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lunedì 16 febbraio 2004

AD LIMINA VESCOVI FRANCIA: PASTORALE GIOVANI

CITTA' DEL VATICANO, 14 FEB. 2004 (VIS). Nel tardo pomeriggio di venerdì scorso, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Vescovi delle Provincie Ecclesiastiche di Bordeaux e Poitiers (Francia), al termine della Visita "ad Limina Apostolorum", ed ha dedicato il suo discorso alla pastorale dei giovani, sottolineando la necessità di "una solida formazione umana e spirituale a tutti i livelli, in particolare per la complessa e difficile situazione nella quale si trovano a vivere i giovani".

"Il loro universo culturale" - ha affermato il Papa - "è caratterizzato dalle nuove tecnologie della comunicazione, che sconvolgono il loro rapporto con il mondo, con i tempi e con gli altri, forgiando i loro comportamenti. Ciò crea una cultura dell'immediato e dell'effimero, non sempre favorevole all'approfondimento, alla maturazione interiore e al discernimento morale. L'utilizzazione dei nuovi mezzi di comunicazione però indubbiamente riveste grande interesse". In proposito il Papa ha ricordato che la Conferenza Episcopale e numerose Diocesi si servono di siti internet, molti dei quali dedicati ai giovani, allo scopo di informarli e di far loro scoprire le diverse proposte della Chiesa.

Il Santo Padre ha sottolineato che: "La società è caratterizzata da numerose fratture, che rendono i giovani particolarmente fragili: le separazioni familiari, la rottura dei rapporti sociali (…), la disintegrazione del nucleo familiare, (…) situazioni di precarietà" ed ha espresso la sua preoccupazione per l'evoluzione di certe mentalità che si esprimono attraverso "l'esagerata soggettività, la libertà eccessiva dei costumi che fa pensare ai giovani che ogni comportamento sia legittimo, perché è possibile metterlo in pratica, la grave diminuzione del senso morale". I giovani "danno alle volte l'impressione di essere entrati troppo presto nella vita adulta in ragione delle loro conoscenze e dei loro comportamenti, e di non aver avuto il tempo di maturare fisicamente, intellettualmente, affettivamente e moralmente".

"Come pastori" - ha proseguito il Pontefice - "siete attenti a queste realtà, conoscendo la generosità dei giovani pronti a mobilitarsi per cause giuste e desiderosi di trovare la felicità". Successivamente il Papa ha sottolineato come l'educazione sia elemento fondamentale nella formazione dei giovani, a livello familiare, parrocchiale e scolastico. "Le comunità cristiane francesi sono eredi di grandi figure di educatori, sacerdoti, religiosi e religiose, laici, nella loro epoca, ideatori di pedagogie adatte ai giovani. Vi invito, malgrado gli scarsi mezzi a disposizione, a non risparmiare i vostri sforzi nell'ambito educativo".

Il Papa ha sottolineato inoltre che "i giovani aspirano a vivere in gruppi nei quali si sentano riconosciuti ed amati" ed ha invitato "le comunità diocesane a dedicare un'attenzione particolare ai luoghi educativi"; prima di tutto la famiglia, le amicizie e la scuola, precisando che: "La presenza di altri adulti oltre ai genitori è spesso benefica". Infine il Papa ha esortato le scuole cattoliche ad essere comunità dove si trasmettono i valori cristiani e l'insegnamento del Magistero.

"La pastorale dei giovani richiede perseveranza, attenzione ed inventiva. Per cui non esitate a ricorrere a sacerdoti qualificati, dotati di una buona formazione e di una vita spirituale e morale a tutta prova", ha ribadito il Papa, affermando che è importante ricordare ai giovani "di vivere fedelmente il loro rapporto con Cristo, per prendere coscienza che la vita di fede e la pratica sacramentale non derivano semplicemente dall'estro del momento, né possono costituire un'attività fra le tante dell'esistenza".

Infine, a proposito dei giovani che si preparano al matrimonio, Giovanni Paolo II ha ricordato come molti di essi abbiano sofferto a causa della situazione familiare ed ha affermato: "Nella società esistono modelli di relazione diversi, senza nessuna qualifica antropologica o morale. (…) La Chiesa (…) ricorda che il matrimonio fra un uomo e una donna, ed una famiglia si costruiscono prima di tutto sul forte legame fra le persone e su di un impegno definitivo, e non sull'aspetto puramente affettivo che non può costituire l'unica base della vita coniugale. Che i pastori e le coppie cristiane non temano di aiutare i giovani a riflettere su queste questioni delicate ed essenziali".
AL/GIOVANI/FRANCIA VIS 20040216 (640)

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