

Il primo elemento dell'Inno, ha precisato il Pontefice, "è la celebrazione dell'opera del Signore. 'Tu hai creato tutte le cose, per la tua volontà furono create, per il tuo volere sussistono'. La creazione rivela infatti l'immensa potenza di Dio". Il Papa ha ricordato che "l'imperatore Domiziano, sotto il cui regno fu forse composta l'Apocalisse, si faceva chiamare col titolo di 'Dominus et deus noster'" ed ha precisato che "I cristiani rifiutavano, (...), di tributare ad una creatura umana, (...) simili titoli e rivolgevano le loro acclamazioni adoranti soltanto al vero 'Signore e Dio nostro'".

Il Santo Padre ha successivamente specificato che al centro del Cantico, è Cristo "Agnello immolato" sulla Croce che ora regna glorioso. In Cristo si realizza "il progetto voluto da Dio" dall'eternità. Cristo ci ha liberato dal male e ha fatto di noi "un regno di sacerdoti (...), e questo regno è aperto all'umanità intera chiamata a formare la comunità dei figli di Dio".

L'Inno del Libro dell'Apocalisse si conclude con una acclamazione finale che riguarda "l'Agnello sgozzato" e che "è il momento della contemplazione pura, della lode gioiosa, del canto d'amore a Cristo nel suo mistero pasquale". Nella Liturgia della Chiesa, ha concluso il Pontefice, viene anticipata l'immagine della gloria celeste, "la Liturgia è 'azione' di Cristo tutto intero. Coloro che qui la celebrano, vivono già in qualche modo, al di là dei segni, nella Liturgia celeste, dove la celebrazione è totalmente comunione e festa".
AG/CANTICO APOCALISSE/... VIS 20041103 (340)

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