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lunedì 19 aprile 2004

TRAFFICO ESSERI UMANI ESECRABILE VIOLAZIONE DIRITTI MIGRANTI


CITTA' DEL VATICANO, 17 APR. 2004 (VIS). Questa mattina la Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblico il testo dell'intervento dell'Arcivescovo Silvano Tomasi, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite a Ginevra, alla LX Sessione della Commissione dei Diritti Umani, in corso dal 15 marzo al 23 aprile.

"L'ampio e crescente fenomeno della mobilità umana interessa oggi milioni di persone e sono ugualmente coinvolti nel fenomeno il paese d'origine, di transito e di destinazione. Le masse di individui in movimento sono attori della globalizzazione e dello sviluppo per il contributo della propria cultura, del proprio lavoro e delle rimesse che inviano alla famiglia". I veri problemi emergono quando la presenza dei migranti "in un nuovo ambiente risulta in espulsioni forzate e violenti conflitti, (…) come nel caso del traffico di esseri umani".

"Fra le violazioni dei diritti dei migranti, il traffico di esseri umani è il più esecrabile " - ha affermato l'Arcivescovo - "Questo fenomeno interessa un milione di persone che ogni anno vengono trasportate al di là dei confini del loro paese d'origine. Il traffico di esseri umani implica diversi tipi di sfruttamento dei minori, donne e uomini, sottoposti a condizioni di schiavitù e di lavoro forzato, all'abuso sessuale e all'elemosina, privando così gli individui della dignità che Dio ha dato ad ogni essere umano ed alimentando la corruzione e la criminalità organizzata. Il traffico degli esseri umani è diventato un'industria dai profitti multimiliardari".

L'Arcivescovo Tomasi ha ricordato l'esistenza di organismi internazionali per contrastare tali violazioni ed ha ribadito la necessità di "meccanismi regionali e legislazioni nazionali per sradicare questo flagello" e la necessità di "assicurare la salvaguardia giuridica delle vittime". L'Osservatore Permanente ha infine proposto di rilasciare "permessi di residenza temporanei alle vittime come incoraggiamento a cooperare con il sistema giudiziario, ed anche come una possibile opportunità di integrazione sociale nella società ospitante".
DELSS/DIRITTI UMANI/GINEVRA:TOMASI VIS 20040419 (320)

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