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martedì 30 marzo 2004

RESPONSABILITÀ STATI PROMOZIONE DIRITTO ALLO SVILUPPO


CITTA' DEL VATICANO, 30 MAR. 2004 (VIS). Il 24 marzo scorso, l'Arcivescovo Silvano Tomasi, C.S., Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Ufficio delle Nazioni Unite ed Istituzioni Specializzate a Ginevra (Svizzera), è intervenuto alla LX Sessione della Commissione sui Diritti Umani, sull'Articolo 7: "Il diritto allo sviluppo". La sessione iniziata il 15 marzo, si concluderà il 15 aprile.

La Santa Sede, ha dichiarato l'Arcivescovo Tomasi, ritiene la presente discussione "particolarmente importante e opportuna nell'ambito delle Nazioni Unite, nel momento attuale nel quale cresce il divario fra il reddito dei paesi ricchi e quello dei paesi poveri. La globalizzazione ha fatto emergere una autentica coscienza planetaria più sensibile all'ingiustizia, alla povertà, alla discriminazione e al degrado ambientale".

"La Dichiarazione sul diritto allo sviluppo adottata dall'Assemblea Generale nel 1986 è unica, fra le altre norme internazionali relative ai diritti umani, poiché identifica l'individuo come centro e beneficiario del diritto, e lo Stato come responsabile primario del corrispondente dovere. La Dichiarazione pone anche in risalto lo stretto legame tra il diritto e l'obbligo della cooperazione internazionale di assistenza ai singoli Stati, nell'esercizio del loro dovere di promotori primari e protettori del diritto individuale allo sviluppo".

La globalizzazione, ha aggiunto l'Arcivescovo Tomasi, "impone una maggiore responsabilità alla comunità internazionale" nello stanziamento delle risorse per assistere quei popoli che, come afferma il Santo Padre Giovanni Paolo II, "forse la maggioranza oggi, sono privi dei mezzi necessari a ricoprire il ruolo che spetta loro, in modo efficace e dignitoso, all'interno di un sistema produttivo nel quale il lavoro è davvero essenziale".

Il Nunzio ha sottolineato che "l'interdipendenza dei diritti e delle responsabilità fra i singoli, le famiglie, lo Stato e la comunità internazionale, è tema ricorrente nel magistero sociale della Sede Apostolica. (…) Tuttavia, crediamo che gli Stati abbiano la primaria responsabilità di promuovere, salvaguardare e sviluppare il diritto allo sviluppo".
DELSS/SVILUPPO/ONU:GINEVRA:TOMASI VIS 20040330 (300)

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