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venerdì 30 gennaio 2004

SVILUPPO UMANO NON DEVE LIMITARSI AL SUCCESSO MATERIALE


CITTA' DEL VATICANO, 30 GEN. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II, nel ricevere il Signor Chou-seng Tou, nuovo Ambasciatore della Repubblica di Cina, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali, ha affermato nel suo discorso che: "Le tradizioni religiose e culturali della Repubblica di Cina testimoniano che lo sviluppo umano non deve limitarsi esclusivamente al successo economico e materiale".

"Molti elementi ascetici e mistici delle religioni asiatiche insegnano che non è l'acquisizione delle ricchezze materiali a definire il progresso dell'individuo e della società, ma piuttosto la capacità di una civiltà di promuovere la dimensione interiore e la vocazione trascendente di uomini e donne".

Giovanni Paolo II ha detto ancora che: "Il bene della società impone che il diritto alla libertà religiosa sia previsto dalle norme legislative e sia efficacemente garantito. La Repubblica di Cina ha dimostrato rispetto per le varie tradizioni religiose e riconosce il diritto di tutti a praticare la propria religione. Le religioni sono una componente della vita e della cultura di una nazione ed apportano un grande senso di benessere alla comunità offrendo un certo livello di ordine sociale, tranquillità, armonia e assistenza dei più deboli ed emarginati".

Sottolineando "il contributo significativo" della Chiesa cattolica allo sviluppo sociale e culturale del Paese, "in particolare attraverso l'attenzione all'educazione, alla sanità ed all'assistenza ai meno fortunati", il Santo Padre ha detto: "Attraverso queste ed altre attività, la Chiesa contribuisce a promuovere la pace e l'unità di tutti i popoli e realizza la sua missione spirituale ed umanitaria, contribuendo all'edificazione di una società di giustizia, fiducia e cooperazione".

"I governi devono costantemente adoperarsi per non perdere di vista gli emarginati del proprio paese come pure i poveri e gli esclusi del mondo intero. (…) In merito, esprimo apprezzamento per le numerose opere di carità della Repubblica di Cina a livello internazionale ed in particolare nei paesi in via di sviluppo. Auspico" - ha concluso il Pontefice - "che il popolo di Taiwan continui a promuovere attività caritative, contribuendo così all'edificazione di una duratura pace mondiale".
CD/CREDENZIALI REPUBBLICA CINA/TOU VIS 20040130 (350)

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